25 anni fa Cassano ed Eniynnaya stesero l'Inter di Marcello Lippi
Il 18 dicembre 1999 una delle pagine più belle della storia calcistica del Bari
mercoledì 18 dicembre 2024
15.12
Le immagini di Tele+ continuano a circolare in rete e ricordano ad ogni 18 dicembre una delle pagine più importanti della storia calcistica del Bari. La telecronaca di Fabio Caressa e Beppe Bergomi racconta del lancio di Perrotta, dell'aggancio in corsa del gioiellino di Bari Vecchia che Vincenzo Matarrese stava coltivando allontanandolo da un quartiere allora pericoloso, e del dribbling funambolico in mezzo al campione del mondo Blanc ed a Panucci, prima del destro che riuscì a battere inesorabilmente Ferron.
Bari 2 Inter 1. Minuto 42.50 del secondo tempo di una gara che ha consegnato Antonio Cassano alla storia del calcio italiano e che ha portato la tifoseria biancorossa in estasi. Venticinque anni dopo le incognite sul calcio a Bari restano tante, ma sono migliaia i tifosi che da questa mattina stanno celebrando questa data, lo schiaffo sportivo alla blasonata milanese, guidata in panchina da un furibondo Marcello Lippi.
Ed i biancorossi sin dal primo tempo avevano fatto fare brutta figura all'Inter, con un gol da 35 metri siglato quasi con incoscienza da Hugo Eniynnaya, passaporto nigeriano, adottato dalla gente di Bari, lanciato da Eugenio Fascetti in campo insieme a Cassano solo sette giorni prima, nel derby di Lecce perso immeritatamente, con tanto di cornice di scontri violentissimi dentro e fuori il "Via del Mare".
Quei due gol restano iconici di un'epopea che in realtà - ma non lo sapevamo allora - stava per concludersi, salvo il meraviglioso colpo di coda "contiano" e "venturiano" tra il 2008 ed il 2010, prima dello sfacelo e delle varie vergogne. Era l'epoca del presidente tifoso, contestato brutalmente, ma che sapeva tirar fuori dal cilindro giovani e colpi di mercato che a Bari si sono poi visti raramente in seguito.
Era il 18 dicembre 1999 e l'Inter, la Beneamata dai bauscia milanesi e delle migliaia di "infedeli" meridionali, rimediò una delle figure peggiori della sua gloriosa storia, non in termini numerici, ma di gioco. E la Curva Nord sembrò, in quella notte rimasta irripetibile, un girone dantesco dentro cui furono risucchiati tutti coloro i quali avevano anagrafe barese e cuore nerazzurro. Davide aveva battuto Golia grazie a due ragazzini. La storia era stata ribaltata.
Bari 2 Inter 1. Minuto 42.50 del secondo tempo di una gara che ha consegnato Antonio Cassano alla storia del calcio italiano e che ha portato la tifoseria biancorossa in estasi. Venticinque anni dopo le incognite sul calcio a Bari restano tante, ma sono migliaia i tifosi che da questa mattina stanno celebrando questa data, lo schiaffo sportivo alla blasonata milanese, guidata in panchina da un furibondo Marcello Lippi.
Ed i biancorossi sin dal primo tempo avevano fatto fare brutta figura all'Inter, con un gol da 35 metri siglato quasi con incoscienza da Hugo Eniynnaya, passaporto nigeriano, adottato dalla gente di Bari, lanciato da Eugenio Fascetti in campo insieme a Cassano solo sette giorni prima, nel derby di Lecce perso immeritatamente, con tanto di cornice di scontri violentissimi dentro e fuori il "Via del Mare".
Quei due gol restano iconici di un'epopea che in realtà - ma non lo sapevamo allora - stava per concludersi, salvo il meraviglioso colpo di coda "contiano" e "venturiano" tra il 2008 ed il 2010, prima dello sfacelo e delle varie vergogne. Era l'epoca del presidente tifoso, contestato brutalmente, ma che sapeva tirar fuori dal cilindro giovani e colpi di mercato che a Bari si sono poi visti raramente in seguito.
Era il 18 dicembre 1999 e l'Inter, la Beneamata dai bauscia milanesi e delle migliaia di "infedeli" meridionali, rimediò una delle figure peggiori della sua gloriosa storia, non in termini numerici, ma di gioco. E la Curva Nord sembrò, in quella notte rimasta irripetibile, un girone dantesco dentro cui furono risucchiati tutti coloro i quali avevano anagrafe barese e cuore nerazzurro. Davide aveva battuto Golia grazie a due ragazzini. La storia era stata ribaltata.