Zona Umbertina, food truck aperti alle 12. Ma gli studenti criticano l'ordinanza
Da Zona Franka parole dure contro il sindaco e le restrizioni adottate:
domenica 8 dicembre 2024
11.13
La zona Umbertina inizia ad adattarsi alle nuove regole e ai nuovi orari imposti dall'ordinanza anti-movida rinnovata lo scorso 4 dicembre dal sindaco Vito Leccese, pur con qualche modifica che tende ad andare incontro alle attività della zona. L'ultima novità riguarda i food truck presenti in zona che hanno deciso di modificare i propri orari. Da lunedì anticiperanno la loro apertura alle 12 e resteranno attivi fino a mezzanotte.
«Grazie al costante lavoro di mediazione con le parti coinvolte nella movida, siamo riusciti, con questa nuova ordinanza, a trovare una soluzione che soddisfa le esigenze di tutti - sottolinea Lorenzo Leonetti, il sindaco della notte -. Il punto di ristoro "Zia Maria" sarà pioniere di questo nuovo orario, lavorando in perfetta sintonia con la strategia di anticipare la movida della città, per rendere il nostro centro ancora più vivo e accogliente. Questo è un passo importante che dimostra come la collaborazione tra commercianti, residenti e istituzioni stia portando risultati concreti. Lavoreremo per rendere questa zona sempre più strutturata e vivibile, migliorando l'offerta e la qualità della vita per tutti».
Critiche arrivano però alle nuove restrizioni da parte degli studenti di Zona Franka, che ribadiscono come tali limiti siano esclusivamente una penalizzazione alla socialità dei giovani, per i quali mancano luoghi di aggregazione, in nome della tranquillità solo di una fetta di popolazione. «Un provvedimento come quello adottato è idoneo solo a generare una sterile contrapposizione tra generazioni e pezzi di cittadinanza che versano in condizioni socio-economiche differenti, colpendo in particolare i più giovani, restringendo gli spazi di aggregazione presenti in città», scrivono in una nota condivisa via social.
E sottolineano quale invece debba essere la strada da percorrere: «Occorre che l'amministrazione comunale si impegni per mettere in campo gli strumenti necessari per la promozione di attività che coinvolgano attivamente la cittadinanza e le associazioni sui temi dell'offerta sociale e culturale, dalla programmazione condivisa di eventi culturali economicamente accessibili a tutte e tutti, fino alla co-gestione di spazi pubblici».
«Grazie al costante lavoro di mediazione con le parti coinvolte nella movida, siamo riusciti, con questa nuova ordinanza, a trovare una soluzione che soddisfa le esigenze di tutti - sottolinea Lorenzo Leonetti, il sindaco della notte -. Il punto di ristoro "Zia Maria" sarà pioniere di questo nuovo orario, lavorando in perfetta sintonia con la strategia di anticipare la movida della città, per rendere il nostro centro ancora più vivo e accogliente. Questo è un passo importante che dimostra come la collaborazione tra commercianti, residenti e istituzioni stia portando risultati concreti. Lavoreremo per rendere questa zona sempre più strutturata e vivibile, migliorando l'offerta e la qualità della vita per tutti».
Critiche arrivano però alle nuove restrizioni da parte degli studenti di Zona Franka, che ribadiscono come tali limiti siano esclusivamente una penalizzazione alla socialità dei giovani, per i quali mancano luoghi di aggregazione, in nome della tranquillità solo di una fetta di popolazione. «Un provvedimento come quello adottato è idoneo solo a generare una sterile contrapposizione tra generazioni e pezzi di cittadinanza che versano in condizioni socio-economiche differenti, colpendo in particolare i più giovani, restringendo gli spazi di aggregazione presenti in città», scrivono in una nota condivisa via social.
E sottolineano quale invece debba essere la strada da percorrere: «Occorre che l'amministrazione comunale si impegni per mettere in campo gli strumenti necessari per la promozione di attività che coinvolgano attivamente la cittadinanza e le associazioni sui temi dell'offerta sociale e culturale, dalla programmazione condivisa di eventi culturali economicamente accessibili a tutte e tutti, fino alla co-gestione di spazi pubblici».