Antenucci record, 201 goal in carriera: «Voglio segnare per aiutare il Bari a raggiungere l’obiettivo»
Il bomber biancorosso:«Con la squadra al comando le prestazioni si amplificano. Post carriera? Non so, voglio mettere un altro tassello importante»
giovedì 27 gennaio 2022
13.44
Mirco Antenucci taglia un altro record personale: con la doppietta di domenica scorsa al Catania il bomber del Bari ha raggiunto quota 201 goal in carriera. «Il traguardo dei 201 goal è frutto di un percorso lungo - ricorda Antenucci in conferenza stampa. Sono un attaccante, ho sempre cercato disperatamente segnare il più possibile per le squadre in cui ho giocato, ma senza farne un'ossessione. Gli indimenticabili? Una rovesciata contro lo Spezia e una mezza rovesciata contro il Bologna, uno con la maglia della Ternana, l'altro con la maglia della Spal».
Una doppietta che, tra le altre cose, vale anche il traguardo dei 50 goal con il Bari: «Mi fa piacere fare tanti goal per questa maglia, ma l'obiettivo primario è sempre lo stesso ormai da tre anni - il mantra di Mirco. Spero che i goal possano aiutarci a raggiungere questo obiettivo. Continuerò ad allenarmi ancora di più per raggiungere l'obiettivo più importante, anche attraverso i miei goal. Firmerei per arrivare a fine stagione a quota 210 goal e Bari in serie B. Noi dobbiamo continuare per la nostra squadra, senza guardare gli altri. I gironi di ritorno sono più difficili perché le squadre si rinforzano. Siamo stati fermi un mese e di mezzo ci si è messo il Covid; ci siamo allenati in 10/12, quello non è neanche calcio. Quella è stata la difficoltà maggiore di questo periodo».
E domenica, in casa della Paganese, inizierà un vero tour de force che andrà avanti per tutto febbraio. La cattiva notizia è la perdita per infortunio di Rubén Botta: «Nel bene o nel male, l'attaccante rispecchia il lavoro di squadra - prosegue Antenucci. Botta mancherà, perché è forte, di personalità ed è determinante in quel ruolo. Dobbiamo adattarci, perché nel calcio capita; chi giocherà al suo posto farà bene. Speriamo a Pagani di trovare un campo decente. Ci sarà un ambiente caldo, sono sempre partite non facili ma se facciamo quello che dobbiamo non ci saranno problemi. Dopo un mese fermi non sarà semplice, ma ci stiamo preparando bene. Con la Paganese ho segnato la mia prima doppietta in biancorosso; mi evoca bei ricordi.
Sulla sua esperienza fin qui in biancorosso, Antenucci spiega: «Anche l'anno scorso ho fatto goal, ne ho fatti oltre venti due anni fa con otto partite in meno. Quest'anno, con la squadra al comando, i goal e le prestazioni di amplificano. Sto bene, mi piace il modulo di gioco e mi piacciono le idee del mister; sono sereno e fiducioso. Panchina? Succede a tutti prima o poi. Una rosa è fatta di 25 elementi; l'importante è farsi trovare pronti, lavorare duramente e con serenità. Il mister ha dato sempre possibilità a tutti».
Parlando di Walid Cheddira, suo compagno di reparto in attacco, il bomber molisano pronostica: «Se arriverà in alto dipenderà da lui. Ha una grande progressione e molta forza; ci sono pochi giocatori con quella potenza. Dipenderà dalle sue scelte, ma ha grandi potenzialità. Il mio consiglio è lavorare duramente».
In conclusione, una valutazione sul direttore sportivo del Bari e sul suo futuro dopo la carriera da calciatore: «Il diesse Polito lo conoscevo, avevamo giocato insieme a Catania. È una persona schietta, sincera con tutti noi fin dall'inizio. Ci dà consigli, parla apertamente; una figura importante, di riferimento. Sono ancora giovane, vediamo come finirò da calciatore. Poi ci sarà modo di pensare al futuro; per il momento c'è da mettere un tassello importante quest'anno», conclude Antenucci.
Una doppietta che, tra le altre cose, vale anche il traguardo dei 50 goal con il Bari: «Mi fa piacere fare tanti goal per questa maglia, ma l'obiettivo primario è sempre lo stesso ormai da tre anni - il mantra di Mirco. Spero che i goal possano aiutarci a raggiungere questo obiettivo. Continuerò ad allenarmi ancora di più per raggiungere l'obiettivo più importante, anche attraverso i miei goal. Firmerei per arrivare a fine stagione a quota 210 goal e Bari in serie B. Noi dobbiamo continuare per la nostra squadra, senza guardare gli altri. I gironi di ritorno sono più difficili perché le squadre si rinforzano. Siamo stati fermi un mese e di mezzo ci si è messo il Covid; ci siamo allenati in 10/12, quello non è neanche calcio. Quella è stata la difficoltà maggiore di questo periodo».
E domenica, in casa della Paganese, inizierà un vero tour de force che andrà avanti per tutto febbraio. La cattiva notizia è la perdita per infortunio di Rubén Botta: «Nel bene o nel male, l'attaccante rispecchia il lavoro di squadra - prosegue Antenucci. Botta mancherà, perché è forte, di personalità ed è determinante in quel ruolo. Dobbiamo adattarci, perché nel calcio capita; chi giocherà al suo posto farà bene. Speriamo a Pagani di trovare un campo decente. Ci sarà un ambiente caldo, sono sempre partite non facili ma se facciamo quello che dobbiamo non ci saranno problemi. Dopo un mese fermi non sarà semplice, ma ci stiamo preparando bene. Con la Paganese ho segnato la mia prima doppietta in biancorosso; mi evoca bei ricordi.
Sulla sua esperienza fin qui in biancorosso, Antenucci spiega: «Anche l'anno scorso ho fatto goal, ne ho fatti oltre venti due anni fa con otto partite in meno. Quest'anno, con la squadra al comando, i goal e le prestazioni di amplificano. Sto bene, mi piace il modulo di gioco e mi piacciono le idee del mister; sono sereno e fiducioso. Panchina? Succede a tutti prima o poi. Una rosa è fatta di 25 elementi; l'importante è farsi trovare pronti, lavorare duramente e con serenità. Il mister ha dato sempre possibilità a tutti».
Parlando di Walid Cheddira, suo compagno di reparto in attacco, il bomber molisano pronostica: «Se arriverà in alto dipenderà da lui. Ha una grande progressione e molta forza; ci sono pochi giocatori con quella potenza. Dipenderà dalle sue scelte, ma ha grandi potenzialità. Il mio consiglio è lavorare duramente».
In conclusione, una valutazione sul direttore sportivo del Bari e sul suo futuro dopo la carriera da calciatore: «Il diesse Polito lo conoscevo, avevamo giocato insieme a Catania. È una persona schietta, sincera con tutti noi fin dall'inizio. Ci dà consigli, parla apertamente; una figura importante, di riferimento. Sono ancora giovane, vediamo come finirò da calciatore. Poi ci sarà modo di pensare al futuro; per il momento c'è da mettere un tassello importante quest'anno», conclude Antenucci.