Bari-Cremonese 1-0, basta Improta per scacciare la crisi
Grosso: «Ottima difesa. Un successo fortemente voluto»
mercoledì 20 settembre 2017
2.22
Invertire la marcia e iniziare a macinare risultati positivi: questo chiedeva Grosso ai suoi prima di Bari-Cremonese, e questo ha ottenuto. Basta una rete del sempre più protagonista in biancorosso Riccardo Improta (terza nelle ultime due, quarta in totale) per portare a casa l'1-0 finale e risalire a metà classifica, con vista sui quartieri nobili della Serie B.
Un successo pesantissimo, perché figlio di una partita sporca, in cui il Bari ha dovuto fare i conti con alcuni errori di troppo in fase di palleggio ma ha trovato una maggiore solidità difensiva grazie allo schieramento a tre e al maggior filtro del centrocampo, sicuramente più positivo nel distruggere che nel creare. E se i bomber navigati Nené e Floro Flores ancora non si sbloccano, ci pensa un fantastico gregario come Improta a sfangarla e a portare a casa un risultato che certamente è il lascito migliore del primo turno infrasettimanale della stagione. Al resto si penserà dalla prossima.
Le Scelte
Grosso sceglie di continuare sulla linea intravista contro il Frosinone, lanciando per il suo Bari (in total black per l'occasione) dal 1' un'esplicita difesa a tre, con Marrone nel ruolo di play arretrato, protetto da Capradossi e Gyomber. Fondamentale la posizione di D'Elia, che si abbassa a sinistra sulla linea della difesa in fase di non possesso, lasciando libero Improta dall'altro lato di svariare per tutta la corsia. A far filtro in mezzo al campo c'è ancora capitan Basha, assistito da Tello e Busellato nel ruolo di mezze ali. Per l'attacco l'ex Fabio "Mundial" vara l'inedita coppia pesante Nené-Floro Flores, con quest'ultimo che parte dalla sinistra per convergere verso l'area di rigore.
Tesser risponde con un altrettanto laborioso 4-3-1-2, animato dall'ex Castrovilli nel ruolo di trequartista con la doppia funzione di innescare il tandem offensivo Brighenti-Mokulu e allo stesso tempo soffocare Basha in fase di possesso barese. In difesa la partita dell'altro ex di turno Claiton dura appena 38' (Marconi al suo posto), mentre fino al 90' arrivano Almici, Renzetti e l'esperto Canini. In mediana tutte le iniziative passano dai sapienti piedi di Cinelli, con Arini e Croce come suoi scudieri.
La Partita
Primo tempo dai ritmi blandi e sonnolenti: il Bari prova a menare le danze, ma i troppi errori di Basha e Marrone in fase di costruzione della manovra agevolano il compito agli architetti del gioco cremonese, bravi a far ripartire l'azione in velocità. La prima vera occasione del match, infatti, capita agli ospiti al 20', ma Mokulu spreca sciaguratamente un ottimo suggerimento di Renzetti da sinistra, sparando alto di testa da posizione favorevole. Il Bari ci mette un po' per riordinare le idee e la risposta arriva soltanto al 36' con Nené, che vede il suo colpo di testa miracolosamente intercettato dall'estremo lombardo Ujkani. La Cremonese paga nel finale le uscite per infortunio di Claiton e Croce (sostituito da Cavion), e al 45' deve appellarsi ancora alla bravura del suo portiere per disinnescare un tiro-cross di Improta al vetriolo.
Al pronti-via della ripresa è subito la Cremonese a battere il primo colpo, ma Mokulu difetta ancora di mira nei pressi di Micai. L'avvio del secondo tempo è altra cosa rispetto alla prima frazione, e i rovesciamenti di fronte sono tambureggianti: al ' una punizione insidiosa di Nené accarezza la rete dal lato sbagliato. Grosso capisce che al Bari manca quello spunto in più negli ultimi 30 metri per venire a capo di una partita che sembra bloccata e al 14' tira fuori il voglioso ma impreciso Nené per dar spazio alla fantasia di Brienza. Mossa che dà fin da subito i suoi frutti perché il 10 biancorosso prima chiama Ujkani a un intervento tutt'altro che semplice su un tiro dal limite, poi (al 27') premia l'inserimento sul centro-sinistra di Improta, che chiude bene l'angolo e trafigge il portiere grigiorosso sul primo palo. Nel finale c'è tempo solo per gli ingressi di Fiamozzi (al posto di D'Elia, uscito con una sospetta distorsione alla caviglia sinistra in attesa di accertamenti) e Cissé (per Floro Flores), e per un brutto svarione di Marrone che favorisce l'ingresso in area di Mokulu, rattoppato da un gigantesco Gyomber, già leader della terza linea barese. Errori e affanni a parte, dopo 5' di recupero è il Bari a far festa: un risultato striminzito ma più che sufficiente per uscire da una situazione che si era già fatta pericolosa.
Le Voci del Post Gara
Soddisfatto a metà Fabio Grosso al termine della gara. Un risultato da accogliere a braccia aperte ma una prestazione che accende più di qualche spia sulla tenuta tecnica e mentale del Bari, ancora vittima di pericolosi errori individuali e di squadra. «Era importante per noi oggi riuscire a trovare la vittoria - dice Grosso nel post. E' stata una partita con qualche errore di troppo, siamo stati contratti in più di un'occasione, ma ho visto la squadra con la voglia giusta di raggiungere una vittoria importantissima. Siamo stati bravi a mantenere la porta inviolata, grazie ad un'ottima fase difensiva. Dobbiamo però archiviare subito questa gara perché fra tre giorni scendiamo nuovamente in campo».
Una parola in più il mister la spende per Improta, bomber che non ti aspetti e che sta risolvendo più di qualche problema in «Riccardo ha delle ottime qualità che gli permettono di occupare diverse zone del campo. Ha fatto l'ennesima grande partita di sostanza, tecnica e sacrificio, ma direi che un plauso va rivolto a tutto il gruppo che è sceso in campo con la forte volontà di riuscire a cogliere un successo».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Norbert Gyomber, ragazzo che parla poco ma in due partite si è già preso la leadership della difesa, andando anche in soccorso di qualche compagno più svagato. «Siamo contentissimi per questa vittoria perché abbiamo ottenuto i tre punti senza subire reti - spiega soddisfatto il centrale slovacco. Ora dobbiamo restare con i piedi per terra e guardare alla prossima difficile partita di sabato contro la Ternana. Io mi sento bene, cerco di dare sempre il massimo, in tutti gli allenamenti e in partita, per aiutare la squadra».
Ottime le prestazioni dell'ex Roma e Pescara sia nello schieramento a tre che in quello a quattro. Un passaggio che non sembra avergli causato troppa «Fino a ora abbiamo giocato in difesa a tre o a quattro, dobbiamo essere pronti a cambiare i due moduli - dice il determinato difensore. Rispetto ad Avellino abbiamo fatto degli errori in meno. Oggi è andata bene e non abbiamo avuto episodi sfortunati. Il mio recupero su Mokulu? Non è importante: questa vittoria è frutto di tutta la squadra che ha vinto sul campo. Abbiamo un pubblico caloroso che sostiene la squadra sempre per tutti i novanta minuti».
Un successo pesantissimo, perché figlio di una partita sporca, in cui il Bari ha dovuto fare i conti con alcuni errori di troppo in fase di palleggio ma ha trovato una maggiore solidità difensiva grazie allo schieramento a tre e al maggior filtro del centrocampo, sicuramente più positivo nel distruggere che nel creare. E se i bomber navigati Nené e Floro Flores ancora non si sbloccano, ci pensa un fantastico gregario come Improta a sfangarla e a portare a casa un risultato che certamente è il lascito migliore del primo turno infrasettimanale della stagione. Al resto si penserà dalla prossima.
Le Scelte
Grosso sceglie di continuare sulla linea intravista contro il Frosinone, lanciando per il suo Bari (in total black per l'occasione) dal 1' un'esplicita difesa a tre, con Marrone nel ruolo di play arretrato, protetto da Capradossi e Gyomber. Fondamentale la posizione di D'Elia, che si abbassa a sinistra sulla linea della difesa in fase di non possesso, lasciando libero Improta dall'altro lato di svariare per tutta la corsia. A far filtro in mezzo al campo c'è ancora capitan Basha, assistito da Tello e Busellato nel ruolo di mezze ali. Per l'attacco l'ex Fabio "Mundial" vara l'inedita coppia pesante Nené-Floro Flores, con quest'ultimo che parte dalla sinistra per convergere verso l'area di rigore.
Tesser risponde con un altrettanto laborioso 4-3-1-2, animato dall'ex Castrovilli nel ruolo di trequartista con la doppia funzione di innescare il tandem offensivo Brighenti-Mokulu e allo stesso tempo soffocare Basha in fase di possesso barese. In difesa la partita dell'altro ex di turno Claiton dura appena 38' (Marconi al suo posto), mentre fino al 90' arrivano Almici, Renzetti e l'esperto Canini. In mediana tutte le iniziative passano dai sapienti piedi di Cinelli, con Arini e Croce come suoi scudieri.
La Partita
Primo tempo dai ritmi blandi e sonnolenti: il Bari prova a menare le danze, ma i troppi errori di Basha e Marrone in fase di costruzione della manovra agevolano il compito agli architetti del gioco cremonese, bravi a far ripartire l'azione in velocità. La prima vera occasione del match, infatti, capita agli ospiti al 20', ma Mokulu spreca sciaguratamente un ottimo suggerimento di Renzetti da sinistra, sparando alto di testa da posizione favorevole. Il Bari ci mette un po' per riordinare le idee e la risposta arriva soltanto al 36' con Nené, che vede il suo colpo di testa miracolosamente intercettato dall'estremo lombardo Ujkani. La Cremonese paga nel finale le uscite per infortunio di Claiton e Croce (sostituito da Cavion), e al 45' deve appellarsi ancora alla bravura del suo portiere per disinnescare un tiro-cross di Improta al vetriolo.
Al pronti-via della ripresa è subito la Cremonese a battere il primo colpo, ma Mokulu difetta ancora di mira nei pressi di Micai. L'avvio del secondo tempo è altra cosa rispetto alla prima frazione, e i rovesciamenti di fronte sono tambureggianti: al ' una punizione insidiosa di Nené accarezza la rete dal lato sbagliato. Grosso capisce che al Bari manca quello spunto in più negli ultimi 30 metri per venire a capo di una partita che sembra bloccata e al 14' tira fuori il voglioso ma impreciso Nené per dar spazio alla fantasia di Brienza. Mossa che dà fin da subito i suoi frutti perché il 10 biancorosso prima chiama Ujkani a un intervento tutt'altro che semplice su un tiro dal limite, poi (al 27') premia l'inserimento sul centro-sinistra di Improta, che chiude bene l'angolo e trafigge il portiere grigiorosso sul primo palo. Nel finale c'è tempo solo per gli ingressi di Fiamozzi (al posto di D'Elia, uscito con una sospetta distorsione alla caviglia sinistra in attesa di accertamenti) e Cissé (per Floro Flores), e per un brutto svarione di Marrone che favorisce l'ingresso in area di Mokulu, rattoppato da un gigantesco Gyomber, già leader della terza linea barese. Errori e affanni a parte, dopo 5' di recupero è il Bari a far festa: un risultato striminzito ma più che sufficiente per uscire da una situazione che si era già fatta pericolosa.
Le Voci del Post Gara
Soddisfatto a metà Fabio Grosso al termine della gara. Un risultato da accogliere a braccia aperte ma una prestazione che accende più di qualche spia sulla tenuta tecnica e mentale del Bari, ancora vittima di pericolosi errori individuali e di squadra. «Era importante per noi oggi riuscire a trovare la vittoria - dice Grosso nel post. E' stata una partita con qualche errore di troppo, siamo stati contratti in più di un'occasione, ma ho visto la squadra con la voglia giusta di raggiungere una vittoria importantissima. Siamo stati bravi a mantenere la porta inviolata, grazie ad un'ottima fase difensiva. Dobbiamo però archiviare subito questa gara perché fra tre giorni scendiamo nuovamente in campo».
Una parola in più il mister la spende per Improta, bomber che non ti aspetti e che sta risolvendo più di qualche problema in «Riccardo ha delle ottime qualità che gli permettono di occupare diverse zone del campo. Ha fatto l'ennesima grande partita di sostanza, tecnica e sacrificio, ma direi che un plauso va rivolto a tutto il gruppo che è sceso in campo con la forte volontà di riuscire a cogliere un successo».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Norbert Gyomber, ragazzo che parla poco ma in due partite si è già preso la leadership della difesa, andando anche in soccorso di qualche compagno più svagato. «Siamo contentissimi per questa vittoria perché abbiamo ottenuto i tre punti senza subire reti - spiega soddisfatto il centrale slovacco. Ora dobbiamo restare con i piedi per terra e guardare alla prossima difficile partita di sabato contro la Ternana. Io mi sento bene, cerco di dare sempre il massimo, in tutti gli allenamenti e in partita, per aiutare la squadra».
Ottime le prestazioni dell'ex Roma e Pescara sia nello schieramento a tre che in quello a quattro. Un passaggio che non sembra avergli causato troppa «Fino a ora abbiamo giocato in difesa a tre o a quattro, dobbiamo essere pronti a cambiare i due moduli - dice il determinato difensore. Rispetto ad Avellino abbiamo fatto degli errori in meno. Oggi è andata bene e non abbiamo avuto episodi sfortunati. Il mio recupero su Mokulu? Non è importante: questa vittoria è frutto di tutta la squadra che ha vinto sul campo. Abbiamo un pubblico caloroso che sostiene la squadra sempre per tutti i novanta minuti».