Acampora si presenta: «Bari piazza più importante della mia carriera»
Conferenza stampa del centrocampista arrivato dal Benevento
mercoledì 20 settembre 2023
12.35
Conferenza stampa di presentazione di Gennaro Acampora, il centrocampista napoletano giunto alla corte di Michele Mignani grazie ad una trattativa conclusasi last minute con il Benevento, sotto la regia del direttore sportivo Ciro Polito, che nei giorni scorsi ne aveva tessuto le lodi. L'esordio a Pisa, i nuovi compagni, le ambizioni personali e del gruppo. Tutto condensato nelle risposte che vi proponiamo.
IL MITO DI MARADONA E LA MIGLIOR CARATTERISTICA
«Diego Maradona per noi napoletani è una figura importante, è un Dio dalle nostre parti. Avvicinarsi a lui è impossibile per chiunque, tutti lo vediamo però come un punto di riferimento. La mia caratteristica migliore è certamente il calcio in porta».
LA TRATTATIVA COL BENEVENTO
«Ringrazio Polito per le parole espresse nei miei confronti, un attestato di stima importante. C'è stata una lunga trattativa col Benevento che non voleva lasciarmi partire, poi negli ultimi minuti di mercato è arrivato il via libera e non ho potuto rifiutare questa offerta importante. Ultimi minuti sono stati particolari, io e il mio avvocato abbiamo firmato subito, quasi in bianco senza nemmeno vedere le cifre».
L'ESORDIO
«A Pisa ha pesato il fatto che non giocassi da tanto tempo. Nei primi minuti ero imballato, quasi a disagio, poi mi sono scrollato paura e tensione ed ho cominciato a divertirmi».
BARI LA PIAZZA PIÙ IMPORTANTE DELLA CARRIERA
«Bari è forse la più importante piazza in cui ho giocato finora. Ho aspettative alte e cercherò di dare il massimo per questa maglia. Il gruppo mi ha messo al mio agio, anche perché molti ragazzi li conoscevo».
IL CATANZARO
«Serie B ogni anno è difficile. Il Catanzaro è una squadra rodata, ha buon palleggio e ci darà filo da torcere, ma noi dovremo essere bravi ad imporre il nostro gioco, ai nostri ritmi, senza abbassarci troppo, pronti a far loro male. Bisogna stare però attenti, loro hanno sicuramente voglia di riscatto dopo lo 0-5 in casa».
RUOLO PREFERITO
«Il mio ruolo è mezzala sinistra, in passato ho fatto il regista, ma abbiamo due ragazzi che fanno bene quel ruolo, lasciamo che lo facciano loro. Quanto ai gol, spero di ripetere stagioni passate, ma so che le reti dei centrocampisti sono fondamentali».
IL GRUPPO
«Spogliatoio che ho trovato è motivato a far meglio dell'anno scorso, pensavo di trovarlo amareggiato per quanto successo. Ma vogliono rifarsi. La B è certamente ogni anno un campionato difficile, ma ci alleniamo per fare il meglio possibile».
LA STAGIONE DA DIMENTICARE COL BENEVENTO
«A Benevento sono stati fatti errori da parte di tutti, dai calciatori alla società, altrimenti non sarebbe stata possibile una stagione così fallimentare. Da parte mia c'è grande voglia di riscatto. Il presidente Vigorito comunque sa la stima che ho di lui. Ora penso al Bari e darò il massimo per fare il meglio possibile, dell'eventuale riscatto ne riparleremo».
IL RIMPIANTO DOPO LE NAZIONALI GIOVANILI
«Rimpianto per una carriera diversa rispetto alle prospettive? Solo perché a La Spezia sono arrivato a 16 anni ed ho cercato sempre di restare lì, nonostante fossi sempre visto come il "piccolino". Magari se mi fossi sganciato prima, avrei fatto altre esperienze».
IL MITO DI MARADONA E LA MIGLIOR CARATTERISTICA
«Diego Maradona per noi napoletani è una figura importante, è un Dio dalle nostre parti. Avvicinarsi a lui è impossibile per chiunque, tutti lo vediamo però come un punto di riferimento. La mia caratteristica migliore è certamente il calcio in porta».
LA TRATTATIVA COL BENEVENTO
«Ringrazio Polito per le parole espresse nei miei confronti, un attestato di stima importante. C'è stata una lunga trattativa col Benevento che non voleva lasciarmi partire, poi negli ultimi minuti di mercato è arrivato il via libera e non ho potuto rifiutare questa offerta importante. Ultimi minuti sono stati particolari, io e il mio avvocato abbiamo firmato subito, quasi in bianco senza nemmeno vedere le cifre».
L'ESORDIO
«A Pisa ha pesato il fatto che non giocassi da tanto tempo. Nei primi minuti ero imballato, quasi a disagio, poi mi sono scrollato paura e tensione ed ho cominciato a divertirmi».
BARI LA PIAZZA PIÙ IMPORTANTE DELLA CARRIERA
«Bari è forse la più importante piazza in cui ho giocato finora. Ho aspettative alte e cercherò di dare il massimo per questa maglia. Il gruppo mi ha messo al mio agio, anche perché molti ragazzi li conoscevo».
IL CATANZARO
«Serie B ogni anno è difficile. Il Catanzaro è una squadra rodata, ha buon palleggio e ci darà filo da torcere, ma noi dovremo essere bravi ad imporre il nostro gioco, ai nostri ritmi, senza abbassarci troppo, pronti a far loro male. Bisogna stare però attenti, loro hanno sicuramente voglia di riscatto dopo lo 0-5 in casa».
RUOLO PREFERITO
«Il mio ruolo è mezzala sinistra, in passato ho fatto il regista, ma abbiamo due ragazzi che fanno bene quel ruolo, lasciamo che lo facciano loro. Quanto ai gol, spero di ripetere stagioni passate, ma so che le reti dei centrocampisti sono fondamentali».
IL GRUPPO
«Spogliatoio che ho trovato è motivato a far meglio dell'anno scorso, pensavo di trovarlo amareggiato per quanto successo. Ma vogliono rifarsi. La B è certamente ogni anno un campionato difficile, ma ci alleniamo per fare il meglio possibile».
LA STAGIONE DA DIMENTICARE COL BENEVENTO
«A Benevento sono stati fatti errori da parte di tutti, dai calciatori alla società, altrimenti non sarebbe stata possibile una stagione così fallimentare. Da parte mia c'è grande voglia di riscatto. Il presidente Vigorito comunque sa la stima che ho di lui. Ora penso al Bari e darò il massimo per fare il meglio possibile, dell'eventuale riscatto ne riparleremo».
IL RIMPIANTO DOPO LE NAZIONALI GIOVANILI
«Rimpianto per una carriera diversa rispetto alle prospettive? Solo perché a La Spezia sono arrivato a 16 anni ed ho cercato sempre di restare lì, nonostante fossi sempre visto come il "piccolino". Magari se mi fossi sganciato prima, avrei fatto altre esperienze».