Waterfront Bari vecchia, c'è il progetto del nuovo lungomare da Santa Scolastica al molo San Nicola
Approvati lavori da oltre 10 milioni di euro. Verso una riconfigurazione anche l'assetto del molo Sant'Antonio
lunedì 4 febbraio 2019
17.44
Acceso il semaforo verde per la riqualificazione del tratto di lungomare di Bari vecchia che va dall'ex monastero di Santa Scolastica e il molo San Nicola passando per il molo Sant'Antonio. La giunta comunale questa mattina ha approvato il progetto preliminare dell'importo complessivo di € 10.200.000, di cui € 8.486.320 per lavori e € 1.713.679 per somme a disposizione. Il progetto del costituendo RTP S.M.N. - Studio di architettura G.L. Sylos Labini e Partners rappresenta il primo elaborato ufficiale del percorso di riqualificazione, il cui studio di fattibilità era stato oggetto di un concorso di progettazione che riservava all'amministrazione comunale la possibilità di affidare al vincitore della competizione i successivi gradi di progettazione.
L'intervento ha richiesto tempi lunghi per implementare gli elaborati progettuali già presentati dal raggruppamento vincitore in sede di concorso, completandoli con tutti quelli previsti per legge per il livello di progettazione preliminare, in modo da rendere gli interventi realmente fattibili nel rispetto del paesaggio e del nostro patrimonio naturale e architettonico. Nel progetto il lungomare di Bari viene inteso come pezzo del del patrimonio archeologico, che già comprende il Museo Archeologico di Santa Scolastica, portatore di specifiche sensibilità e generatore di flussi specifici. Il palinsesto prevede, inoltre il sistema difensivo storico (che costituisce il "sistema costiero" per eccellenza della nostra città), il patrimonio culturale architettonico nella sua funzione di contenitori di servizi, attività ed eventi culturali; delle feste e dei percorsi del sacro (festa di San Nicola), individuati come documenti della tradizione culturale popolare, carichi di riferimenti storici a funzioni urbane scomparse, centralità del passato, identità dei luoghi e testimoni delle tradizioni culturali legate al mare. Infine i servizi culturali e dei luoghi della produzione artistica e i servizi turistici e ricettivi di supporto ai processi di fruizione del patrimonio storico costiero.
Gli step della riqualificazione
Tra i primi interventi previsti dal cronoprogramma la riqualificazione funzionale delle attività presenti sul molo San Nicola, con particolare riferimento alle attività del mercato del pescato fresco, per le quali si propone un adeguamento architettonico che consentirebbe di svolgerle nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza vigenti. Per quanto riguarda invece la ridefinizione della sede stradale, per ridurre l'attuale traffico di percorrenza della litoranea e attivare la "Linea del Mare", il mezzo pubblico che connetterà l'area intermodale di Pane e Pomodoro con le Piscine comunali, passando per lungomare Augusto e corso Antonio de Tullio, la nuova sezione stradale che costeggia le mura della città vecchia fino al Museo di Santa Scolastica sarà costituita da un ampio marciapiede nella parte a terra, da un percorso preferenziale per autobus urbani (Linea del Mare), da una carreggiata a doppio senso di marcia con una fascia di parcheggi a raso in linea lungo il profilo della Muraglia. Tra la carreggiata e il marciapiede lato mare si prevede l'inserimento di una pista ciclabile.
Il molo Sant'Antonio, infine, terza componente di questo progetto di riqualificazione, essendo un luogo essenzialmente "tecnico", cioè che ospita attività commerciali e legate al lavoro di piccoli pescatori, perlopiù incompatibili con la vocazione che il molo ha per la sua posizione strategica, in prossimità del nuovo Polo delle Arti, sarà ridisegnato, a partire dall'edificio esistente, con l'inserimento, al suo interno, di una di una serie di funzioni legate alla cultura ed al tempo libero che "aprono" uno spazio, prevalentemente specialistico, alla città. Dal punto di vista geometrico il nuovo edificio si imposta sull'asse longitudinale di quello esistente, confermandone la volumetria.
Il progetto approvato nei giorni scorsi è già stato oggetto di un confronto informale con la Soprintendenza e con altri soggetti deputati alle autorizzazioni, in modo da poter recepire nei successivi livelli di progettazione tutte le indicazioni, anche di dettaglio, così da accelerare quanto più possibile l'iter burocratico approvativo che porterà all'indizione della gara e alla successiva realizzazione delle opere consentite e autorizzate, che potrebbe avvenire già a partire dai primi mesi del 2020.
L'intervento ha richiesto tempi lunghi per implementare gli elaborati progettuali già presentati dal raggruppamento vincitore in sede di concorso, completandoli con tutti quelli previsti per legge per il livello di progettazione preliminare, in modo da rendere gli interventi realmente fattibili nel rispetto del paesaggio e del nostro patrimonio naturale e architettonico. Nel progetto il lungomare di Bari viene inteso come pezzo del del patrimonio archeologico, che già comprende il Museo Archeologico di Santa Scolastica, portatore di specifiche sensibilità e generatore di flussi specifici. Il palinsesto prevede, inoltre il sistema difensivo storico (che costituisce il "sistema costiero" per eccellenza della nostra città), il patrimonio culturale architettonico nella sua funzione di contenitori di servizi, attività ed eventi culturali; delle feste e dei percorsi del sacro (festa di San Nicola), individuati come documenti della tradizione culturale popolare, carichi di riferimenti storici a funzioni urbane scomparse, centralità del passato, identità dei luoghi e testimoni delle tradizioni culturali legate al mare. Infine i servizi culturali e dei luoghi della produzione artistica e i servizi turistici e ricettivi di supporto ai processi di fruizione del patrimonio storico costiero.
Gli step della riqualificazione
Tra i primi interventi previsti dal cronoprogramma la riqualificazione funzionale delle attività presenti sul molo San Nicola, con particolare riferimento alle attività del mercato del pescato fresco, per le quali si propone un adeguamento architettonico che consentirebbe di svolgerle nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza vigenti. Per quanto riguarda invece la ridefinizione della sede stradale, per ridurre l'attuale traffico di percorrenza della litoranea e attivare la "Linea del Mare", il mezzo pubblico che connetterà l'area intermodale di Pane e Pomodoro con le Piscine comunali, passando per lungomare Augusto e corso Antonio de Tullio, la nuova sezione stradale che costeggia le mura della città vecchia fino al Museo di Santa Scolastica sarà costituita da un ampio marciapiede nella parte a terra, da un percorso preferenziale per autobus urbani (Linea del Mare), da una carreggiata a doppio senso di marcia con una fascia di parcheggi a raso in linea lungo il profilo della Muraglia. Tra la carreggiata e il marciapiede lato mare si prevede l'inserimento di una pista ciclabile.
Il molo Sant'Antonio, infine, terza componente di questo progetto di riqualificazione, essendo un luogo essenzialmente "tecnico", cioè che ospita attività commerciali e legate al lavoro di piccoli pescatori, perlopiù incompatibili con la vocazione che il molo ha per la sua posizione strategica, in prossimità del nuovo Polo delle Arti, sarà ridisegnato, a partire dall'edificio esistente, con l'inserimento, al suo interno, di una di una serie di funzioni legate alla cultura ed al tempo libero che "aprono" uno spazio, prevalentemente specialistico, alla città. Dal punto di vista geometrico il nuovo edificio si imposta sull'asse longitudinale di quello esistente, confermandone la volumetria.
Il progetto approvato nei giorni scorsi è già stato oggetto di un confronto informale con la Soprintendenza e con altri soggetti deputati alle autorizzazioni, in modo da poter recepire nei successivi livelli di progettazione tutte le indicazioni, anche di dettaglio, così da accelerare quanto più possibile l'iter burocratico approvativo che porterà all'indizione della gara e alla successiva realizzazione delle opere consentite e autorizzate, che potrebbe avvenire già a partire dai primi mesi del 2020.