Bari, votazione agli stranieri: ci pensa la Cgil
In diversi seggi elettorali l'iniziativa "L'Italia sono anch'io"
domenica 26 maggio 2019
15.18
Sono 13.755 i cittadini stranieri residenti nel comune di Bari chiamati al voto. Cgil Bari ha chiamato associazioni e comunità straniere, per aderire alla campagna "L'Italia sono anche io" per promuovere la partecipazione politica attraverso il diritto di voto. Una iniziatvia allestita in diversi seggi paralleli in città:
Caps - Via Barisano da Trani n. 15
Arci - Via Marchese di Montrone n. 57
CGIL - Via F. Crispi n. 83/C
CGIL - Via Volpe n. 4.
"Per quanto ci riguarda il voto è ovviamente simbolico dichiara il Segretario Generale della Cgil di Bari Gigia Bucci, ma ha un grande valore di natura politica rispetto al consenso che i cittadini vorranno dare ai candidati nelle liste comunali. Chiederemo a chi sarà eletto di tenere in considerazione questo voto virtuale espresso da chi non può ancora esercitare un fondamentale diritto sancito dalla Costituzione. Questa iniziativa nasce dalla ferma volontà di non voler considerare l'immigrazione come un fenomeno che attiene alla precarietà e alla permanenza temporanea degli stranieri nella nostra regione. E'fondamentale che gli immigrati non si sentano ospiti ma parte integrante dei luoghi dove sono stati il più delle volte costretti a trasferirsi, pertanto è indispensabile che abbiano il diritto di voto per esprimere il gradimento sulla classe politica che dovrà amministrarli. Il messaggio che la Cgil di Bari vuole lanciare – conclude Bucci – è che il diritto di voto per gli immigrati è uno degli impegni prioritari per il sindacato rispetto al quale continuerà a lottare a partire dal sostegno alle due leggi di iniziativa popolare già depositate in Parlamento".
Caps - Via Barisano da Trani n. 15
Arci - Via Marchese di Montrone n. 57
CGIL - Via F. Crispi n. 83/C
CGIL - Via Volpe n. 4.
"Per quanto ci riguarda il voto è ovviamente simbolico dichiara il Segretario Generale della Cgil di Bari Gigia Bucci, ma ha un grande valore di natura politica rispetto al consenso che i cittadini vorranno dare ai candidati nelle liste comunali. Chiederemo a chi sarà eletto di tenere in considerazione questo voto virtuale espresso da chi non può ancora esercitare un fondamentale diritto sancito dalla Costituzione. Questa iniziativa nasce dalla ferma volontà di non voler considerare l'immigrazione come un fenomeno che attiene alla precarietà e alla permanenza temporanea degli stranieri nella nostra regione. E'fondamentale che gli immigrati non si sentano ospiti ma parte integrante dei luoghi dove sono stati il più delle volte costretti a trasferirsi, pertanto è indispensabile che abbiano il diritto di voto per esprimere il gradimento sulla classe politica che dovrà amministrarli. Il messaggio che la Cgil di Bari vuole lanciare – conclude Bucci – è che il diritto di voto per gli immigrati è uno degli impegni prioritari per il sindacato rispetto al quale continuerà a lottare a partire dal sostegno alle due leggi di iniziativa popolare già depositate in Parlamento".