Bari, che beffa a Pescara! Nenè-Anderson illudono, Pettinari pareggia al 94'
I biancorossi raggiungono il doppio vantaggio nel primo tempo, prima dei due goal abruzzesi a inizio e fine ripresa
sabato 14 aprile 2018
17.30
Un'altra occasione che il Bari si vede sfilare davanti agli occhi senza riuscirla ad agguantare. I biancorossi vengono raggiunti al 94' dal Pescara che con Pettinari fissa il risultato finale sul 2-2 dopo essere rimasto in 10 per l'espulsione di Campagnaro.
Grosso e i suoi restano a bocca asciutta, non riuscendo ad approfittare dei pareggi concomitanti di Parma, Palermo e Frosinone. A sette giornate dalla fine rimane tutto così nella lotta playoff: i biancorossi restano quinti in classifica a -2 dal Parma quarto e a -4 dalla coppia Frosinone-Palermo al secondo posto.
Le Scelte
Le novità più importanti per Fabio Grosso sono sulla corsia di destra, dove si rivedono in contemporanea Anderson nel ruolo di terzino e Galano ad agire come ala. A completare la difesa nel 4-3-3 di base ci sono Marrone, Gyomber (ex della gara) e Balkovec davanti a Micai. Confermato il centrocampo di sette giorni fa: capitan Basha in cabina di regia, coadiuvato da Henderson e Iocolano. In avanti, insieme al redivivo Galano, ci sono Nenè e CIssè.
Pillon si schiera con un modulo speculare, e in difesa si affida a due ex: Fiamozzi e Crescenzi sono i terzini, Coda e Fornasier i centrali, Fiorillo il portiere. In mediana Coulibaly, Brugman, Valzania; Mancuso, Pettinari e Capone in avanti.
La Partita
L'inizio è tutto o quasi di marca Bari. La squadra di Grosso mena le danze, va vicina al vantaggio con Galano (poco alto il suo mancino dal limite dell'area al 16') e al 22' trova già la via del goal: cross con il contagiro di Henderson dalla destra che pesca la testa di Nenè, bravo a dare la frustata decisiva dal cuore dell'area piccola. Il Pescara si era fatto vivo al 18' con Capone, che triangola con Valzania in area e si fa stoppare sul più bello da Marrone. La superiorità del Bari si concretizza ulteriormente al 32', non senza un po' di fortuna: Anderson si lancia in una cavalcata delle sue, approfitta di un tamponamento tra Galano e Coda (che ha la peggio, sostituito da Campagnaro) e indisturbato deposita alle spalle di Fiorillo per il 2-0 parziale. La prima frazione si chiude con l'occasione per Mancuso, che imbeccato da Pettinari spedisce a lato di testa da posizione favorevole.
L'attaccante pescarese sfrutta l'occasione di riscatto già a inizio ripresa, accorciando le distanze al 2' con una conclusione vincente da pochi passi. Il Bari si fa trascinare dalla straordinaria forza fisica di Cissè, che dà tutto e forse paga un po' di lucidità davanti alla porta. All'8' il guineano sfugge al controllo di Fornasier e davanti a Fiorillo tenta uno scavetto che non raggiunge né la porta né il vicino Galano. Al 16' Grosso prova la prima mossa per arginare le offensive pescaresi: fuori Henderson (diffidato) e dentro un incontrista puro come Busellato. Poco prima Pillon aveva inserito Machin per Coulibaly. Passano appena 3' dall'ingresso in campo di Busellato che l'ex Cittadella centra il palo dopo un dialogo stretto con lo scatenato Anderson. Al 20' tocca al Pescara rispondere con Capone, bravo a raccogliere l'assistenza di Machin ma apre troppo il compasso del suo tiro a giro che si perde di poco a lato. Il Pescara prende sempre più confidenza, approfittando del calo fisico del Bari, tenuto a galla da un miracolo di Micai, che al 28' si allunga come un gatto per levare dalla porta una splendida rovesciata di Pettinari. Sono solo i prodromi del goal del pareggio, che arriva puntuale come una sentenza al 4' di recupero nonostante il Pescara rimanga in 10 al 43' per l'ingenua espulsione di Campagnaro: Machin calcia una punizione dalla trequarti premiando l'inserimento vincente di Pettinari (non chiarissima la sua posizione in partenza) che in allungo batte Micai e punisce la dormiente difesa del Bari.
Da censurare la rissa finale tra le due squadre al fischio finale di Pinzani. Per il Bari un altro pareggio che sa di profonda delusione.
Grosso e i suoi restano a bocca asciutta, non riuscendo ad approfittare dei pareggi concomitanti di Parma, Palermo e Frosinone. A sette giornate dalla fine rimane tutto così nella lotta playoff: i biancorossi restano quinti in classifica a -2 dal Parma quarto e a -4 dalla coppia Frosinone-Palermo al secondo posto.
Le Scelte
Le novità più importanti per Fabio Grosso sono sulla corsia di destra, dove si rivedono in contemporanea Anderson nel ruolo di terzino e Galano ad agire come ala. A completare la difesa nel 4-3-3 di base ci sono Marrone, Gyomber (ex della gara) e Balkovec davanti a Micai. Confermato il centrocampo di sette giorni fa: capitan Basha in cabina di regia, coadiuvato da Henderson e Iocolano. In avanti, insieme al redivivo Galano, ci sono Nenè e CIssè.
Pillon si schiera con un modulo speculare, e in difesa si affida a due ex: Fiamozzi e Crescenzi sono i terzini, Coda e Fornasier i centrali, Fiorillo il portiere. In mediana Coulibaly, Brugman, Valzania; Mancuso, Pettinari e Capone in avanti.
La Partita
L'inizio è tutto o quasi di marca Bari. La squadra di Grosso mena le danze, va vicina al vantaggio con Galano (poco alto il suo mancino dal limite dell'area al 16') e al 22' trova già la via del goal: cross con il contagiro di Henderson dalla destra che pesca la testa di Nenè, bravo a dare la frustata decisiva dal cuore dell'area piccola. Il Pescara si era fatto vivo al 18' con Capone, che triangola con Valzania in area e si fa stoppare sul più bello da Marrone. La superiorità del Bari si concretizza ulteriormente al 32', non senza un po' di fortuna: Anderson si lancia in una cavalcata delle sue, approfitta di un tamponamento tra Galano e Coda (che ha la peggio, sostituito da Campagnaro) e indisturbato deposita alle spalle di Fiorillo per il 2-0 parziale. La prima frazione si chiude con l'occasione per Mancuso, che imbeccato da Pettinari spedisce a lato di testa da posizione favorevole.
L'attaccante pescarese sfrutta l'occasione di riscatto già a inizio ripresa, accorciando le distanze al 2' con una conclusione vincente da pochi passi. Il Bari si fa trascinare dalla straordinaria forza fisica di Cissè, che dà tutto e forse paga un po' di lucidità davanti alla porta. All'8' il guineano sfugge al controllo di Fornasier e davanti a Fiorillo tenta uno scavetto che non raggiunge né la porta né il vicino Galano. Al 16' Grosso prova la prima mossa per arginare le offensive pescaresi: fuori Henderson (diffidato) e dentro un incontrista puro come Busellato. Poco prima Pillon aveva inserito Machin per Coulibaly. Passano appena 3' dall'ingresso in campo di Busellato che l'ex Cittadella centra il palo dopo un dialogo stretto con lo scatenato Anderson. Al 20' tocca al Pescara rispondere con Capone, bravo a raccogliere l'assistenza di Machin ma apre troppo il compasso del suo tiro a giro che si perde di poco a lato. Il Pescara prende sempre più confidenza, approfittando del calo fisico del Bari, tenuto a galla da un miracolo di Micai, che al 28' si allunga come un gatto per levare dalla porta una splendida rovesciata di Pettinari. Sono solo i prodromi del goal del pareggio, che arriva puntuale come una sentenza al 4' di recupero nonostante il Pescara rimanga in 10 al 43' per l'ingenua espulsione di Campagnaro: Machin calcia una punizione dalla trequarti premiando l'inserimento vincente di Pettinari (non chiarissima la sua posizione in partenza) che in allungo batte Micai e punisce la dormiente difesa del Bari.
Da censurare la rissa finale tra le due squadre al fischio finale di Pinzani. Per il Bari un altro pareggio che sa di profonda delusione.