Bari-Fidelis Andria 0-1, Mignani: «Dispiaciuto, sconfitta immeritata». Simeri: «Ora testa al Potenza»
Il mister: «Mercato? Alleno quelli che ho con entusiasmo». Il bomber: «Sognavo un ritorno diverso al San Nicola». Panarelli: «Non montiamoci la testa»
sabato 21 agosto 2021
23.57
«Vengo via dispiaciuto per il risultato, ma il Bari non meritava di perdere. Se avessimo fatto una partita pessima e avessimo vinto, avrei avuto più pensieri di quelli che ho stasera». Così mister Michele Mignani nel post di Bari-Fidelis Andria, sconfitta 0-1 per i biancorossi che vale l'eliminazione dalla coppa Italia serie C all'esordio stagionale.
Per il Bari tre pali colpiti e zero goal segnati: «Dobbiamo essere più bravi a calciare - spiega Mignani. Le stelle dobbiamo portarle dalla nostra parte, non è giusto parlare di fortuna. Analizziamo cosa abbiamo sbagliato e cosa possiamo fare meglio. Possiamo crescere dal punto di vista del gioco, mi aspettavo un risultato diverso ma qualcosa in meno rispetto alla prestazione prodotta».
Il problema resta una difesa molto disattenta: «Nel calcio devi cercare di non prendere goal, perché al massimo finisce 0-0 - continua il tecnico. Su palla inattiva difende tutta la squadra, non è merito o demerito dei difensori soltanto. È fuori di dubbio che si possa migliorare, ma mi avrebbe preoccupato di più subire a difesa schierata. Abbiamo commesso un'ingenuità, ma i rigori nel calcio ci stanno. Mi dispiace non essere riusciti a creare, ci è mancata lucidità nel momento di concludere. Non abbiamo subito tantissimo; siamo all'inizio e va separato il risultato da quello che si è visto in campo».
Meno di dieci giorni alla fine del mercato, ma Mignani non ci pensa: «Io alleno i calciatori che ho a disposizione, e ne sono molto contento. Collettivamente c'è da migliorare. Non abbiamo subito tantissimo, solo qualche ripartenza dopo aver spinto tanto con i terzini. Dal mercato non mi aspetto nulla; allenerò quelli che avrò e lo farò con il massimo dell'entusiasmo».
Parlando della prestazione dei singoli e di squadra, l'allenatore dei galletti analizza: «Ho visto una squadra che non è partita bene ma ci sono attenuanti. Non abbiamo fatto amichevoli contro squadre di lega pro, e non avevo idea di cosa aspettarmi, sia fisicamente che dal punto di vista tecnico.tattico. D'Errico ha 15 giorni di lavoro, Botta è arrivato da 10 giorni e l'ho un po' forzato. Sono entrati con lo spirito giusto, hanno corso, combattuto e questo è l'atteggiamento che la squadra deve avere, in casa e fuori. Il fatto di averci provato con le unghie e con i denti fino al 96' mi è piaciuto molto. L'ingresso di Marras fuori ruolo è stata un'esigenza; può fare tutti i ruoli, anche la mezzala. È indietro, gli ho chiesto un sacrificio perché D'Errico ha fatto quello che doveva. Marras si è impegnato, quando i ragazzi danno la disponibilità è sempre positivo».
Amaro in bocca anche per Simone Simeri, partito da titolare dopo l'esperienza in prestito all'Ascoli nella scorsa stagione: «Mi aspettavo un ritorno al San Nicola con vittoria - dice nel post gara. Sono deluso, abbiamo fatto una buonissima gara. Perdere così fa rabbia, ma ci prendiamo la prestazione. Però meglio oggi che lunedì prossimo. A Potenza dobbiamo andare a impostare il nostro gioco, senza fronzoli. Da lunedì bisogna tirare fuori gli attributi e far vedere che noi siamo il Bari. La qualità è aumentata molto, bisogna trovare la quadra».
Il numero 9 biancorosso aggiunge: «Dobbiamo lavorare, siamo partiti in ritardo ma stiamo recuperando. Ci manca un po' di cattiveria, anche da parte mia. La prestazione, però, non è stata malvagia tanto da non portare a casa la vittoria».
Sulla sua condizione, Simeri spiega: «Io sto bene, ma non sono al 100%. Sto lavorando per rientrare il prima possibile in condizioni migliori. Ieri in rifinitura ho preso una botta, ma oggi potevo fare molto di più».
E alla piazza dice: «I tifosi ci sono sempre stati vicini, e vorrei che lo facessero ancora. Speriamo di realizzare l'obiettivo B, che io mi ero prefissato quattro anni fa».
Esce soddisfatto, invece, il tecnico andriese Panarelli, che però vola basso: «Abbiamo giocato senza timore reverenziale, ma sappiamo qual è il nostro obiettivo e qual è il campionato che deve fare il Bari. Se vieni qui e non hai coraggio rischi di fare brutta figura; siamo stati fortunati in qualche occasione, ma poi abbiamo tenuto bene il campo. La dobbiamo gestire bene, se no potrebbe diventare un boomerang. È bello vincere a Bari, ci rende orgogliosi del regalo fatto alla città, ma non dobbiamo credere di essere bravi e belli; faremmo un grandissimo errore».
Panarelli centra una vittoria prestigiosa all'esordio da allenatore nel calcio pro: «Ho fatto il calciatore da professionista, e da allenatore ho lottato per arrivare a giocare una partita del genere. Ho provato a rubare dai grandi allenatori, ma l'importante è avere sempre un'idea di gioco. Vincere a Bari la prima da professionista ha un sapore particolare, ma guai a montarsi la testa. Sappiamo che veniamo in una categoria che abbiamo cercato tanto, e in squadra c'erano tanti ragazzi che non avevano mai giocato fra i professionisti. Ho incontrato il presidente, sappiamo dove intervenire anche perché siamo pochissimi in rosa. Dobbiamo mettere elementi congeniali al nostro gioco».
E ora c'è da completare una Fidelis che è in serie C da appena 10 giorni, dopo il ripescaggio: «In ritiro siamo partiti con sette elementi. Ho iniziato con i ragazzi che sono stati riconfermati, e hanno risposto alla grande anche perché c'è un lavoro dietro già di un anno. I nuovi elementi ci permettono di avere più soluzioni. Ci è andata bene, contro un avversario di grande qualità tecnica. Di Piazza è in ritardo di condizione, abbiamo preferito non rischiarlo.
Bubas, autore del rigore vittoria, conclude il giro di voci post gara: «Sono contento di essere ad Andria. Ho trovato un gruppo fantastico, non è difficile adattarsi. Dobbiamo crescere, io poi devo fare goal e aiutare la squadra».
Per il Bari tre pali colpiti e zero goal segnati: «Dobbiamo essere più bravi a calciare - spiega Mignani. Le stelle dobbiamo portarle dalla nostra parte, non è giusto parlare di fortuna. Analizziamo cosa abbiamo sbagliato e cosa possiamo fare meglio. Possiamo crescere dal punto di vista del gioco, mi aspettavo un risultato diverso ma qualcosa in meno rispetto alla prestazione prodotta».
Il problema resta una difesa molto disattenta: «Nel calcio devi cercare di non prendere goal, perché al massimo finisce 0-0 - continua il tecnico. Su palla inattiva difende tutta la squadra, non è merito o demerito dei difensori soltanto. È fuori di dubbio che si possa migliorare, ma mi avrebbe preoccupato di più subire a difesa schierata. Abbiamo commesso un'ingenuità, ma i rigori nel calcio ci stanno. Mi dispiace non essere riusciti a creare, ci è mancata lucidità nel momento di concludere. Non abbiamo subito tantissimo; siamo all'inizio e va separato il risultato da quello che si è visto in campo».
Meno di dieci giorni alla fine del mercato, ma Mignani non ci pensa: «Io alleno i calciatori che ho a disposizione, e ne sono molto contento. Collettivamente c'è da migliorare. Non abbiamo subito tantissimo, solo qualche ripartenza dopo aver spinto tanto con i terzini. Dal mercato non mi aspetto nulla; allenerò quelli che avrò e lo farò con il massimo dell'entusiasmo».
Parlando della prestazione dei singoli e di squadra, l'allenatore dei galletti analizza: «Ho visto una squadra che non è partita bene ma ci sono attenuanti. Non abbiamo fatto amichevoli contro squadre di lega pro, e non avevo idea di cosa aspettarmi, sia fisicamente che dal punto di vista tecnico.tattico. D'Errico ha 15 giorni di lavoro, Botta è arrivato da 10 giorni e l'ho un po' forzato. Sono entrati con lo spirito giusto, hanno corso, combattuto e questo è l'atteggiamento che la squadra deve avere, in casa e fuori. Il fatto di averci provato con le unghie e con i denti fino al 96' mi è piaciuto molto. L'ingresso di Marras fuori ruolo è stata un'esigenza; può fare tutti i ruoli, anche la mezzala. È indietro, gli ho chiesto un sacrificio perché D'Errico ha fatto quello che doveva. Marras si è impegnato, quando i ragazzi danno la disponibilità è sempre positivo».
Amaro in bocca anche per Simone Simeri, partito da titolare dopo l'esperienza in prestito all'Ascoli nella scorsa stagione: «Mi aspettavo un ritorno al San Nicola con vittoria - dice nel post gara. Sono deluso, abbiamo fatto una buonissima gara. Perdere così fa rabbia, ma ci prendiamo la prestazione. Però meglio oggi che lunedì prossimo. A Potenza dobbiamo andare a impostare il nostro gioco, senza fronzoli. Da lunedì bisogna tirare fuori gli attributi e far vedere che noi siamo il Bari. La qualità è aumentata molto, bisogna trovare la quadra».
Il numero 9 biancorosso aggiunge: «Dobbiamo lavorare, siamo partiti in ritardo ma stiamo recuperando. Ci manca un po' di cattiveria, anche da parte mia. La prestazione, però, non è stata malvagia tanto da non portare a casa la vittoria».
Sulla sua condizione, Simeri spiega: «Io sto bene, ma non sono al 100%. Sto lavorando per rientrare il prima possibile in condizioni migliori. Ieri in rifinitura ho preso una botta, ma oggi potevo fare molto di più».
E alla piazza dice: «I tifosi ci sono sempre stati vicini, e vorrei che lo facessero ancora. Speriamo di realizzare l'obiettivo B, che io mi ero prefissato quattro anni fa».
Esce soddisfatto, invece, il tecnico andriese Panarelli, che però vola basso: «Abbiamo giocato senza timore reverenziale, ma sappiamo qual è il nostro obiettivo e qual è il campionato che deve fare il Bari. Se vieni qui e non hai coraggio rischi di fare brutta figura; siamo stati fortunati in qualche occasione, ma poi abbiamo tenuto bene il campo. La dobbiamo gestire bene, se no potrebbe diventare un boomerang. È bello vincere a Bari, ci rende orgogliosi del regalo fatto alla città, ma non dobbiamo credere di essere bravi e belli; faremmo un grandissimo errore».
Panarelli centra una vittoria prestigiosa all'esordio da allenatore nel calcio pro: «Ho fatto il calciatore da professionista, e da allenatore ho lottato per arrivare a giocare una partita del genere. Ho provato a rubare dai grandi allenatori, ma l'importante è avere sempre un'idea di gioco. Vincere a Bari la prima da professionista ha un sapore particolare, ma guai a montarsi la testa. Sappiamo che veniamo in una categoria che abbiamo cercato tanto, e in squadra c'erano tanti ragazzi che non avevano mai giocato fra i professionisti. Ho incontrato il presidente, sappiamo dove intervenire anche perché siamo pochissimi in rosa. Dobbiamo mettere elementi congeniali al nostro gioco».
E ora c'è da completare una Fidelis che è in serie C da appena 10 giorni, dopo il ripescaggio: «In ritiro siamo partiti con sette elementi. Ho iniziato con i ragazzi che sono stati riconfermati, e hanno risposto alla grande anche perché c'è un lavoro dietro già di un anno. I nuovi elementi ci permettono di avere più soluzioni. Ci è andata bene, contro un avversario di grande qualità tecnica. Di Piazza è in ritardo di condizione, abbiamo preferito non rischiarlo.
Bubas, autore del rigore vittoria, conclude il giro di voci post gara: «Sono contento di essere ad Andria. Ho trovato un gruppo fantastico, non è difficile adattarsi. Dobbiamo crescere, io poi devo fare goal e aiutare la squadra».