Waterfront Bari vecchia, al via oggi l'allestimento del cantiere. Lavori previsti in 700 giorni
L’attività andrà avanti per qualche settimana e permetterà di creare una cuscinetto con il lungomare Imperatore Augusto
mercoledì 30 agosto 2023
17.03
Questa mattina il sindaco Antonio Decaro e l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, insieme ai tecnici comunali e ai rappresentanti dell'azienda appaltatrice, Rossi Restauri srl, hanno effettuato un sopralluogo nei pressi del molo Sant'Antonio, lungo il tratto di costa che sarà interessato dalla riqualificazione del progetto del nuovo waterfront di Bari vecchia per verificare gli allestimenti di cantiere propedeutici all'arrivo dei mezzi per le prime lavorazioni. L'attività, che andrà avanti per qualche settimana, permetterà all'azienda di creare una zona cuscinetto tra l'area di cantiere e la carreggiata del lungomare Imperatore Augusto, che resterà sempre percorribile. Durante questa prima fase si procederà alle attività di monitoraggio dell'impatto del cantiere, previste dalle autorità competenti al fine di verificare le interferenze dello stesso con l'ambiente circostante. Il monitoraggio valuterà sia l'impatto dell'area (rumori, emissioni di polvere) sia l'impatto sull'acqua, viste le numero attività previste a mare.
Nelle prossime settimane, quindi, si procederà con l'abbattimento di una prima parte della struttura presente sul molo Sant'Antonio cosi da poter far accedere i mezzi impegnati per le opere a mare: sono previsti, infatti, la creazione delle nuove barriere frangiflutti (dal molo sant'Antonio all'altezza dell'arco della Basilica) e il rafforzamento di quelle esistenti. In questo modo sarà possibile, in un secondo momento, lavorare sulle strutture prospicienti la costa. In questa fase una parte consistente della struttura sul molo resterà in piedi a protezione delle attività di cantiere dalle mareggiate invernali.
Il progetto di riqualificazione del waterfront della Città vecchia di Bari interesserà il tratto di costa compreso tra il complesso di Santa Scolastica, il molo Sant'Antonio e il molo San Nicola, per un'occupazione di 104.888,755 mq.
Le aree saranno destinate a interventi di recupero del sistema di banchine tra il teatro Margherita e il molo Sant'Antonio, con il completamento delle stesse attraverso la realizzazione di pontili fissi, nonché alla realizzazione di un nuovo edificio a destinazione museale e turistico-ricettiva sul medesimo molo. Nell'ambito dei lavori è prevista inoltre la riqualificazione architettonica e funzionale dell'edificio pergolato presente sul molo San Nicola e l'installazione di piattaforme fisse multifunzionali sul tratto interessato del lungomare Imperatore Augusto.
«Sarà un cantiere lungo, i tempi di lavorazione da contratto sono stimati in 700 giorni e inevitabilmente sarà fortemente influenzato da fattori esterni, quali potranno essere le condizioni atmosferiche, le mareggiate, ma anche la sovrapposizione con le tante attività presenti in quell'area, dalla assidua presenza di cittadini, alle attività dei pescatori - spiega il sindaco Decaro -. Ma il risultato, ci auguriamo, sarà quello di un nuovo lungomare completamente fruibile, da mattina a sera, per diverse attività, più sostenibile, con una maggiore attrattività sia per i cittadini sia per i turisti. Quello della Città vecchia è stato forse il tratto di costa più complesso da gestire nell'ambito della progettazione, viste le tantissime procedure autorizzative che abbiamo dovuto affrontare e la complessità di organizzare un cantiere così importante in una delle zone più frequentate della città. Ma non per questo ci siamo scoraggiati, anzi. Siamo convinti di dover valorizzare questa zona, già di per sé bellissima, che può davvero diventare una delle "cartoline" più belle di Bari. Una città che in questi anni ha imparato a considerare il suo mare non più come un elemento da osservare ma come un luogo da vivere. Riqualificare la costa per noi ha sempre significato portare avanti un'operazione di ricucitura fisica ma anche sociale e culturale, affinchè Bari sia finalmente a tutti gli effetti una città di mare».
Il progetto, affidato al RTP S.M.N. - Studio di architettura G.L. Sylos Labini e Partners, rappresenta il primo elaborato ufficiale della riqualificazione, il cui studio di fattibilità era stato oggetto di un concorso di progettazione che riservava all'amministrazione comunale la possibilità di affidare al vincitore della competizione i successivi gradi di progettazione.
Tra gli interventi previsti vi è la riqualificazione funzionale delle attività presenti sul molo San Nicola, con particolare riferimento alle attività del mercato del pescato fresco, per le quali si prevede un adeguamento architettonico necessario a svolgerle nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza vigenti.
Il molo Sant'Antonio, essendo un luogo essenzialmente "tecnico", che ospita attività commerciali e legate al lavoro di piccoli pescatori, perlopiù incompatibili con la vocazione che il molo ha per la sua posizione strategica, in prossimità del nuovo Polo delle Arti, sarà ridisegnato, a partire dall'edificio esistente, con l'inserimento, al suo interno, di una serie di funzioni legate al turismo, alla ricettività e al tempo libero. Dal punto di vista geometrico il nuovo edificio sarà impostato sull'asse longitudinale di quello esistente, confermandone la volumetria.
La proposta è stata sviluppata approfondendo tutti gli aspetti legati al patrimonio culturale e ai servizi culturali presenti, considerando il lungomare come palinsesto del patrimonio archeologico, (il Museo Archeologico di Santa Scolastica, portatore di specifiche sensibilità e generatore di flussi specifici); del sistema difensivo storico (che costituisce il "sistema costiero" per eccellenza della nostra città); del patrimonio culturale architettonico nella sua funzione di contenitori di servizi, attività ed eventi culturali; delle feste e dei percorsi del sacro (festa di San Nicola), individuati come documenti della tradizione culturale popolare, carichi di riferimenti storici a funzioni urbane scomparse, centralità del passato, testimoni delle tradizioni culturali legate al mare; dei servizi culturali e dei luoghi della produzione artistica e dei servizi turistici e ricettivi di supporto ai processi di fruizione del patrimonio storico costiero.
Si tratta perciò di un progetto di elevata valenza strategica dal punto di vista urbanistico ed economico, che permetterà la fruizione della porzione di mare prospiciente le aree a maggiore vocazione turistica della città.
Nelle prossime settimane, quindi, si procederà con l'abbattimento di una prima parte della struttura presente sul molo Sant'Antonio cosi da poter far accedere i mezzi impegnati per le opere a mare: sono previsti, infatti, la creazione delle nuove barriere frangiflutti (dal molo sant'Antonio all'altezza dell'arco della Basilica) e il rafforzamento di quelle esistenti. In questo modo sarà possibile, in un secondo momento, lavorare sulle strutture prospicienti la costa. In questa fase una parte consistente della struttura sul molo resterà in piedi a protezione delle attività di cantiere dalle mareggiate invernali.
Il progetto di riqualificazione del waterfront della Città vecchia di Bari interesserà il tratto di costa compreso tra il complesso di Santa Scolastica, il molo Sant'Antonio e il molo San Nicola, per un'occupazione di 104.888,755 mq.
Le aree saranno destinate a interventi di recupero del sistema di banchine tra il teatro Margherita e il molo Sant'Antonio, con il completamento delle stesse attraverso la realizzazione di pontili fissi, nonché alla realizzazione di un nuovo edificio a destinazione museale e turistico-ricettiva sul medesimo molo. Nell'ambito dei lavori è prevista inoltre la riqualificazione architettonica e funzionale dell'edificio pergolato presente sul molo San Nicola e l'installazione di piattaforme fisse multifunzionali sul tratto interessato del lungomare Imperatore Augusto.
«Sarà un cantiere lungo, i tempi di lavorazione da contratto sono stimati in 700 giorni e inevitabilmente sarà fortemente influenzato da fattori esterni, quali potranno essere le condizioni atmosferiche, le mareggiate, ma anche la sovrapposizione con le tante attività presenti in quell'area, dalla assidua presenza di cittadini, alle attività dei pescatori - spiega il sindaco Decaro -. Ma il risultato, ci auguriamo, sarà quello di un nuovo lungomare completamente fruibile, da mattina a sera, per diverse attività, più sostenibile, con una maggiore attrattività sia per i cittadini sia per i turisti. Quello della Città vecchia è stato forse il tratto di costa più complesso da gestire nell'ambito della progettazione, viste le tantissime procedure autorizzative che abbiamo dovuto affrontare e la complessità di organizzare un cantiere così importante in una delle zone più frequentate della città. Ma non per questo ci siamo scoraggiati, anzi. Siamo convinti di dover valorizzare questa zona, già di per sé bellissima, che può davvero diventare una delle "cartoline" più belle di Bari. Una città che in questi anni ha imparato a considerare il suo mare non più come un elemento da osservare ma come un luogo da vivere. Riqualificare la costa per noi ha sempre significato portare avanti un'operazione di ricucitura fisica ma anche sociale e culturale, affinchè Bari sia finalmente a tutti gli effetti una città di mare».
UNA SINTESI DEL PROGETTO
Il progetto, affidato al RTP S.M.N. - Studio di architettura G.L. Sylos Labini e Partners, rappresenta il primo elaborato ufficiale della riqualificazione, il cui studio di fattibilità era stato oggetto di un concorso di progettazione che riservava all'amministrazione comunale la possibilità di affidare al vincitore della competizione i successivi gradi di progettazione.
Tra gli interventi previsti vi è la riqualificazione funzionale delle attività presenti sul molo San Nicola, con particolare riferimento alle attività del mercato del pescato fresco, per le quali si prevede un adeguamento architettonico necessario a svolgerle nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza vigenti.
Il molo Sant'Antonio, essendo un luogo essenzialmente "tecnico", che ospita attività commerciali e legate al lavoro di piccoli pescatori, perlopiù incompatibili con la vocazione che il molo ha per la sua posizione strategica, in prossimità del nuovo Polo delle Arti, sarà ridisegnato, a partire dall'edificio esistente, con l'inserimento, al suo interno, di una serie di funzioni legate al turismo, alla ricettività e al tempo libero. Dal punto di vista geometrico il nuovo edificio sarà impostato sull'asse longitudinale di quello esistente, confermandone la volumetria.
La proposta è stata sviluppata approfondendo tutti gli aspetti legati al patrimonio culturale e ai servizi culturali presenti, considerando il lungomare come palinsesto del patrimonio archeologico, (il Museo Archeologico di Santa Scolastica, portatore di specifiche sensibilità e generatore di flussi specifici); del sistema difensivo storico (che costituisce il "sistema costiero" per eccellenza della nostra città); del patrimonio culturale architettonico nella sua funzione di contenitori di servizi, attività ed eventi culturali; delle feste e dei percorsi del sacro (festa di San Nicola), individuati come documenti della tradizione culturale popolare, carichi di riferimenti storici a funzioni urbane scomparse, centralità del passato, testimoni delle tradizioni culturali legate al mare; dei servizi culturali e dei luoghi della produzione artistica e dei servizi turistici e ricettivi di supporto ai processi di fruizione del patrimonio storico costiero.
Si tratta perciò di un progetto di elevata valenza strategica dal punto di vista urbanistico ed economico, che permetterà la fruizione della porzione di mare prospiciente le aree a maggiore vocazione turistica della città.