Bari-Catania 3-3, Mignani: «Tanti errori ma bene la voglia di vincerla». Baldini: «Due punti persi»
Il tecnico biancorosso: «Abbiamo creduto alla rimonta, ma mi è mancata tranquillità». Mallamo: «Un punto che ci dà morale»
domenica 23 gennaio 2022
20.29
«Una partita pazza, condizionata da episodi sia negativi sia positivi. Cerchiamo di essere lucidi nel valutare quello che non abbiamo fatto bene, ma anche quello che ci ha permesso di recuperare la partita e quasi vincerla». Così mister Michele Mignani nel commentare il 3-3 in rimonta del suo Bari contro il Catania al San Nicola.
«Dopo un mese fermi e con un lavoro non a pieno regime c'era questo rischio - continua Mignani. Il Catania è una buona squadra, noi non abbiamo avuto il tempo di prepararla come volevamo. Teniamoci stretti il punto e la reazione; so che non abbiamo fatto tante cose come al solito. Siamo stati lunghi e non abbiamo lavorato d'insieme, loro hanno palleggiato e ci hanno trovati impreparati fra le linee. I goal ce li siamo quasi fatti da soli; abbiamo sbagliato passaggi e abbiamo cincischiato nella nostra area ma alla fine ne siamo usciti. Non voglio però trovare giustificazioni, ma oggi non eravamo quelli di un mese fa. Voglio capire dove migliorare ancora per raggiungere il nostro obiettivo».
Maita, Scavone e Bianco fuori causa per squalifiche e infortuni; il centrocampo, soprattutto con Di Gennaro, è apparso in difficoltà, anche se la versatilità di Mallamo nella ripresa ha ridato equilibrio e visione alla squadra. «Vorrei che si riesca sempre a sopperire a delle assenze - analizza Mignani. Nella prima parte di stagione abbiamo alternato i giocatori, non voglio pensare che chi non c'era oggi è indispensabile. Con Di Gennaro ci possono essere delle differenze rispetto a Maita e Bianco, ma alle difficoltà bisogna sopperire con l'organizzazione di squadra; cosa che oggi ci è mancata, abbiamo corso non come le altre volte. Mallamo è un giocatore forte; oggi ha fatto una grande partita sia da mezzala che da mediano basso, ma non mi ha sorpreso. A livello numerico, se rientrano tutti e non ne perdi altri non c'è necessità di intervenire; si può provare a migliorare se c'è l'occasione e se c'è la possibilità. Al di là di una partita pazza, sono stra-contento di quello che mi hanno dato fino a oggi i miei giocatori».
Una partita maschia, come ricorda Mignani con grande lucidità: «In questa categoria i falli ci sono, poi sta all'arbitro capire come gestire. Non possiamo chiedere agli altri di scansarsi e farci passare; nessuno ci regala nulla. In alcuni momenti siamo stati superiori all'avversari, a volte loro sono stati migliori di noi. Dalla panchina avevo la percezione che potessimo recuperarla; a volte in queste condizioni ti puoi esporre a contropiede, oggi per troppa voglia di vincerla abbiamo perso tranquillità. Cerco di far capire ai ragazzi che le partite sono lunghe; un errore si può fare, ma una squadra come la nostra non puoi fare il secondo errore e poi anche il terzo. Voglio pensare che anche con tanti giocatori fuori ruoli abbiamo recuperato la partita e abbiamo anche rischiato di vincerla», conclude il tecnico biancorosso.
Protagonista del match è stato Alessandro Mallamo, che commenta: «Non abbiamo mollato, ci abbiamo creduto ed è stato un bel segnale. Il punto serve per la classifica e per il morale; siamo una squadra di valore, che oltre alla qualità ha anche cuore e carattere. Il morale ti aiuta ad affrontare la partita successiva, non averla persa ci dà una carica in più. Il calcio è fatto di episodi: sbagli un passaggio e loro segnano. Gli errori ci sono stati, è una cosa su cui dobbiamo lavorare. Possiamo tenere la partita in mano molto meglio, ma non credo che sia stata una brutta prestazione. Siamo stati puniti su nostri errori, ma il Catania per il resto non ha creato molto altro. Sapevamo che non potevamo perderla; abbiamo tirato fuori qualcosa in più, abbiamo fatto di tutto per pareggiarla e poi provare a vincerla. Non giocare per un mese, gli allenamenti con le distanze in campo: questo ha influito, ma anche loro hanno avuto casi Covid e sono stati fermi un mese».
Franco Baldini, tecnico del Catania, esce un po' amareggiato dal San Nicola: «Aver portato via punti è una cosa importante. C'è rammarico perché potevamo portare via il bottino pieno; dispiace aver fatto tre goal e non aver vinto la partita, contro una squadra fortissima. La prestazione è stata fatta da tutti, anche dalla linea difensiva nonostante i tre goal presi. Secondo me sono due punti persi, perché questi ragazzi meritavano i tre punti. Oggi è un attestato di stima: i miei "ragazzotti" devono capire che sono terribili, e i nostri "vecchi" sono un valore aggiunto. È fondamentale avere degli uomini nello spogliatoio; persone che si interessano poco di quando arriva lo stipendio o se la doccia è fredda. Siamo alla ricerca di questo fin dall'inizio. Abbiamo dovuto rinunciare a dei giocatori forti per pagare l'iscrizione al campionato, ora abbiamo bisogno di cedere i giocatori con i contratti più importanti; ma quando trovi degli uomini che hanno voglia di fare cose importanti è la fortuna degli allenatori. Noi abbiamo voglia di arrivare fino in fondo, spero che ci facciano finire il campionato».
«Dopo un mese fermi e con un lavoro non a pieno regime c'era questo rischio - continua Mignani. Il Catania è una buona squadra, noi non abbiamo avuto il tempo di prepararla come volevamo. Teniamoci stretti il punto e la reazione; so che non abbiamo fatto tante cose come al solito. Siamo stati lunghi e non abbiamo lavorato d'insieme, loro hanno palleggiato e ci hanno trovati impreparati fra le linee. I goal ce li siamo quasi fatti da soli; abbiamo sbagliato passaggi e abbiamo cincischiato nella nostra area ma alla fine ne siamo usciti. Non voglio però trovare giustificazioni, ma oggi non eravamo quelli di un mese fa. Voglio capire dove migliorare ancora per raggiungere il nostro obiettivo».
Maita, Scavone e Bianco fuori causa per squalifiche e infortuni; il centrocampo, soprattutto con Di Gennaro, è apparso in difficoltà, anche se la versatilità di Mallamo nella ripresa ha ridato equilibrio e visione alla squadra. «Vorrei che si riesca sempre a sopperire a delle assenze - analizza Mignani. Nella prima parte di stagione abbiamo alternato i giocatori, non voglio pensare che chi non c'era oggi è indispensabile. Con Di Gennaro ci possono essere delle differenze rispetto a Maita e Bianco, ma alle difficoltà bisogna sopperire con l'organizzazione di squadra; cosa che oggi ci è mancata, abbiamo corso non come le altre volte. Mallamo è un giocatore forte; oggi ha fatto una grande partita sia da mezzala che da mediano basso, ma non mi ha sorpreso. A livello numerico, se rientrano tutti e non ne perdi altri non c'è necessità di intervenire; si può provare a migliorare se c'è l'occasione e se c'è la possibilità. Al di là di una partita pazza, sono stra-contento di quello che mi hanno dato fino a oggi i miei giocatori».
Una partita maschia, come ricorda Mignani con grande lucidità: «In questa categoria i falli ci sono, poi sta all'arbitro capire come gestire. Non possiamo chiedere agli altri di scansarsi e farci passare; nessuno ci regala nulla. In alcuni momenti siamo stati superiori all'avversari, a volte loro sono stati migliori di noi. Dalla panchina avevo la percezione che potessimo recuperarla; a volte in queste condizioni ti puoi esporre a contropiede, oggi per troppa voglia di vincerla abbiamo perso tranquillità. Cerco di far capire ai ragazzi che le partite sono lunghe; un errore si può fare, ma una squadra come la nostra non puoi fare il secondo errore e poi anche il terzo. Voglio pensare che anche con tanti giocatori fuori ruoli abbiamo recuperato la partita e abbiamo anche rischiato di vincerla», conclude il tecnico biancorosso.
Protagonista del match è stato Alessandro Mallamo, che commenta: «Non abbiamo mollato, ci abbiamo creduto ed è stato un bel segnale. Il punto serve per la classifica e per il morale; siamo una squadra di valore, che oltre alla qualità ha anche cuore e carattere. Il morale ti aiuta ad affrontare la partita successiva, non averla persa ci dà una carica in più. Il calcio è fatto di episodi: sbagli un passaggio e loro segnano. Gli errori ci sono stati, è una cosa su cui dobbiamo lavorare. Possiamo tenere la partita in mano molto meglio, ma non credo che sia stata una brutta prestazione. Siamo stati puniti su nostri errori, ma il Catania per il resto non ha creato molto altro. Sapevamo che non potevamo perderla; abbiamo tirato fuori qualcosa in più, abbiamo fatto di tutto per pareggiarla e poi provare a vincerla. Non giocare per un mese, gli allenamenti con le distanze in campo: questo ha influito, ma anche loro hanno avuto casi Covid e sono stati fermi un mese».
Franco Baldini, tecnico del Catania, esce un po' amareggiato dal San Nicola: «Aver portato via punti è una cosa importante. C'è rammarico perché potevamo portare via il bottino pieno; dispiace aver fatto tre goal e non aver vinto la partita, contro una squadra fortissima. La prestazione è stata fatta da tutti, anche dalla linea difensiva nonostante i tre goal presi. Secondo me sono due punti persi, perché questi ragazzi meritavano i tre punti. Oggi è un attestato di stima: i miei "ragazzotti" devono capire che sono terribili, e i nostri "vecchi" sono un valore aggiunto. È fondamentale avere degli uomini nello spogliatoio; persone che si interessano poco di quando arriva lo stipendio o se la doccia è fredda. Siamo alla ricerca di questo fin dall'inizio. Abbiamo dovuto rinunciare a dei giocatori forti per pagare l'iscrizione al campionato, ora abbiamo bisogno di cedere i giocatori con i contratti più importanti; ma quando trovi degli uomini che hanno voglia di fare cose importanti è la fortuna degli allenatori. Noi abbiamo voglia di arrivare fino in fondo, spero che ci facciano finire il campionato».