Voto in UK e Brexit sempre più vicina, l'opinione di un barese a Londra
«Per chi già lavora qui non cambia molto, gli inglesi si sono stancati della sempre più numerosa ondata di persone che arrivano da tutta Europa»
sabato 14 dicembre 2019
16.22
Le elezioni nel Regno Unito di pochi giorni fa hanno dato un responso per molti versi inaspettato, con l'assoluto trionfo dei Tory di Boris Johnson e la debacle dei laburisti di Jeremy Corbyn. Ora la Brexit, ovvero l'uscita della Gran Bretagna dalla Unione Europea, è sempre più vicina. La data dovrebbe essere quella già annunciata del 31 gennaio, con un anno (massimo due) di transizione per dare tempo di poter negoziare gli accordi commerciali. Nubi si addensano, a questo punto, sui molti italiano emigrati a Londra per lavoro, e per tutti coloro che nel futuro vorranno studiare o lavorare nel Regno Unito.
Arziom Cristofaro è un 26 enne di Bari trasferitosi nel Regno Unito da oltre un anno. Dopo la laurea triennale in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Studi Europei, conseguita all'Università degli studi di Bari nel 2018 con una tesi sulla cittadinanza e lo Ius Soli in Italia e in Europa, si è trasferito a Londra dove vive e lavora come Event Coordinator freelance. Abbiamo cercato insieme a lui di capire cosa è successo e come andranno ora le cose.
«La vita degli italiani che già sono a Londra da tempo non sarà sconvolta tantissimo - sottolinea - le procedure per regolamentarsi ci sono. Gli effetti si vedranno nel tardo 2021 o addirittura più in là. Chi vive da tanti anni qui non avrà grosse difficoltà, se non doversi obbligatoriamente fare il passaporto. Sicuramente penso sarà più problematico trovare lavoro, perché parecchie compagnie che operano in Europa chiuderanno i battenti. Altri problemi potrebbero esserci con l'assicurazione medica, ma tutto dipende sopratutto da come si farà effettivamente questa Brexit».
E in merito a come sono andate le elezioni dice che: «I risultati non rispecchiano quello che è la volontà delle persone che vivono a Londra. E lo so per certo, perché ho a che fare costantemente con persone che sono tutt'altro che inglesi in questa città. Probabilmente in UK si sono stancati della sempre più numerosa ondata di persone che arrivano da tutta Europa, specialmente dall'Est. Sicuramente una cosa è certa, se prima avevo qualche speranza per un referendum e che il lume della ragione tornasse alle persone che vivono in questo paese, ora sono sicuro che la Brexit sarà più imminente che mai».
Alla nostra domanda su che cosa ha intenzione di fare lui a questo punto, se restare a Londra oppure tornare in Italia risponde in modo chiaro: «Personalmente non ho intenzione di andarmene da Londra nel prossimo futuro, però se la vita dovesse diventare insostenibile, penso di spostarmi altrove per migliori opportunità».
Arziom Cristofaro è un 26 enne di Bari trasferitosi nel Regno Unito da oltre un anno. Dopo la laurea triennale in Scienze Politiche, Relazioni Internazionali e Studi Europei, conseguita all'Università degli studi di Bari nel 2018 con una tesi sulla cittadinanza e lo Ius Soli in Italia e in Europa, si è trasferito a Londra dove vive e lavora come Event Coordinator freelance. Abbiamo cercato insieme a lui di capire cosa è successo e come andranno ora le cose.
«La vita degli italiani che già sono a Londra da tempo non sarà sconvolta tantissimo - sottolinea - le procedure per regolamentarsi ci sono. Gli effetti si vedranno nel tardo 2021 o addirittura più in là. Chi vive da tanti anni qui non avrà grosse difficoltà, se non doversi obbligatoriamente fare il passaporto. Sicuramente penso sarà più problematico trovare lavoro, perché parecchie compagnie che operano in Europa chiuderanno i battenti. Altri problemi potrebbero esserci con l'assicurazione medica, ma tutto dipende sopratutto da come si farà effettivamente questa Brexit».
E in merito a come sono andate le elezioni dice che: «I risultati non rispecchiano quello che è la volontà delle persone che vivono a Londra. E lo so per certo, perché ho a che fare costantemente con persone che sono tutt'altro che inglesi in questa città. Probabilmente in UK si sono stancati della sempre più numerosa ondata di persone che arrivano da tutta Europa, specialmente dall'Est. Sicuramente una cosa è certa, se prima avevo qualche speranza per un referendum e che il lume della ragione tornasse alle persone che vivono in questo paese, ora sono sicuro che la Brexit sarà più imminente che mai».
Alla nostra domanda su che cosa ha intenzione di fare lui a questo punto, se restare a Londra oppure tornare in Italia risponde in modo chiaro: «Personalmente non ho intenzione di andarmene da Londra nel prossimo futuro, però se la vita dovesse diventare insostenibile, penso di spostarmi altrove per migliori opportunità».