Bari-Cittadella 1-1, Mignani: «Due punti persi. Dopo il vantaggio dovevamo portarla in fondo»

Il mister: «Le partite sono lunghe, devi avere pazienza». Benedetti: «C’è amarezza». Gorini: «Grande prestazione»

lunedì 1 maggio 2023 18.17
A cura di La Redazione
Il Bari continua a singhiozzare in casa. Stavolta i galletti si fermano sul pareggio 1-1 contro il Cittadella, facendosi rimontare nel finale dopo aver faticato a trovare il vantaggio, al cospetto di un avversario che se l'è giocata a viso aperto senza troppi tatticismi.

Mister Michele Mignani nel post gara commenta: «Sono due punti persi, eravamo in vantaggio. Nel complesso, il pareggio è giusto, non sono qui a dire che il Bari avrebbe meritato di vincere, ma se passi in vantaggio devi avere la forza di portarla a casa. Con Sudtirol e Pisa abbiamo vinto all'ultimo minuto, a fine stagione raccogli quello che meriti. Dovevamo portare a casa la vittoria dopo il vantaggio. Sapevamo che il Cittadella dà fastidio a tutti; noi oggi in campo avevamo nove giocatori che l'anno scorso facevano la C, vuol dire che stiamo facendo un buon lavoro. Volevamo tenere acceso il lumino della promozione diretta; non è ancora spento del tutto e dobbiamo fare punti».

Il tecnico biancorosso continua: «Le partite sono lunghe, devi avere pazienza. A fine primo tempo non ero contento della squadra, ma eravamo in partita. Può essere che il primo tempo non sia bello, ma deve essere concreto; abbiamo fatto goal da calcio d'angolo, il primo di questa stagione, e da angolo abbiamo preso il pareggio per una questione di millimetri. Il goal era evitabile, devi arrivare prima di loro sulla palla e noi non l'abbiamo fatto per ben tre volte. Questo è il dispiacere più grosso. Quando sei nettamente già forte degli altri è più facile giocare per vincere, ma è anche normale che le partite siano equilibrate».

Sulla pioggia che ha sferzato il San Nicola in un atipico 1 maggio, Mignani aggiunge: «Un po' d'acqua non fa la differenza, il campo è buono e ha retto bene. Non può essere una giustificazione, potevamo fare meglio perché sapevamo che il Cittadella ti fa giocare male. Non posso dire che i ragazzi non abbiano dato tutti il 100%, è quello che gli chiedo sempre».

Parlando dei singoli, il tecnico dice la sua: «Dobbiamo sapere che non sempre una giocata di Morachioli o di Cheddira può risolvere la partita. Morachioli ha fatto una buona partita, anche se il Cittadella non gli ha mai permesso di ricevere una palla pulita. I nostri attaccanti hanno corsa e gamba per andare a duellare con i loro centrali, che erano Perticone e Pavan, un centrocampista che ha giocato molto bene in difesa. L'avevamo preparata in quel modo, ma non siamo riusciti a farlo. Mazzotta? Lo faccio giocare perché penso che possa essere utile. Ho avuto il pensiero di farlo entrare, anche velocemente, ma io non valuterò mai la prestazione di un giocatore per un errore commesso. Sostituire un giocatore dopo un errore è mortificarlo. Ricci nella prima parte è stato strepitoso, Mazzotta anche; ho la facoltà di scegliere, oggi ho scelto con serenità. Io faccio delle scelte, poi pensi che possano essere determinanti cambi in altre zone del campo».

Mignani conclude: «Il Genoa ha un grosso vantaggio su di noi. Nella gestione di un calciatore come Folorunsho possiamo fare delle valutazioni con lo staff medico, per il resto i giocatori stanno bene. Prepariamo la partita col Modena, nessuno ci garantisce che una preparazione specifica per i playoff ci faccia vincere i playoff. Dobbiamo tenere i giocatori sulla corda, con coscienza e spirito professionale».


leonardo benedetti

Leonardo Benedetti, autore del momentaneo vantaggio biancorosso, commenta: «C'è amarezza, sapevamo che sarebbe stata difficile ma siamo stati bravi a sbloccarla nella ripresa. Non abbiamo gestito benissimo la palla dopo il goal. Ora azzeriamo da domani e pensiamo alla prossima partita, ci sono ancora tante battaglie da combattere. Dopo il goal potevamo gestire meglio il risultato, ma non siamo stati lucidi. Nel primo tempo ci hanno messo in difficoltà, poi nella ripresa quello che è cambiato è stato riuscire a trovare il vantaggio. Loro sul campo pesante avevano più facilità a venirci a prendere alti, ma non cerchiamo alibi. Forse oggi eravamo più lunghi, ma loro potevano metterci in difficoltà con i lanci. È andata così, ora manteniamo alto l'entusiasmo perché stiamo facendo un gran percorso. Ci sono tante situazioni, l'avversario era affamato di punti salvezza; era normale cercare di proteggere il risultato. Potevamo, però, gestire meglio la palla. Il mio goal? Emozione incredibile, peccato per i pareggio. Alla squadra non si può dire niente in quanto atteggiamento e attaccamento alla partita, non è un pareggio che può cambiare le nostre prospettive ai playoff».

Mister Gorini, tecnico del Cittadella, dice: «Abbiamo fatto una prestazione importante, non era facile su questo campo contro il Bari che lottava per la A diretta. Ci siamo trovatI in questa situazione, l'unico modo per venirne fuori è giocare a calcio. Abbiamo fatto la partita che avevamo preparato, fa piacere aver portato via un punto anche se ne avremmo meritati di più. Abbiamo studiato il Bari, sapevamo di affrontare una squadra in condizione; siamo riusciti a fare quello che volevamo fare, dispiace fare una prestazione del genere e non vincere. Il campo era perfetto, c'erano delle buone condizioni per giocare. Le condizioni meteo non hanno influito sulla gara. Le prestazioni ci sono, facciamo fatica in fase di conclusione; non sempre riusciamo a finalizzare bene la mole di gioco che creiamo. Embalo? Ha vissuto una stagione tribolata, puntavamo molto su di lui. Ho deciso di mettere una punta più fisica come Magrassi, ma fa piacere che sia entrato puntando l'uomo con le sue giocate. Ora abbiamo un'arma in più. Determinanti saranno entusiasmo e voglia di fare le cose, siamo venuti a Bari a giocare la partita senza paura; quello fa la differenza, soprattutto con una classifica che è delicata. Abbiamo giocato con Pavan, un centrocampista, difensore centrale; le assenze dispiacciono, ma danno comunque possibilità ad altri elementi di giocare. Capitano le stagioni in cui non riesci a fare risultato, soprattutto in un campionato di qualità con una classifica molto corta ed equilibrata».