ACR Messina-SSC Bari, ora si fa sul serio. Le probabili formazioni

Nei biancorossi Simeri e Neglia favoriti su Pozzebon e Bollino. Per i peloritani Genevier è il valore aggiunto

domenica 16 settembre 2018 11.58
A cura di Riccardo Resta
Il calcio barese è rimasto fermo al 3 giugno scorso, quando il Bari pareggiò 2-2 a Cittadella venendo estromesso dai playoff. Tre mesi e mezzo di apnea, attraverso l'estate più dolorosa della storia biancorossa. Due fallimenti in quattro anni; il secondo esiziale. Adesso, però, è tempo di ripartire: addio alla FC Bari e alla sua gestione fallimentare, spazio alla SSC Bari della famiglia De Laurentiis, un vero potentato del pallone italiano.

C'è tanta voglia in città di tornare a respirare l'aria del calcio giocato, e c'è tanta curiosità di scoprire i veri valori di una squadra che sulla carta è una corazzata per la Serie D, ma sulla quale per ora la società ha voluto mantenere un sacrosanto velo, in una vera e propria corsa contro il tempo, l'ennesima di un'estate pazza e certamente la più felice e affascinante per il popolo del Galletto.

Ora, però, è tempo di alzare il sipario e fare sul serio: alle 15 il primo Bari di Cornacchini calpesterà il terreno del Franco Scoglio, dove sarà l'ACR Messina a tenere a battesimo ambizioni e speranze di una città intera (rappresentata dagli 800 tifosi al seguito della squadra), scesa nell'inferno della D con il sogno di azzerare tutto e ritornare prontamente fra i grandi, dove i De Laurentiis sono di casa. Si riparte dai campi pietrosi e fangosi dell'estrema provincia, contro avversari che daranno tutto per ben figurare e strappare magari anche solo un punticino a una nobile decaduta del calcio italiano.

Serie D come dignità: è quella che la parola che deve accompagnare tutti noi in questo viaggio a ritroso sul fiume Stige del pallone italico. La destinazione non è il regno delle anime, ma il mondo dove abita chi non si è mai sentito vivo come in questo momento.

QUI BARI

Partiamo dalle certezze, che in questo momento sono rappresentate da una semplice sequenza numerica: 4-3-3. Il modulo che fu di Camplone, Colantuono e Grosso è lo schema preferito anche di Cornacchini. In porta spazio al giovane Marfella a guidare la difesa dove Aloisi e D'Ignazio fungeranno da terzini, con Di Cesare favorito su Cacioli per completare l'assetto centrale insieme a Mattera. A centrocampo comandano le geometrie dell'esperto Bolzoni, con Hamlili e l'under Piovanello a fargli da guardaspalle. In avanti Cornacchini può schierare l'artiglieria pesante: Floriano è certo di un posto come ala destra, mentre Simeri e Neglia sembrano partire favoriti su Pozzebon e Bollino, pronti a scaldare i motori per fare il loro ingresso a partita in corso.

Bari (4-3-3): Marfella, Aloisi, Di Cesare, Mattera, D'Ignazio; Hamlili, Bolzoni, Piovanello; Floriano, Simeri, Neglia. All. Cornacchini

QUI MESSINA


Ad attendere il Bari all'esordio ci sarà un'altra delle grandi favorite del girone I di Serie D, quell'ACR Messina sorto sulle ceneri della squadra giallorossa che fu protagonista in Serie A con i vari Di Napoli, Sullo e Giampà. Adesso la compagine peloritana naviga nelle acque incerte e torbide della D ormai da due anni, e per questa stagione si affida a Raffaele in panchina e alla classe e all'esperienza a centrocampo di Genevier, acquisto di punta del mercato. In attacco il pericolo numero uno si chiama Petrilli, la punta centrale dal gran feeling con la rete.

Messina (3-4-3): Ragane; Porcaro, Cossentino, Russo; Biondi, Bossa, Genevier, Barbera; Gambino, Petrilli, Rabbeni. All. Raffaele