Banca Popolare di Puglia e Basilicata sponsor della SSC Bari. De Laurentiis: «Cresciamo con partner locali e non»
Il presidente: «Accordo triennale. Stadio? Parleremo col Comune. Fin qui siamo al di sopra delle aspettative. Ripescaggio in B? Ci faremmo trovare pronti»
giovedì 10 gennaio 2019
15.54
La Banca Popolare di Puglia e Basilicata diventa terzo sponsor di maglia della SSC Bari. L'accordo di partnership fra le due realtà è stato presentato questo pomeriggio nella sala stampa dello stadio San Nicola. Il presidente del club biancorosso Luigi De Laurentiis parla di un «Accordo triennale» fra SSC Bari e Bppp. «Siamo contenti - prosegue De Laurentiis -perché Bppb è una forte realtà locale. In questi tre mesi ho scoperto grandi realtà di un territorio solido che sta esplodendo sempre di più. Sono felice di trovare sinergie concrete per favorire un percorso credibile e di successo, con partner locali e non solo. I nostri uffici marketing sono al lavoro per creare un percorso di fidelizzazione; con Popolare di Puglia e Basilicata vogliamo creare concorsi, premi e servizi per avvicinare i tifosi a una banca attiva sul territorio, e portarne sempre più allo stadio: una partnership intelligente per tutti coloro che tifano Bari e avvicinarsi a questa banca. Dobbiamo mettere tecnicamente in opera strategie di presentazione dell'immagine: in tribuna ovest superiore ci saranno 150 posti dedicati, una gran parte dei quali verrà dedicata ai tifosi con una serie di concorsi. I conti correnti agevolati sono fra i primi punti di cui discutevamo questa mattina; chi ha la Fan card avrà servizi dedicati, poi cercheremo di portare dentro tutti gli altri».
«Questa occasione è una sfida - continua Leonardo Patroni Griffi, presidente di Popolare di Puglia e Basilicata. Siamo due realtà che stanno sul territorio da oltre 100 anni: cogliere un'altra sfida è nel nostro Dna. Abbiamo aderito con entusiasmo e abbiamo puntato su una famiglia di successo e di imprenditori che hanno dato prova di saper lavorare bene. Sport e banking sono attività competitive, rette entrambe da valori etici. Questa è la prima volta che ci avviciniamo a una società sportiva: la Bppb è di area murgiana, vogliamo crescere nel nord e sud barese. Non è solo lo sponsor di maglia a portare volume, ma tutta una serie di attività collaterali. Stiamo lavorando per l'acquisto di biglietti in banca; non è semplice ci ,vorrà un po'. La mia banca ha messo in sicurezza i conti e ora è in via di sviluppo. Abbiamo ritenuto che questa partnership fosse favorita dall'interlocutore, la famiglia De Laurentiis».
L'occasione, però, è propizia per tornare a dare uno sguardo al passato e ragionare sul futuro a breve-medio termine: «Sono al quarto mese di presidenza e al terzo sponsor - dice De Laurentiis. C'è ancora spazio sulla maglia e continueremo a lavorare. Stiamo facendo una lista di operazioni da portare avanti da qui a fine campionato. Questi primi 100 giorni sono stati accelerati; ora la macchina è partita e possiamo costruire tutto il percorso di valorizzazione del brand. Lavoreremo allo stadio, a operazioni di marketing importanti e ai servizi per essere ancora più competitivi. Vogliamo essere i primi nel calcio italiano a fare alcune operazioni: vogliamo costruire in maniera positiva per portare piattaforme che possano portare valore aggiunto alla società. Stadio? Dobbiamo sederci insieme al Comune. Abbiamo rinviato i termini della convenzione per capire meglio le prossime mosse. La modalità con cui siamo arrivati a Bari non è tocca e fuggi: abbiamo bisogno di tempo. In questa prima fase abbiamo costruito molto; è un inizio e nei piani futuri c'è tutto quello di cui ha bisogno di una squadra a livelli importanti. Non conta la categoria, ma la credibilità imprenditoriale».
Sul campo la squadra viaggia a ritmi altissimi, trascinata dal giusto mix di under e giocatori d'esperienza. La menzione del presidente è per il gruppo invece che per i singoli: «Questo è un gruppo in cui tutti si stanno impegnando tanto. Non voglio fare nomi per non fare torti a nessuno - prosegue il presidente. Gli under vanno tutelati: hanno la pressione del sentirsi osservati. Mi aspetto che la squadra giochi tutte le partite come una finale di Champions League. Siamo sotto osservazione: Bari è una piazza importante, la nostra famiglia è sotto i riflettori dei media e questo mi fa piacere. Stiamo facendo record su record anche a livello nazionale: siamo sopra i programmi. Essere a +9 dalla seconda al giro di boa è un traguardo al di sopra delle aspettative. Non mi sorprende ogni tanto qualche mugugno, è la natura umana. Siamo imbattuti, quindi è normale che al primo singhiozzo si mormori. Fa parte della speculazione umana, che poi si trasferisce sui media».
La tradizione del presidente De Laurentiis di non seguire la squadra lontano dal San Nicola ha, fin qui, portato bene: «Sono scaramantico, non andrò a seguire la trasferta a Torre del Greco. Record? Non c'è una presidenza che non vorrebbe arrivare imbattuta a fine campionato. Sarebbe la conferma di un gruppo costruito con professionalità. Ogni partita è una sfida per il Bari, come per tutti gli altri. Ci sono tante strategie, ogni settimana è intensa e le scelte mirate hanno premiato. L'imbattibilità sarebbe un regalo per questi tifosi emozionanti, la partecipazione è la prima cosa che racconto al di fuori. Ripescaggio in B? Lo "step by step" sarebbe il percorso imprenditoriale più naturale. Sono conscio che non si possa avere un abito perfetto così in fretta, ma ogni giorno lavoriamo per avere una percezione altissima che costruisce valore. Se così non dovesse essere, siamo strutturati come società e come azienda a fare dei salti tripli "mortali". Abbiamo le spalle grosse, sia con il cinema che con 15 anni nel calcio», conclude Luigi De Laurentiis.
«Questa occasione è una sfida - continua Leonardo Patroni Griffi, presidente di Popolare di Puglia e Basilicata. Siamo due realtà che stanno sul territorio da oltre 100 anni: cogliere un'altra sfida è nel nostro Dna. Abbiamo aderito con entusiasmo e abbiamo puntato su una famiglia di successo e di imprenditori che hanno dato prova di saper lavorare bene. Sport e banking sono attività competitive, rette entrambe da valori etici. Questa è la prima volta che ci avviciniamo a una società sportiva: la Bppb è di area murgiana, vogliamo crescere nel nord e sud barese. Non è solo lo sponsor di maglia a portare volume, ma tutta una serie di attività collaterali. Stiamo lavorando per l'acquisto di biglietti in banca; non è semplice ci ,vorrà un po'. La mia banca ha messo in sicurezza i conti e ora è in via di sviluppo. Abbiamo ritenuto che questa partnership fosse favorita dall'interlocutore, la famiglia De Laurentiis».
L'occasione, però, è propizia per tornare a dare uno sguardo al passato e ragionare sul futuro a breve-medio termine: «Sono al quarto mese di presidenza e al terzo sponsor - dice De Laurentiis. C'è ancora spazio sulla maglia e continueremo a lavorare. Stiamo facendo una lista di operazioni da portare avanti da qui a fine campionato. Questi primi 100 giorni sono stati accelerati; ora la macchina è partita e possiamo costruire tutto il percorso di valorizzazione del brand. Lavoreremo allo stadio, a operazioni di marketing importanti e ai servizi per essere ancora più competitivi. Vogliamo essere i primi nel calcio italiano a fare alcune operazioni: vogliamo costruire in maniera positiva per portare piattaforme che possano portare valore aggiunto alla società. Stadio? Dobbiamo sederci insieme al Comune. Abbiamo rinviato i termini della convenzione per capire meglio le prossime mosse. La modalità con cui siamo arrivati a Bari non è tocca e fuggi: abbiamo bisogno di tempo. In questa prima fase abbiamo costruito molto; è un inizio e nei piani futuri c'è tutto quello di cui ha bisogno di una squadra a livelli importanti. Non conta la categoria, ma la credibilità imprenditoriale».
Sul campo la squadra viaggia a ritmi altissimi, trascinata dal giusto mix di under e giocatori d'esperienza. La menzione del presidente è per il gruppo invece che per i singoli: «Questo è un gruppo in cui tutti si stanno impegnando tanto. Non voglio fare nomi per non fare torti a nessuno - prosegue il presidente. Gli under vanno tutelati: hanno la pressione del sentirsi osservati. Mi aspetto che la squadra giochi tutte le partite come una finale di Champions League. Siamo sotto osservazione: Bari è una piazza importante, la nostra famiglia è sotto i riflettori dei media e questo mi fa piacere. Stiamo facendo record su record anche a livello nazionale: siamo sopra i programmi. Essere a +9 dalla seconda al giro di boa è un traguardo al di sopra delle aspettative. Non mi sorprende ogni tanto qualche mugugno, è la natura umana. Siamo imbattuti, quindi è normale che al primo singhiozzo si mormori. Fa parte della speculazione umana, che poi si trasferisce sui media».
La tradizione del presidente De Laurentiis di non seguire la squadra lontano dal San Nicola ha, fin qui, portato bene: «Sono scaramantico, non andrò a seguire la trasferta a Torre del Greco. Record? Non c'è una presidenza che non vorrebbe arrivare imbattuta a fine campionato. Sarebbe la conferma di un gruppo costruito con professionalità. Ogni partita è una sfida per il Bari, come per tutti gli altri. Ci sono tante strategie, ogni settimana è intensa e le scelte mirate hanno premiato. L'imbattibilità sarebbe un regalo per questi tifosi emozionanti, la partecipazione è la prima cosa che racconto al di fuori. Ripescaggio in B? Lo "step by step" sarebbe il percorso imprenditoriale più naturale. Sono conscio che non si possa avere un abito perfetto così in fretta, ma ogni giorno lavoriamo per avere una percezione altissima che costruisce valore. Se così non dovesse essere, siamo strutturati come società e come azienda a fare dei salti tripli "mortali". Abbiamo le spalle grosse, sia con il cinema che con 15 anni nel calcio», conclude Luigi De Laurentiis.