Bari-Locri 3-0, Cornacchini: «Avevamo giusta rabbia». Pozzebon: «Buona risposta»
Il mister: «Si è vista fluidità. Il risultato di una settimana tosta». L'attaccante: «Mi sono sbloccato mentalmente»
domenica 28 ottobre 2018
17.23
Dopo due pareggi consecutivi il Bari torna alla vittoria, in un match che sulla carta si presentava delicato, contro la seconda in classifica. I biancorossi passeggiano per 3-0 contro il Locri al San Nicola, portando a casa probabilmente il più convincente successo della stagione. Soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, mister Giovanni Cornacchini nel post gara: «Si è vista fluidità di gioco, che ha portato anche al ritorno al goal degli attaccanti - dice il tecnico in sala stampa. La vittoria fa sempre piacere. Abbiamo fatto una settimana tosta, aumentando i carichi di lavoro; avevano tutti la giusta rabbia».
Positivo anche il giudizio sui singoli e sul 4-2-3-1: «Sono contento per Turi che si è presentato con umiltà e attenzione, se l'è giocata alla grande. Merito a questi ragazzi che stanno lavorando bene. Dipende tanto dalla disponibilità dei giovani: Piovanello ha fatto una grandissima partita, Langella è entrato con caratteristiche diverse. Il 4-2-3-1 può essere un modulo giusto, anche perché Brienza può giocare veramente ovunque. Pozzebon? Lo conosco. Se giochi nel Bari conta tanto la tenuta mentale. Condizione tecnica e fisica ci sono, deve crescere mentalmente. Era condizionato dal giocare poco».
Una vittoria che ridà fiducia all'ambiente dopo qualche mugugno di troppo. L'obiettivo ora è confermarsi e trovare ancor più concretezza: «Di partite ne dobbiamo giocare ancora molte - ricorda Cornacchini. Siamo i più forti e non mi voglio nascondere. Mi soffermo su quello che dobbiamo migliorare; pretendo molto dai miei perché sono calciatori importanti. Se finiva 2-0 non ero molto felice, abbiamo creato 7-8 palle goal clamorose. C'è stato un momento in cui non andavamo più lunghi; per questo ho messo gente che aggrediva la profondità. Sono contento per la prestazione, il risultato e soprattutto la reazione della squadra. Finora le prestazioni non mi avevano fatto impazzire; oggi ho visto una squadra che giocava di prima. L'azione del goal di Floriano, per esempio, è arrivata uscendo dalla prima pressione».
Sorrisi anche per l'attaccante Demiro Pozzebon, tornato al goal dopo la prima giornata, all'esordio da titolare in campionato. «Sono contento a livello personale, perché per noi attaccanti il goal è vitale. Mi sono sbloccato dopo 7', e quindi ho affrontato la gara con più serenità. La staffetta non mi ha pesato: sono un calciatore che ha bisogno di stimoli. Mi ha penalizzato giocare poco, ma se inizio a prendere la fiducia del mister divento un altro calciatore. Dopo il goal ho avuto un'altra occasione, l'ho sbucciata troppo. Stavo già esultando. Floriano è stato bravo ad accompagnare l'azione del secondo goal, è una cosa che studiamo in allenamento. Mi sento meglio fisicamente, e sto lavorando meglio in settimana: quello di oggi è il vero Pozzebon».
Se la staffetta con Simeri non gli è pesata, ecco che si possono aprire anche margini per una coppia d'attacco pesante: «Siamo attaccanti diversi, possiamo coesistere. Spetta al mister. Anche Simeri soffriva il digiuno: Bari è Bari. Oggi è stata una gara totalmente diversa dalle altre, non abbiamo mai forzato la giocata, abbiamo fatto tanto possesso, e abbiamo iniziato l'azione da dietro. Ci sono tante componenti che portano l'attaccante al goal». E su Brienza dice: «Oggi giocando con lui mi sono divertito, abbiamo fraseggiato tanto insieme a Floriano - dice Pozzebon. È bello cercare Ciccio perché è forte tecnicamente. Con lui stiamo insieme tanto anche al di fuori dal campo: grande uomo oltre che grande calciatore».
Una vittoria che riporta il sereno sulla piazza: «È stata una buona risposta davanti al nostro pubblico - è l'analisi di Pozzebon. Dopo due pareggi c'erano un po' di chiacchiere, ma anche in campo abbiamo percepito il gradimento del pubblico. Il campionato, però, è lungo, e ci dovremo misurare su campi difficili. Dobbiamo calarci in questa realtà: sono contento che la squadra oggi abbia dato questa dimostrazione in casa».
Positivo anche il giudizio sui singoli e sul 4-2-3-1: «Sono contento per Turi che si è presentato con umiltà e attenzione, se l'è giocata alla grande. Merito a questi ragazzi che stanno lavorando bene. Dipende tanto dalla disponibilità dei giovani: Piovanello ha fatto una grandissima partita, Langella è entrato con caratteristiche diverse. Il 4-2-3-1 può essere un modulo giusto, anche perché Brienza può giocare veramente ovunque. Pozzebon? Lo conosco. Se giochi nel Bari conta tanto la tenuta mentale. Condizione tecnica e fisica ci sono, deve crescere mentalmente. Era condizionato dal giocare poco».
Una vittoria che ridà fiducia all'ambiente dopo qualche mugugno di troppo. L'obiettivo ora è confermarsi e trovare ancor più concretezza: «Di partite ne dobbiamo giocare ancora molte - ricorda Cornacchini. Siamo i più forti e non mi voglio nascondere. Mi soffermo su quello che dobbiamo migliorare; pretendo molto dai miei perché sono calciatori importanti. Se finiva 2-0 non ero molto felice, abbiamo creato 7-8 palle goal clamorose. C'è stato un momento in cui non andavamo più lunghi; per questo ho messo gente che aggrediva la profondità. Sono contento per la prestazione, il risultato e soprattutto la reazione della squadra. Finora le prestazioni non mi avevano fatto impazzire; oggi ho visto una squadra che giocava di prima. L'azione del goal di Floriano, per esempio, è arrivata uscendo dalla prima pressione».
Sorrisi anche per l'attaccante Demiro Pozzebon, tornato al goal dopo la prima giornata, all'esordio da titolare in campionato. «Sono contento a livello personale, perché per noi attaccanti il goal è vitale. Mi sono sbloccato dopo 7', e quindi ho affrontato la gara con più serenità. La staffetta non mi ha pesato: sono un calciatore che ha bisogno di stimoli. Mi ha penalizzato giocare poco, ma se inizio a prendere la fiducia del mister divento un altro calciatore. Dopo il goal ho avuto un'altra occasione, l'ho sbucciata troppo. Stavo già esultando. Floriano è stato bravo ad accompagnare l'azione del secondo goal, è una cosa che studiamo in allenamento. Mi sento meglio fisicamente, e sto lavorando meglio in settimana: quello di oggi è il vero Pozzebon».
Se la staffetta con Simeri non gli è pesata, ecco che si possono aprire anche margini per una coppia d'attacco pesante: «Siamo attaccanti diversi, possiamo coesistere. Spetta al mister. Anche Simeri soffriva il digiuno: Bari è Bari. Oggi è stata una gara totalmente diversa dalle altre, non abbiamo mai forzato la giocata, abbiamo fatto tanto possesso, e abbiamo iniziato l'azione da dietro. Ci sono tante componenti che portano l'attaccante al goal». E su Brienza dice: «Oggi giocando con lui mi sono divertito, abbiamo fraseggiato tanto insieme a Floriano - dice Pozzebon. È bello cercare Ciccio perché è forte tecnicamente. Con lui stiamo insieme tanto anche al di fuori dal campo: grande uomo oltre che grande calciatore».
Una vittoria che riporta il sereno sulla piazza: «È stata una buona risposta davanti al nostro pubblico - è l'analisi di Pozzebon. Dopo due pareggi c'erano un po' di chiacchiere, ma anche in campo abbiamo percepito il gradimento del pubblico. Il campionato, però, è lungo, e ci dovremo misurare su campi difficili. Dobbiamo calarci in questa realtà: sono contento che la squadra oggi abbia dato questa dimostrazione in casa».