Bari-Pescara 1-0, Grosso: «Vittoria del gruppo. Bravi ad andare oltre l'emergenza»

Zeman: «Bari avversario forte al San Nicola. La punizione? 5 metri più indietro»

domenica 12 novembre 2017 23.35
A cura di Riccardo Resta
Una vittoria sudata ma che proprio per questo vale ancora di più. Il Bari batte 1-0 il Pescara con un secondo tempo giocato a cento all'ora e griffato da un gioiello su punizione di "nonno" Brienza, che anche a 38 anni sa essere un grande fattore nei biancorossi di Grosso.

Ne parla, ovviamente, in termini entusiastici l'allenatore del Bari nel post, dicendosi «Molto contento per Franco, anche se non è di certo una novità, visto che era già stato decisivo nelle precedenti tre partite. Credo - prosegue Grosso - che questa sia la vittoria del gruppo; vedere i tre subentrati (Floro Flores, Nenè e lo stesso Brienza NdR) entrare con quel piglio mi dà ancora maggiori certezze sulla forza di questo spogliatoio. I ragazzi hanno saputo fare una grande partita nonostante le tante difficoltà di formazione. Avevamo tanti elementi forti indisponibili, ma sono contento che tutti si sentano protagonisti di questa squadra, anche chi gioca meno».

Tra le note più positive c'è ovviamente lo zero alla voce "reti subite", alla luce dello schieramento emergenziale varato nel 4-3-3 di partenza: «Sono molto soddisfatto dell'aspetto difensivo; abbiamo fatto molto bene le due fasi - spiega il mister. Abbiamo preso tre punti pesanti contro una squadra piena di ottimi valori tecnici, come hanno fatto vedere nei primi quindici minuti della prima frazione. Non era facile entrare fin dal primo secondo della ripresa con un altro piglio e metterli in difficoltà con una pressione asfissiante. Nello spogliatoio ci siamo confrontati e abbiamo capito come far girare meglio e più velocemente la palla, sapendo che fisicamente non potevano reggere i ritmi di inizio partita. La classifica? Non ha senso per ora guardarla perché le distanze sono ancora troppo corte. Magari ne riparliamo tra qualche mese e nel frattempo continuiamo a lavorare per migliorarci».

In conclusione, il tecnico del Galletto spende qualche parola al miele per il Pescara, squadra della sua città: «Per me era una partita particolare: a Pescara ho i miei cari e i miei amici. Come ho detto alla vigilia mi auguro che da domani possano riprendere il cammino in questa stagione», dice Grosso con l'ultimo filo di voce rimastogli.

Di umore opposto l'allenatore del Pescara Zdenek Zeman, uscito sconfitto con ben zero goal segnati, quasi un evento per il maestro del calcio offensivo: «È strano per noi - dice il boemo - aver tirato così poco in porta, ma abbiamo progressivamente perso i nostri riferimenti. Facciamo sempre più fatica a mantenere la linea a tre in avanti».

Anche per il Pescara erano tanti gli indisponibili, ma il tecnico ceco non cerca alibi, parlando come al suo solito senza mezzi termini: «Non parlo degli assenti, anche perché un giocatore non cambia la partita e certamente non la cambia chi non c'era. Nel secondo tempo siamo stati troppo passivi: è questo quel che bisogna commentare. Se giochiamo come nel primo tempo possiamo giocarcela con tutti. Doppio cambio? Del Sole non ha fatto bene stando sempre largo - dice Zeman entrando nello specifico dei singoli -, mentre Zampano non seguiva Improta che è un riferimento importate della fase offensiva del Bari».

Infine qualche parola sull'allievo Fabio Grosso, che stasera ha battuto il più blasonato maestro: «Sta facendo giocare il Bari benissimo, soprattutto in casa. Fuori è strano che abbiano racimolato solo due punti, forse vuol dire che qui hanno sensazioni più positive e ci provano di più. Dispiace comunque aver perso una partita per una punizione il cui punto di battuta è stato spostato cinque metri più avanti rispetto alla zona dove è stato commesso il fallo. Magari se si batteva da lì non sarebbe entrata», conclude l'allenatore del Delfino con un pizzico di rammarico.