Avellino-Bari 1-1, Mignani: «C’è rammarico. Noi bravi a non cadere nelle provocazioni»

Il mister: «Quando non riesci a vincerla è bene non perderla». Mallamo: «Rigore? È andata bene così»

lunedì 6 dicembre 2021 23.40
A cura di Riccardo Resta
«Sapevamo che venire ad Avellino in questo momento non sarebbe stato facile. I primi minuti non li abbiamo fatti bene, abbiamo sofferto la loro veemenza. Poi ci siamo risistemati e abbiamo trovato il goal, nel secondo tempo potevamo cercare il 2-0. Prendere il goal su una palla inattiva è un rammarico; ci prendiamo questo punto contro una squadra forte». È l'analisi di mister Michele Mignani al termine della sfida pareggiata 1-1 dal suo Bari sul campo dell'Avellino.

«Giochiamo sempre per vincere, ma quando non puoi portarla a casa non devi perderla. Andiamo a casa con un punto, le partite sono tutte diverse: oggi l'avevamo in gestione, soffrivamo il giusto ma alla fine hanno pareggiato. Questo è il rammarico», insiste il tecnico.

Analizzando tatticamente la partita e i cambi, Mignani spiega: «Quando un attaccante libera lo spazio davanti c'è la possibilità di inserirsi con il trequartista o la mezzala. Mallamo lo ha fatto bene, al posto di Scavone che ha questi tempi di inserimento. Siamo una squadra che prova a giocare, potevamo sfruttare la velocità di Cheddira ma loro si erano messi in un certo modo e non volevo lasciare Maita da solo nel mezzo. Ho preferito mettere un mediano per lavorare meglio a centrocampo. Botta fa bene la seconda punta, ho voluto dare compattezza dentro per schermare un po'. Secondo me abbiamo fatto meglio nella ripresa che nel primo tempo. Celiento e Terranova sono stati bravi, ì; quando trovi due punte devi lavorare di reparto, non devi farti puntare e devi cercare di aggredire. I centrali lo hanno fatto molto bene, sono riusciti a far giocare Kanoute e Maniero di spalle, la squadra è stata corta e centrocampisti sono stati bravi. Motivo per il quale ho deciso di mettere un altro mediano al fianco di Maita».

In conclusione, il tecnico biancorosso aggiunge: «Mi aspetto che la mia squadra non si faccia intimorire, perché siamo primi in classifica, siamo esperti e il nostro pensiero deve essere sempre provare a vincere contro tutti. Le partite con un po' di pepe sono le più belle e divertente. Riuscire a non reagire alle provocazioni, a restare lucidi è sinonimo di crescita; speriamo di riuscire a portare questa crescita anche in altri campi».

Alessandro Mallamo, uno dei migliori in campo per i biancorossi, la analizza così: «Una partita dura, loro ci hanno messo molto furore agonistico e buon pressing. Ci hanno impedito di muovere la palla come sappiamo. La partita si era incanalata nel verso giusto, la vittoria ci è sfuggita negli ultimi minuti ma in partite contro avversari tosti è importante portare a casa punti. Io cerco di buttarmi negli spazi da mezzala, Mirco ha messo la palla giusta per procurarmi il rigore. C'era il fallo? È irrilevante parlarne dopo la partita: gli arbitri fanno degli errori, a volte a nostro favore a volte a nostro favore. È andata bene così. Per quanto riguarda il goal di Kanoute, l'azione è stata molto veloce. La riguarderò, ma quello che è successo in campo ormai è passato. Sul goal devo lavorare, è quello che fa la differenza. Quando vieni in questi campi è sempre difficile perché cercano sempre di complicarti le cose, a livello calcistico e a livello di atmosfera. Siamo stati bravi a non reagire alle provocazioni, è stata una prova di maturità. Di Gaudio e Tito hanno molta qualità, siamo stati bravi a contenerli. L'Avellino è costruita per essere nella parte alta della classifica, ma ce ne sono anche altre forti. Ora pensiamo alle ultime due del girone d'andata».