Voluminoso tumore rimosso con 5 microincisioni, è successo al "Giovanni Paolo II" a Bari
La paziente una donna di 55 anni, ad intervenire l’equipe di chirurgia generale ad indirizzo oncologico, guidata da Aurelio Costa
martedì 23 maggio 2023
12.43
Un complesso intervento chirurgico è stato eseguito all'Istituto Tumori 'Giovanni Paolo II' di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. L'equipe di chirurgia generale ad indirizzo oncologico, guidata da Aurelio Costa, ha operato una donna di 55 anni a cui era stata diagnostica una voluminosa neoformazione cistico-solida perirettale, subito a contatto con il pavimento pelvico, che le causava dolore persistente. La paziente, inoltre, era portatrice di utero fibromatoso. I chirurghi dell'oncologico barese sono intervenuti per via laparoscopica: la paziente, poche ore dopo l'intervento, era già in grado di muoversi, ha riacquistato subito la funzionalità intestinale e ha ripreso presto ad alimentarsi regolarmente. Sette giorni dopo l'intervento era a casa.
L'intervento presentava diverse difficoltà: la dimensione del tumore, il punto in cui si era sviluppato e la conseguente difficoltà di raggiungerlo, la presenza di un utero ingrossato a causa della fibromatosi. Spiega a riguardo il primario Costa: «Pur in presa di una neoformazione perirettale molto voluminosa, associata per di più ad un utero aumentato di volume a causa della fibromatosi, abbiamo optato per un intervento con tecnica mini-invasiva. Abbiamo eseguito 5 piccole incisioni cutanee, tutte inferiori al centimetro, riuscendo ad asportare non solo il tumore del retto ma anche l'utero e gli annessi. Per evitare ulteriori incisioni, abbiamo provveduto all'asportazione anche per via transvaginale». Il rapido recupero post intervento è stato inoltre possibile grazie all'applicazione del protocollo ERAS, "Enhanced Recovery After Surgery" (miglior recupero dopo un intervento chirurgico), che prevede un'adeguata preparazione del paziente prima e dopo l'intervento, con dieta e attività fisica consigliata. La paziente è tornata a casa in una settimana, senza più dolore, con la completa risoluzione del sintomi che aveva segnalato al momento del ricovero.
«La scelta delle tecniche chirurgiche mini-invasive – così il direttore generale dell'Istituto Tumori di Bari, Alessandro Delle Donne – garantisce un rapido decorso post-operatorio, con tempi di degenza estremamente brevi. Tutto ciò ha indubbi vantaggi sul paziente e risponde ai criteri di economicità e efficienza a cui siamo tenuti a rispondere in quanto amministrazione pubblica. Si tratta per questo di una buona pagina di sanità, che concilia risultati chirurgici, economia, salute e benessere del paziente».
Gero Grassi, presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'Istituto commenta: «Interventi come questi sono buone pratiche di sanità da promuovere e sostenere».
L'intervento presentava diverse difficoltà: la dimensione del tumore, il punto in cui si era sviluppato e la conseguente difficoltà di raggiungerlo, la presenza di un utero ingrossato a causa della fibromatosi. Spiega a riguardo il primario Costa: «Pur in presa di una neoformazione perirettale molto voluminosa, associata per di più ad un utero aumentato di volume a causa della fibromatosi, abbiamo optato per un intervento con tecnica mini-invasiva. Abbiamo eseguito 5 piccole incisioni cutanee, tutte inferiori al centimetro, riuscendo ad asportare non solo il tumore del retto ma anche l'utero e gli annessi. Per evitare ulteriori incisioni, abbiamo provveduto all'asportazione anche per via transvaginale». Il rapido recupero post intervento è stato inoltre possibile grazie all'applicazione del protocollo ERAS, "Enhanced Recovery After Surgery" (miglior recupero dopo un intervento chirurgico), che prevede un'adeguata preparazione del paziente prima e dopo l'intervento, con dieta e attività fisica consigliata. La paziente è tornata a casa in una settimana, senza più dolore, con la completa risoluzione del sintomi che aveva segnalato al momento del ricovero.
«La scelta delle tecniche chirurgiche mini-invasive – così il direttore generale dell'Istituto Tumori di Bari, Alessandro Delle Donne – garantisce un rapido decorso post-operatorio, con tempi di degenza estremamente brevi. Tutto ciò ha indubbi vantaggi sul paziente e risponde ai criteri di economicità e efficienza a cui siamo tenuti a rispondere in quanto amministrazione pubblica. Si tratta per questo di una buona pagina di sanità, che concilia risultati chirurgici, economia, salute e benessere del paziente».
Gero Grassi, presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'Istituto commenta: «Interventi come questi sono buone pratiche di sanità da promuovere e sostenere».