110 anni di un amore a tinte biancorosse
I nostri auguri all'FC Bari 1908
lunedì 15 gennaio 2018
05.00
«Se non la ami quando perde, non amarla quando vince». Recita così una bandiera a due aste presente sui gradoni dello Stadio San Nicola.
Un messaggio in linea con quanto sostengono i più affezionati tifosi del Bari calcio, FC Bari 1908 all'anagrafe sportiva. Oggi ricorrono i 110 anni dalla sua fondazione, anche se l'atto notarile che riconobbe la nascita del Foot-Ball Club Bari è datato 11 aprile di quell'anno.
Ieri la targa scoperta in via Roberto da Bari dal Presidente, Cosmo Giancaspro, e dal Sindaco Metropolitano, Antonio Decaro, a sancire un legame con la città, con un territorio che vive questo amore come si vivono le grandi passioni. Tormento e carnalità, depressione profonda ed inarrestabile euforia.
Oggi il calendario che scandisce un compleanno che non è mai banale in un luogo dove si vive di pane e pallone. Le soddisfazioni sono state rare, molte di più le cocenti delusioni, ma il tifoso barese, salvo qualche parentesi, non ha mai smesso di sostenere quei colori che significano radici ed «orgoglio d'appartenenza», come recita uno striscione dei vecchi Ultras Curva Nord.
Ed allora auguri al Bari o alla Bari, fate voi.
All'attuale società, a cui tutti, dagli addetti ai lavori all'ultimo dei sostenitori, chiedono "il miracolo", di fare quella "cosa" che nessuno nomina e che tutti anelano. Un qualcosa da sussurrare perché se la dici, porta male.
Auguri ai tifosi, soprattutto ai più anziani, a quelli che «Cicogna era forte» e per i quali «il Della Vittoria jev n'alda cos». Auguri ai più piccoli, perché possano, attraverso i successi della squadra di calcio, trovare quell'identità che ai più grandi sembra scontata anche senza vittorie.
Auguri a quelli che litigano con mogli e fidanzate per esserci sempre ed a quelle donne coraggiose che sfidano gli stereotipi e dimostrano attaccamento ai due colori che rappresentano la loro città.
Auguri a chi «io mi sento ancora Salomone alla radio», a chi va in trasferta sempre e comunque ed a chi la guarda su Sky.
Auguri alla stampa locale, perché sappia raccontare con imparzialità i prossimi 110 anni di un sodalizio che non sempre l'ha amata, ma con cui ha fatto un bel pezzo di strada.
Auguri alla gente semplice di Bari, perché in quella squadra di calcio si continui ad identificare mescolando sacro e profano, mettendo il galletto insieme a San Nicola, ai vicoli di Bari Vecchia, alla focaccia calda ed alla birra fresca, al mare calmo ed al Teatro Petruzzelli.
Buon compleanno alla Bari o al Bari, fate sempre voi. Forza Vecchia Stella del Sud: mille di questi giorni!
Un messaggio in linea con quanto sostengono i più affezionati tifosi del Bari calcio, FC Bari 1908 all'anagrafe sportiva. Oggi ricorrono i 110 anni dalla sua fondazione, anche se l'atto notarile che riconobbe la nascita del Foot-Ball Club Bari è datato 11 aprile di quell'anno.
Ieri la targa scoperta in via Roberto da Bari dal Presidente, Cosmo Giancaspro, e dal Sindaco Metropolitano, Antonio Decaro, a sancire un legame con la città, con un territorio che vive questo amore come si vivono le grandi passioni. Tormento e carnalità, depressione profonda ed inarrestabile euforia.
Oggi il calendario che scandisce un compleanno che non è mai banale in un luogo dove si vive di pane e pallone. Le soddisfazioni sono state rare, molte di più le cocenti delusioni, ma il tifoso barese, salvo qualche parentesi, non ha mai smesso di sostenere quei colori che significano radici ed «orgoglio d'appartenenza», come recita uno striscione dei vecchi Ultras Curva Nord.
Ed allora auguri al Bari o alla Bari, fate voi.
All'attuale società, a cui tutti, dagli addetti ai lavori all'ultimo dei sostenitori, chiedono "il miracolo", di fare quella "cosa" che nessuno nomina e che tutti anelano. Un qualcosa da sussurrare perché se la dici, porta male.
Auguri ai tifosi, soprattutto ai più anziani, a quelli che «Cicogna era forte» e per i quali «il Della Vittoria jev n'alda cos». Auguri ai più piccoli, perché possano, attraverso i successi della squadra di calcio, trovare quell'identità che ai più grandi sembra scontata anche senza vittorie.
Auguri a quelli che litigano con mogli e fidanzate per esserci sempre ed a quelle donne coraggiose che sfidano gli stereotipi e dimostrano attaccamento ai due colori che rappresentano la loro città.
Auguri a chi «io mi sento ancora Salomone alla radio», a chi va in trasferta sempre e comunque ed a chi la guarda su Sky.
Auguri alla stampa locale, perché sappia raccontare con imparzialità i prossimi 110 anni di un sodalizio che non sempre l'ha amata, ma con cui ha fatto un bel pezzo di strada.
Auguri alla gente semplice di Bari, perché in quella squadra di calcio si continui ad identificare mescolando sacro e profano, mettendo il galletto insieme a San Nicola, ai vicoli di Bari Vecchia, alla focaccia calda ed alla birra fresca, al mare calmo ed al Teatro Petruzzelli.
Buon compleanno alla Bari o al Bari, fate sempre voi. Forza Vecchia Stella del Sud: mille di questi giorni!