Bari, che beffa atroce. Pavoletti goal al 94', in serie A ci va il Cagliari
Delusione bruciante per i 58mila del San Nicola. I galletti arrivano a un passo dalla gloria, ma non basta
domenica 11 giugno 2023
22.33
La più clamorosa e bruciante delle beffe. Il Bari resiste fino al 95' nella finale playoff di ritorno, ma poi cede in pieno recupero al Cagliari, premiato dal goal del neo entrato Pavoletti che firma lo 0-1 finale e manda i sardi nel paradiso della serie A. Per i galletti tanti rimpianti, come la traversa colpita da Folorunsho poco prima del goal vittoria ospite; ma alla fine sono solo applausi da parte dei 58mila di un San Nicola che ha firmato il suo record storico.
Nulla, però, va tolto alla stagione clamorosa dei biancorossi, chiamati sotto la curva da una tifoseria che ne riconosce impegno, dedizione e sacrificio per la maglia. Ci si riproverà l'anno prossimo, perché la base costruita è molto solida.
Mister Michele Mignani sceglie il 4-3-3 per il suo ultimo Bari della stagione. In difesa, davanti a Caprile, spazio a Dorval e Mazzotta sulle fasce, con capitan Di Cesare (che recupera dal fastidio alla spalla) e Vicari nel mezzo. Conferme a centrocampo, dove agiscono Maiello da play e la coppia Maita-Benedetti da mezze ali; Cheddira al centro dell'attacco, con Esposito e Morachioli larghi.
Anche "sir" Claudio Ranieri sceglie il 4-3-3, alla luce del forfait di Nandez e delle cattive condizioni di Mancosu (solo panchina per lui). In poeta c'è Radunovic (eroe dell'andata), Zappa-Dossena-Obert-Azzi in difesa; Deiola (c), Makoumbou, Lella (barese, ex della sfida) a centrocampo, Di Pardo e Luvumbo larghi ai lati di Lapadula.
L'avvio di gara è di monopolizzato dai rossoblù, che si spingono in avanti per cercare di annullare fin da subito il vantaggio del Bari. La prima occasione è per il Cagliari, che al 5' va alla conclusione con il colpo di testa di Lapadula su cross da sinistra, ma il pallone finisce a lato. I sardi ci vanno ancora vicini al minuto 8': punizione tagliata da sinistra, svetta Dossena che chiama Caprile a un complicato intervento in tuffo, sulla ribattuta si avventa Deiola ma il suo tiro-cross attraversa tutta l'area senza trovare deviazioni in porta. Il Bari ci prova con il contropiede e le imbucate alle spalle dello schieramento ospite, proteso in avanti alla ricerca del goal. Al 13' Cheddira scatta sul filo del fuorigioco e lavora un buon pallone per Morachioli, cross in mezzo su cui Azzi è tempestivo per impedire l'intervento di Esposito.
La partita si fa tambureggiante, con poco spazio per la tattica: al 20' Luvumbo va via in sprint su Vicari e calcia col destro dal limite, ma spider-man Caprile vola sulla sua sinistra e devia in corner. La risposta del Bari arriva al 23', con il triangolo aperto da Esposito, continuato da Cheddira col tacco e chiuso da Benedetti, che però calcia debolmente col destro e non crea ansie a Radunovic. La strategia dei rossoblù è chiara: mettere palloni in mezzo per sfruttare centimetri e chili a loro vantaggio nel confronto con i galletti, ma Caprile e i suoi compagni riescono a tenere la barra dritta. Al 28' la deviazione di Maita su angolo da destra scheggia il palo; sul corner successivo fa buona guarda Caprile e neutralizza il colpo di testa di Deiola.
Il portiere biancorosso si supera di nuovo al 38', quando devia in angolo un colpo di testa di Di Pardo su cross da sinistra di Luvumbo, nato da un contropiede biancorosso gestito male da Cheddira.
A inizio ripresa Mignani decide di lasciare negli spogliatoi Mazzotta, in costante affanno contro Di Pardo, per far spazio a Ricci. Al 2' proprio il neo entrato Ricci riceve il filtrante di Esposito e scarica un sinistro che dà solo l'illusione ottica del goal. Il Cagliari si rivede al minuto 11' con il destro potente di Makoumbou da fuori, ma i pugni di Caprile tengono il pallone fuori dalla porta biancorossa. I padroni di casa cercano di chiudersi bene davanti alla pressione portata dal Cagliari per poi ripartire, come al 14' quando Dorval si invola e viene messo giù da Deiola; l'arbitro vede una simulazione dell'algerino e lo ammonisce.
Al 19' Di Cesare è costretto a dare forfait a causa di una spalla in disordine; il capitano esce tra gli applausi del San Nicola, rilevato da Zuzek. Mignani prova a dare nuovo smalto anche all'attacco, inserendo la fisicità di Ceter al posto di Esposito. Doppia sostituzione anche nel Cagliari di Ranieri: dentro Prelec e Mancosu, fuori Di Pardo e Lella. Davanti alla crescente pressione dei rossoblù, Mignani decide di proteggersi e infoltire il centrocampo con l'ingresso di Molina al posto di Morachioli.
Il risultato è che il Bari si schiaccia ancora di più, e il Cagliari si fa sempre più pericoloso: al 30' punizione tagliata di Mancosu sulla testa di Dossena, ma ancora un Caprile prodigioso manda in angolo e salva il Bari. Mignani capisce che abbassarsi troppo rappresenta un rischio insostenibile per i suoi e manda dentro Folorunsho per l'ultimo quarto d'ora, al posto di Ceter appena entrato ma vittima di nuovo di problemi fisici. Il nuovo ingresso produce un momentaneo innalzamento del baricentro biancorosso, ma la pressione del Cagliari è disperata e costringe di nuovo i galletti a rinculare; al 37' Deiola ci prova da lontano, ma il mirino è fuori fase. Ranieri nel finale si gioca il tutto per tutto con gli ingressi di Viola e Barreca per Azzi e Dossena.
Il Cagliari con il nuovo assetto ultra offensivo si sbilancia, e lascia scoperto il fianco per il contropiede del Bari. Al 39' l'occasione più clamorosa per i galletti: cambio gioco da destra a sinistra, Folorunsho se la aggiusta sul destro e lascia partire un missile che soltanto la traversa tiene fuori dalla porta di Radunovic. Lo spavento ridà animo al Cagliari, mentre sul San Nicola inizia a scendere il diluvio. I rossoblù spingono, ma a tenere in piedi la fortezza del Bari contribuisce anche la spinta di un San Nicola infuocato.
Nei 6' di recupero Ranieri spinge ancora con l'ingresso di Pavoletti per Luvumbo. È la mossa vincente, perché al 49' la fortezza del Bari crolla: Maita si fa saltare da Zappa, che manda dentro proprio per Pavoletti che da due passi in spaccata vince anche la resistenza di Caprile. All'utimo secondo c'è ancora tempo per un'ultima emozione: uscita a vuoto di Radunovic, palla lì per Folorunsho che da posizione defilata non riesce a inquadrare la porta. È il suggello su una beffa caustica per i galletti, arrivati a un centimetro dalla gloria e usciti con una delusione clamorosa. Al triplice fischio del signor Guida è il Cagliari a fare festa per il ritorno in A dopo solo un anno di purgatorio nella serie cadetta.
Marcatori: 49'st Pavoletti (C)
Bari (4-3-3): Caprile, Dorval, Di Cesare (c) (19'st Zuzek), Vicari, Mazzotta (1'st Ricci), Maita, Maiello, Benedetti, Esposito (19'st Ceter; 33'st Folorunsho), Cheddira, Morachioli (27'st Molina)
A disp.: Frattali, Matino, Antenucci, Benali, Botta, Pucino, Bellomo
All. M. Mignani
Cagliari (4-4-2): Radunovic, Dossena (37'st Viola), Lapadula, Deiola (c), Lella (22'st Prelec), Zappa, Makoumbou, Obert, Azzi (37'st Barreca), Luvumbo (44'st Pavoletti), Di Pardo (22'st Mancosu)
A disp: Aresti, Ciocci, Goldaniga, Rog, Altare, Millico, Kourfalidis
All. C. Ranieri
Arbitro: Sig. Marco Guida (Torre Annunziata); assistenti: Sig. Alessandro Giallatini (Roma2) e Sig. Fabiano Preti (Mantova). Quarto Ufficiale: Sig. Daniele Doveri (Roma1). VAR: Michael Fabbri (Ravenna), AVAR: Federico Dionisi (L'Aquila)
Ammoniti: Dorval (B), Maita (B), Luvumbo (C), Bendetti (B), Deiola (C)
Angoli: 3-9
Rec.: 0'pt; 7'st
Note: espulso dalla panchina Bari il preparatore Maurantonio
Stadio San Nicola, Bari; nuvoloso, 22°C, terreno in ottime condizioni; 58.206 spettatori record assoluto per l'impianto (1.147 tifosi ospiti)
Nulla, però, va tolto alla stagione clamorosa dei biancorossi, chiamati sotto la curva da una tifoseria che ne riconosce impegno, dedizione e sacrificio per la maglia. Ci si riproverà l'anno prossimo, perché la base costruita è molto solida.
Le scelte
Mister Michele Mignani sceglie il 4-3-3 per il suo ultimo Bari della stagione. In difesa, davanti a Caprile, spazio a Dorval e Mazzotta sulle fasce, con capitan Di Cesare (che recupera dal fastidio alla spalla) e Vicari nel mezzo. Conferme a centrocampo, dove agiscono Maiello da play e la coppia Maita-Benedetti da mezze ali; Cheddira al centro dell'attacco, con Esposito e Morachioli larghi.
Anche "sir" Claudio Ranieri sceglie il 4-3-3, alla luce del forfait di Nandez e delle cattive condizioni di Mancosu (solo panchina per lui). In poeta c'è Radunovic (eroe dell'andata), Zappa-Dossena-Obert-Azzi in difesa; Deiola (c), Makoumbou, Lella (barese, ex della sfida) a centrocampo, Di Pardo e Luvumbo larghi ai lati di Lapadula.
Super Caprile
L'avvio di gara è di monopolizzato dai rossoblù, che si spingono in avanti per cercare di annullare fin da subito il vantaggio del Bari. La prima occasione è per il Cagliari, che al 5' va alla conclusione con il colpo di testa di Lapadula su cross da sinistra, ma il pallone finisce a lato. I sardi ci vanno ancora vicini al minuto 8': punizione tagliata da sinistra, svetta Dossena che chiama Caprile a un complicato intervento in tuffo, sulla ribattuta si avventa Deiola ma il suo tiro-cross attraversa tutta l'area senza trovare deviazioni in porta. Il Bari ci prova con il contropiede e le imbucate alle spalle dello schieramento ospite, proteso in avanti alla ricerca del goal. Al 13' Cheddira scatta sul filo del fuorigioco e lavora un buon pallone per Morachioli, cross in mezzo su cui Azzi è tempestivo per impedire l'intervento di Esposito.
La partita si fa tambureggiante, con poco spazio per la tattica: al 20' Luvumbo va via in sprint su Vicari e calcia col destro dal limite, ma spider-man Caprile vola sulla sua sinistra e devia in corner. La risposta del Bari arriva al 23', con il triangolo aperto da Esposito, continuato da Cheddira col tacco e chiuso da Benedetti, che però calcia debolmente col destro e non crea ansie a Radunovic. La strategia dei rossoblù è chiara: mettere palloni in mezzo per sfruttare centimetri e chili a loro vantaggio nel confronto con i galletti, ma Caprile e i suoi compagni riescono a tenere la barra dritta. Al 28' la deviazione di Maita su angolo da destra scheggia il palo; sul corner successivo fa buona guarda Caprile e neutralizza il colpo di testa di Deiola.
Il portiere biancorosso si supera di nuovo al 38', quando devia in angolo un colpo di testa di Di Pardo su cross da sinistra di Luvumbo, nato da un contropiede biancorosso gestito male da Cheddira.
La carta Ricci
A inizio ripresa Mignani decide di lasciare negli spogliatoi Mazzotta, in costante affanno contro Di Pardo, per far spazio a Ricci. Al 2' proprio il neo entrato Ricci riceve il filtrante di Esposito e scarica un sinistro che dà solo l'illusione ottica del goal. Il Cagliari si rivede al minuto 11' con il destro potente di Makoumbou da fuori, ma i pugni di Caprile tengono il pallone fuori dalla porta biancorossa. I padroni di casa cercano di chiudersi bene davanti alla pressione portata dal Cagliari per poi ripartire, come al 14' quando Dorval si invola e viene messo giù da Deiola; l'arbitro vede una simulazione dell'algerino e lo ammonisce.
Tegola Di Cesare
Al 19' Di Cesare è costretto a dare forfait a causa di una spalla in disordine; il capitano esce tra gli applausi del San Nicola, rilevato da Zuzek. Mignani prova a dare nuovo smalto anche all'attacco, inserendo la fisicità di Ceter al posto di Esposito. Doppia sostituzione anche nel Cagliari di Ranieri: dentro Prelec e Mancosu, fuori Di Pardo e Lella. Davanti alla crescente pressione dei rossoblù, Mignani decide di proteggersi e infoltire il centrocampo con l'ingresso di Molina al posto di Morachioli.
Dentro Folo
Il risultato è che il Bari si schiaccia ancora di più, e il Cagliari si fa sempre più pericoloso: al 30' punizione tagliata di Mancosu sulla testa di Dossena, ma ancora un Caprile prodigioso manda in angolo e salva il Bari. Mignani capisce che abbassarsi troppo rappresenta un rischio insostenibile per i suoi e manda dentro Folorunsho per l'ultimo quarto d'ora, al posto di Ceter appena entrato ma vittima di nuovo di problemi fisici. Il nuovo ingresso produce un momentaneo innalzamento del baricentro biancorosso, ma la pressione del Cagliari è disperata e costringe di nuovo i galletti a rinculare; al 37' Deiola ci prova da lontano, ma il mirino è fuori fase. Ranieri nel finale si gioca il tutto per tutto con gli ingressi di Viola e Barreca per Azzi e Dossena.
La traversa trema
Il Cagliari con il nuovo assetto ultra offensivo si sbilancia, e lascia scoperto il fianco per il contropiede del Bari. Al 39' l'occasione più clamorosa per i galletti: cambio gioco da destra a sinistra, Folorunsho se la aggiusta sul destro e lascia partire un missile che soltanto la traversa tiene fuori dalla porta di Radunovic. Lo spavento ridà animo al Cagliari, mentre sul San Nicola inizia a scendere il diluvio. I rossoblù spingono, ma a tenere in piedi la fortezza del Bari contribuisce anche la spinta di un San Nicola infuocato.
Beffa
Nei 6' di recupero Ranieri spinge ancora con l'ingresso di Pavoletti per Luvumbo. È la mossa vincente, perché al 49' la fortezza del Bari crolla: Maita si fa saltare da Zappa, che manda dentro proprio per Pavoletti che da due passi in spaccata vince anche la resistenza di Caprile. All'utimo secondo c'è ancora tempo per un'ultima emozione: uscita a vuoto di Radunovic, palla lì per Folorunsho che da posizione defilata non riesce a inquadrare la porta. È il suggello su una beffa caustica per i galletti, arrivati a un centimetro dalla gloria e usciti con una delusione clamorosa. Al triplice fischio del signor Guida è il Cagliari a fare festa per il ritorno in A dopo solo un anno di purgatorio nella serie cadetta.
#LNPB #SerieBKT // Finale Playoff ritorno: Bari-Cagliari 0-1
Marcatori: 49'st Pavoletti (C)
Bari (4-3-3): Caprile, Dorval, Di Cesare (c) (19'st Zuzek), Vicari, Mazzotta (1'st Ricci), Maita, Maiello, Benedetti, Esposito (19'st Ceter; 33'st Folorunsho), Cheddira, Morachioli (27'st Molina)
A disp.: Frattali, Matino, Antenucci, Benali, Botta, Pucino, Bellomo
All. M. Mignani
Cagliari (4-4-2): Radunovic, Dossena (37'st Viola), Lapadula, Deiola (c), Lella (22'st Prelec), Zappa, Makoumbou, Obert, Azzi (37'st Barreca), Luvumbo (44'st Pavoletti), Di Pardo (22'st Mancosu)
A disp: Aresti, Ciocci, Goldaniga, Rog, Altare, Millico, Kourfalidis
All. C. Ranieri
Arbitro: Sig. Marco Guida (Torre Annunziata); assistenti: Sig. Alessandro Giallatini (Roma2) e Sig. Fabiano Preti (Mantova). Quarto Ufficiale: Sig. Daniele Doveri (Roma1). VAR: Michael Fabbri (Ravenna), AVAR: Federico Dionisi (L'Aquila)
Ammoniti: Dorval (B), Maita (B), Luvumbo (C), Bendetti (B), Deiola (C)
Angoli: 3-9
Rec.: 0'pt; 7'st
Note: espulso dalla panchina Bari il preparatore Maurantonio
Stadio San Nicola, Bari; nuvoloso, 22°C, terreno in ottime condizioni; 58.206 spettatori record assoluto per l'impianto (1.147 tifosi ospiti)