Amichevole Bari-Salernitana, Longo: «I giocatori arriveranno. Siamo sulla strada giusta»

Il mister: «La priorità sono il portiere e due difensori. La società mi ha rassicurato, dobbiamo meritarci i tifosi»

mercoledì 31 luglio 2024 23.27
A cura di La Redazione
Ultima amichevole di luglio per il Bari, che al San Nicola fa 1-1 contro la Salernitana. Moderatamente soddisfatto mister Moreno Longo, tecnico dei galletti, che però ancora attende rinforzi sul mercato per completare la rosa. «La mia preoccupazione è dettata dal fatto che mi sarebbe piaciuto inserire i giocatori in un contesto di lavoro. Credo molto nella possibilità di inserire i nuovi nei tempi e nell'organizzazione di squadra. Quei quattro, cinque o sei giocatori che dovranno arrivare sono convinto che arriveranno, so come si sta muovendo la società. Nei prossimi giorni credo che ne arriverà qualcuno, la finestra lunghissima crea dinamiche difficili e ci sono quattro partite di campionato da giocare prima della chiusura del mercato. Mi è stato garantito che i giocatori arriveranno. È mio compito cercare di stimolare la creazione di una squadra sempre più competitiva».

Ancora Longo: «Sono soddisfatto di quello che vedo e che i ragazzi provano a fare costantemente. Stiamo vivendo una transizione netta con il passato, e si è visto anche in queste uscite. Sotto l'aspetto della percentuale, in due settimane piene di lavoro sarebbe presuntuoso dire di aver creato ottimi automatismi. Vedo che la strada è giusta, sprazzi di gioco iniziano ad arrivare; alcuni per diventare squadra ci mettono tanto tempo, noi dobbiamo mettercene il meno possibile. La strada è questa, da fuori la ricerca di alcune cose si può già notare. Le priorità sono il portiere, due difensori, un centrocampista e la trequarti che è una casella ancora da migliorare. Portiere e difensori sono in assoluto le priorità. Radunovic? Mi piace. Astrologo ha fatto benissimo, è venuto in ritiro come comparsa e si è trovato un gigante come Simy, ma ha fatto una grandissima partita. Veniamo da tre giorni di carico fisico importantissimo, è un'amichevole tra due squadre che hanno alle spalle un lavoro intenso; la partita comunque è rimasta sempre ordinata. Sgarbi e Favasuli stanno crescendo e dimostrando le loro qualità. Favasuli ha avuto un'esperienza in B, Sgarbi dovrà capire che qui aumentano le difficoltà. Deve trovare altre soluzioni dentro il campo, ma rappresenta una crescita importante per la sua carriera. Cercheremo di lavorare sulle palle inattive come su ogni aspetto. Quello che sposta tanto è chi calcia i piazzati».

Scendendo nel tecnico, il mister spiega: «In questo momento stiamo prediligendo le caratteristiche di Maiello e Benali. Voglio che la squadra giochi, costruisca e non butti via la palla. Se mi dimostreranno di saper reggere anche la fase senza palla, penso che possano coesistere. Questo non vuol dire aver escluso Maita e Lulic, sto guardando anche loro; nel percorso che stiamo facendo, ho deciso di far partire quella coppia perché vogliamo proporre calcio e loro hanno quelle letture. Lasagna? Lo abbiamo preso perché conoscevamo le sue qualità, ha un background importante. Deve trovare una condizione fisica sempre migliore; per quello che vogliamo fare è adatto alle caratteristiche del calcio che stiamo proponendo. Scelta del capitano? Vicari è stata una scelta mia. Ho detto che in ritiro avrei voluto vedere le caratteristiche che cercavo; la fascia è simbolica, ma mi piace avere più capitani in campo perché uno non basta. Vicari ha dimostrato di poter essere d'esempio per gli altri, ha disponibilità e leadership; per me è molto importante».

Longo conclude: «I tifosi devono pensare che la squadra senza di loro ha poco senso. Il tifoso ha la capacità di farti dare qualcosa in più, mi piacerebbe uno scambio reciproco. I primi a doverci meritare i tifosi allo stadio siamo noi, io sto cercando di inculcare il valore del sacrificio, uscire dal campo avendo dato tutto quello che potevamo dare. Dobbiamo credere nei valori della quotidianità, sappiamo quanto sacrificio e quanta passione ci dobbiamo mettere; chi lavorerà meglio otterrà queste soddisfazioni. Il Bari è un figlio per tutti, e anche quando ci fa arrabbiare dobbiamo prenderlo per mano e portarlo dove vogliamo portarlo».