Bari-Catanzaro 1-1, Longo: «Pareggio che ci lascia l'amaro in bocca»
Il mister: «Serata in cui abbiamo abbiamo fatto errori tecnici. Dobbiamo sfruttare meglio gli spazi»
venerdì 18 ottobre 2024
23.24
Altro pareggio per il Bari, che contro il Catanzaro al San Nicola racimola il terzo 1-1 consecutivo, nell'anticipo della nona giornata del campionato di serie B.
Mister Moreno Longo, tecnico dei galletti, commenta così: «Le occasioni le abbiamo avute per chiudere la partita, ci sono mancati precisione e cinismo. Noi abbiamo fatto più di un tiro, dovevamo essere più precisi e avere più qualità; il Catanzaro ha fatto la semifinale playoff, noi veniamo dalla finale playout. Un punto che lascia nuovamente l'amaro in bocca, pur in una serata in cui a livello tecnico abbiamo sbagliato sette-otto palloni che ci hanno fatto arrabbiare. Potevamo fare molto di più e sfruttare ancora di più gli spazi a disposizione. Dorval ha fatto una partita di livello altissimo; al di là del goal, nelle due fasi ha lavorato molto bene. Lui e Maita avevano un principio di crampi, per questo abbiamo fatto il cambio. Sibilli è un giocatore di talento, che ogni tanto imbrocca una serata non ottimale; va supportato, sul lungo può essere importante per questa squadra. Siamo una squadra che spende tanto, cercando ritmi sempre molto alti e pressando l'avversario in avanti; quando sei in vantaggio è normale che l'avversario ti attacchi con più uomini e abbia una reazione. Al di là di non concedere, dobbiamo sfruttare meglio gli spazi che gli avversari lasciano. Sono situazioni che si possono sfruttare meglio, ma se fossimo stati sotto avremmo visto il contrario negli ultimi 20'. Sull'1–0 dobbiamo giocare per il 2-0, non possiamo gestire. La volontà c'è sempre, il nostro focus rimarrà sul miglioramento. Migliorare sotto porta è uno step che si può fare con l'allenamento, ma ci vogliono qualità e momenti giusti. Ci saranno anche partite in cui non riuscirai a creare così tanto, con occasioni importanti; una squadra deve saper vincere anche 1-0 su palla inattiva al 90'. È da presuntuosi pensare di fare 38 partite creando quello che stiamo creando noi da un po' di tempo. Potevamo fare meglio con i subentrati, ma non sento di giudicare chi entra perché non è mai semplice. Dobbiamo sostenere chi abbiamo a disposizione, affronteremo squadre con anche più qualità del Catanzaro. Le assenze di Lella e Oliveri ci tolgono alternative per fare cambi di un certo tipo in mezzo al campo. Sapevamo benissimo di trovare una squadra di qualità, che al di là dell'allenatore ha fatto cose notevoli con questo organico; hanno perso Fulignati e Vandeputte, ma hanno fatto un mercato importante. Hanno dimostrato di essere vivi, possono ritagliarsi uno spazio importante in questo campionato. Il Bari è partito da zero, sta cercando un'identità e un ruolo; dobbiamo farlo con coesione e unità di intenti. Sono step che devono farci accumulare esperienze. Lasagna? L'abbiamo tolto perché ci ha chiesto il cambio per un collega, altrimenti l'avremmo lasciato con una punta e Falletti a fare la mezzala. Le due prime punte possono coesistere, perché Novakovich ama più spaziare e aprirsi rispetto a Favilli che è una punta molto più definita».
Valerio Mantovani, difensore biancorosso, commenta: «Dovevamo chiudere prima la partita, il Catanzaro ha colpito nell'unica occasione ma il calcio è così. In campo ci sono anche gli avversari, noi lavoreremo sugli errori che abbiamo commesso per non farli accadere più. Nella partita ci facciamo prendere dalla situazione, ma non c'è stato scompiglio. All'inizio subivamo dei goal su palla inattiva, ora dobbiamo lavorare sulla realizzazione in fase offensiva. Dobbiamo lavorare per finalizzare al meglio».
Fabio Caserta, tecnico del Catanzaro, analizza così il punto preso al San Nicola: «Nel calcio contano solo i risultati. Siamo partiti con obiettivi dichiarati, con tanti elementi nuovi. Abbiamo avuto qualche difficoltà, ma oggi abbiamo visto un altro Catanzaro. Non riusciamo a vincere, ma ho visto una grande reazione e abbiamo provato a vincere. Sono concentrato su quello che devo fare, partita dopo partita, insieme ai ragazzi, per avere un'identità chiara. Oggi abbiamo fatto la partita più bella dell'anno, ripartiamo da questo pareggio. Ci sono vari momenti durante la partita, abbiamo sofferto ma la squadra è stata molto brava. Dopo il goal la squadra non ha perso lucidità; abbiamo bisogno di lavorare per conoscerci meglio. I ragazzi soffrono il risultato e il pensiero di non fare le prestazioni che vogliono. Bisogna analizzare bene tutto, ma questa è la strada giusta: ho visto ragazzi che hanno la voglia di lottare. Senza i risultati si pensa solo in negativo, ma loro fanno al massimo quello che vuole l'allenatore. L'atteggiamento ci porterà molto lontano, oggi inizia un altro campionato. L'anno scorso non c'è stato un contatto col Bari, solo qualche chiacchierata ma niente di più perché sono molto legato a Polito. Sarebbe bello allenare il Bari, ma ora sono contento di rappresentare Catanzaro, che è una piazza tanto importante quanto Bari».
Mister Moreno Longo, tecnico dei galletti, commenta così: «Le occasioni le abbiamo avute per chiudere la partita, ci sono mancati precisione e cinismo. Noi abbiamo fatto più di un tiro, dovevamo essere più precisi e avere più qualità; il Catanzaro ha fatto la semifinale playoff, noi veniamo dalla finale playout. Un punto che lascia nuovamente l'amaro in bocca, pur in una serata in cui a livello tecnico abbiamo sbagliato sette-otto palloni che ci hanno fatto arrabbiare. Potevamo fare molto di più e sfruttare ancora di più gli spazi a disposizione. Dorval ha fatto una partita di livello altissimo; al di là del goal, nelle due fasi ha lavorato molto bene. Lui e Maita avevano un principio di crampi, per questo abbiamo fatto il cambio. Sibilli è un giocatore di talento, che ogni tanto imbrocca una serata non ottimale; va supportato, sul lungo può essere importante per questa squadra. Siamo una squadra che spende tanto, cercando ritmi sempre molto alti e pressando l'avversario in avanti; quando sei in vantaggio è normale che l'avversario ti attacchi con più uomini e abbia una reazione. Al di là di non concedere, dobbiamo sfruttare meglio gli spazi che gli avversari lasciano. Sono situazioni che si possono sfruttare meglio, ma se fossimo stati sotto avremmo visto il contrario negli ultimi 20'. Sull'1–0 dobbiamo giocare per il 2-0, non possiamo gestire. La volontà c'è sempre, il nostro focus rimarrà sul miglioramento. Migliorare sotto porta è uno step che si può fare con l'allenamento, ma ci vogliono qualità e momenti giusti. Ci saranno anche partite in cui non riuscirai a creare così tanto, con occasioni importanti; una squadra deve saper vincere anche 1-0 su palla inattiva al 90'. È da presuntuosi pensare di fare 38 partite creando quello che stiamo creando noi da un po' di tempo. Potevamo fare meglio con i subentrati, ma non sento di giudicare chi entra perché non è mai semplice. Dobbiamo sostenere chi abbiamo a disposizione, affronteremo squadre con anche più qualità del Catanzaro. Le assenze di Lella e Oliveri ci tolgono alternative per fare cambi di un certo tipo in mezzo al campo. Sapevamo benissimo di trovare una squadra di qualità, che al di là dell'allenatore ha fatto cose notevoli con questo organico; hanno perso Fulignati e Vandeputte, ma hanno fatto un mercato importante. Hanno dimostrato di essere vivi, possono ritagliarsi uno spazio importante in questo campionato. Il Bari è partito da zero, sta cercando un'identità e un ruolo; dobbiamo farlo con coesione e unità di intenti. Sono step che devono farci accumulare esperienze. Lasagna? L'abbiamo tolto perché ci ha chiesto il cambio per un collega, altrimenti l'avremmo lasciato con una punta e Falletti a fare la mezzala. Le due prime punte possono coesistere, perché Novakovich ama più spaziare e aprirsi rispetto a Favilli che è una punta molto più definita».
Valerio Mantovani, difensore biancorosso, commenta: «Dovevamo chiudere prima la partita, il Catanzaro ha colpito nell'unica occasione ma il calcio è così. In campo ci sono anche gli avversari, noi lavoreremo sugli errori che abbiamo commesso per non farli accadere più. Nella partita ci facciamo prendere dalla situazione, ma non c'è stato scompiglio. All'inizio subivamo dei goal su palla inattiva, ora dobbiamo lavorare sulla realizzazione in fase offensiva. Dobbiamo lavorare per finalizzare al meglio».
Fabio Caserta, tecnico del Catanzaro, analizza così il punto preso al San Nicola: «Nel calcio contano solo i risultati. Siamo partiti con obiettivi dichiarati, con tanti elementi nuovi. Abbiamo avuto qualche difficoltà, ma oggi abbiamo visto un altro Catanzaro. Non riusciamo a vincere, ma ho visto una grande reazione e abbiamo provato a vincere. Sono concentrato su quello che devo fare, partita dopo partita, insieme ai ragazzi, per avere un'identità chiara. Oggi abbiamo fatto la partita più bella dell'anno, ripartiamo da questo pareggio. Ci sono vari momenti durante la partita, abbiamo sofferto ma la squadra è stata molto brava. Dopo il goal la squadra non ha perso lucidità; abbiamo bisogno di lavorare per conoscerci meglio. I ragazzi soffrono il risultato e il pensiero di non fare le prestazioni che vogliono. Bisogna analizzare bene tutto, ma questa è la strada giusta: ho visto ragazzi che hanno la voglia di lottare. Senza i risultati si pensa solo in negativo, ma loro fanno al massimo quello che vuole l'allenatore. L'atteggiamento ci porterà molto lontano, oggi inizia un altro campionato. L'anno scorso non c'è stato un contatto col Bari, solo qualche chiacchierata ma niente di più perché sono molto legato a Polito. Sarebbe bello allenare il Bari, ma ora sono contento di rappresentare Catanzaro, che è una piazza tanto importante quanto Bari».