Bari-Potenza 2-0, Mignani: «Un segnale di forza». D’Errico: «Dimostrazione a chi parla di noi»
Il tecnico: «Peccato fermarsi ora che stiamo bene». Il centrocampista: «Ringrazio Antenucci che mi ha ceduto il rigore». Trocini: «Galletti squadra più forte»
mercoledì 22 dicembre 2021
23.58
«Siamo contenti perché i punti sono frutto della prestazione. Nell'ultimo periodo la squadra è cresciuta e ha dato tanti segnali di forza. Abbiamo raggiunto una mentalità di un certo tipo; è giusto ora fermarsi e godersi il momento, ma sappiamo che il campionato è lungo e manterremo alta la tensione». Così mister Michele Mignani dopo la vittoria per 2-0 del suo Bari contro il Potenza, ultimo impegno del 2021 per i biancorossi.
Analizzando la partita, Mignani spiega: «Il primo tempo mi è piaciuto moltissimo. Il Potenza si è abbassato con tutti gli effettivi sotto la linea della palla, noi abbiamo avuto pazienza e abbiamo creato un paio di situazioni pericolose. Nella ripresa siamo cresciuti, ancora una volta in 10 abbiamo meritato di vincere».
Il Bari che la vince dopo aver subito l'espulsione di Scavone, che Mignani commenta così: «Dal mio punto di vista la prima non era un'ammonizione, la seconda non la valuto perché non ho visto bene. Oggi abbiamo dimostrato che anche in dieci abbiamo avuto voglia di vincere; i ragazzi stanno bene con la testa e con le gambe».
Ancora Mignani: «In queste ultime partite si è vista una squadra completa, con la personalità di giocare in trasferta come gioca in casa, senza timore degli avversari. Nell'ultimo periodo gli episodi ci sono stati contrari ma noi siamo andati oltre, è cresciuta la condizione fisica e per certi versi mi dispiace interrompere. Però va bene staccare la spina, alla ripresa sarà molto difficile. Antenucci l'ho apprezzato subito fin da luglio. È un leader vero, su di lui la squadra si appoggia. In questo campionato non c'è una squadra facile da affrontare, il Potenza ha fisicità e organizzazione. Hanno fatto la loro partita, ma in questo momento il Bari ha la forza di passare sopra all'avversario. Ci sono tante squadre che nel corso del campionato possono inanellare risultati positivi per insediare le posizioni più alte. Noi pensiamo a noi stessi, non guardo la classifica. Faccio tanti auguri ai tifosi del Bari affinché passino un Natale sereno e con tanta salute. Siamo contenti di potergli dare una piccola soddisfazione».
Sorrisi anche per D'Errico, autore del rigore con cui i galletti hanno chiuso i conti: «Ho ringraziato Mirco, mi ha lasciato un rigore che per lui poteva essere il 200mo goal in carriera. In realtà avevo già mezzo segnato, poi ho completato dal dischetto. In dieci contro undici ha chiuso la partita, se l'avessi sbagliato sarebbe stato un "casino". Mi dispiace che ora ci sia la pausa, ma lavorerò per tornare in questa condizione alla ripresa del campionato. Noi giochiamo contro squadre che si chiudono, nei primi tempi si fa più fatica, poi gli avversari calano. Già nella ripresa siamo partiti forte, anche a Palermo abbiamo fatto una grande gara in dieci. Oggi, ancora in dieci, abbiamo dimostrato di essere una squadra forte. Rispetto alla partita d'andata con il Potenza, i progressi sono stati di squadra. Lo spirito non mancherà e ci sarà anche nel 2022. Ci sono sempre margini di miglioramento; far girare la palla prima, chiudere le partite prima. Io per ora mi do un 6 e mezzo. Ho iniziato bene, poi fra ottobre e novembre non sono stato bene fisicamente e ho avuto un po' di buio. Ora ho ritrovato la condizione e sono tornato a giocare. In quel periodo mi sarei "panchinato" anche io, al mio posto hanno giocatori forti che hanno fatto bene. Ora sto bene fisicamente e mentalmente. Aver giocato in dieci queste ultime due partite, molto difficili, ci dà forza; abbiamo dimostrato a chi continua a parlare che siamo forti. Il goal lo dedico alla mia compagna, ai suoi genitori e ai miei; passeremo il Natale qui».
Mister Bruno Trocini, tecnico del Potenza, commenta così la sconfitta della sua squadra: «Abbiamo fatto bene per gran parte della gara. Venire a Bari e pensare di non soffrire è utopia; dopo l'espulsione non abbiamo avuto il tempo di sfruttare la superiorità. Loro si sono ricompattati da squadra, loro hanno grandi qualità. Il Bari è la migliore squadra, come organizzazione e come voglia sta dimostrando di essere la più forte. La classifica parla da sé. Abbiamo pensato di abbassarci qualche metro per non dare spazio alle individualità del Bari, una scelta dettata dall'avversario. Non era la partita da affrontare a viso aperto, in maniera offensiva; sarebbe stato un suicidio. Abbiamo perso lo stesso, però la prestazione c'è stata».
Analizzando la partita, Mignani spiega: «Il primo tempo mi è piaciuto moltissimo. Il Potenza si è abbassato con tutti gli effettivi sotto la linea della palla, noi abbiamo avuto pazienza e abbiamo creato un paio di situazioni pericolose. Nella ripresa siamo cresciuti, ancora una volta in 10 abbiamo meritato di vincere».
Il Bari che la vince dopo aver subito l'espulsione di Scavone, che Mignani commenta così: «Dal mio punto di vista la prima non era un'ammonizione, la seconda non la valuto perché non ho visto bene. Oggi abbiamo dimostrato che anche in dieci abbiamo avuto voglia di vincere; i ragazzi stanno bene con la testa e con le gambe».
Ancora Mignani: «In queste ultime partite si è vista una squadra completa, con la personalità di giocare in trasferta come gioca in casa, senza timore degli avversari. Nell'ultimo periodo gli episodi ci sono stati contrari ma noi siamo andati oltre, è cresciuta la condizione fisica e per certi versi mi dispiace interrompere. Però va bene staccare la spina, alla ripresa sarà molto difficile. Antenucci l'ho apprezzato subito fin da luglio. È un leader vero, su di lui la squadra si appoggia. In questo campionato non c'è una squadra facile da affrontare, il Potenza ha fisicità e organizzazione. Hanno fatto la loro partita, ma in questo momento il Bari ha la forza di passare sopra all'avversario. Ci sono tante squadre che nel corso del campionato possono inanellare risultati positivi per insediare le posizioni più alte. Noi pensiamo a noi stessi, non guardo la classifica. Faccio tanti auguri ai tifosi del Bari affinché passino un Natale sereno e con tanta salute. Siamo contenti di potergli dare una piccola soddisfazione».
Sorrisi anche per D'Errico, autore del rigore con cui i galletti hanno chiuso i conti: «Ho ringraziato Mirco, mi ha lasciato un rigore che per lui poteva essere il 200mo goal in carriera. In realtà avevo già mezzo segnato, poi ho completato dal dischetto. In dieci contro undici ha chiuso la partita, se l'avessi sbagliato sarebbe stato un "casino". Mi dispiace che ora ci sia la pausa, ma lavorerò per tornare in questa condizione alla ripresa del campionato. Noi giochiamo contro squadre che si chiudono, nei primi tempi si fa più fatica, poi gli avversari calano. Già nella ripresa siamo partiti forte, anche a Palermo abbiamo fatto una grande gara in dieci. Oggi, ancora in dieci, abbiamo dimostrato di essere una squadra forte. Rispetto alla partita d'andata con il Potenza, i progressi sono stati di squadra. Lo spirito non mancherà e ci sarà anche nel 2022. Ci sono sempre margini di miglioramento; far girare la palla prima, chiudere le partite prima. Io per ora mi do un 6 e mezzo. Ho iniziato bene, poi fra ottobre e novembre non sono stato bene fisicamente e ho avuto un po' di buio. Ora ho ritrovato la condizione e sono tornato a giocare. In quel periodo mi sarei "panchinato" anche io, al mio posto hanno giocatori forti che hanno fatto bene. Ora sto bene fisicamente e mentalmente. Aver giocato in dieci queste ultime due partite, molto difficili, ci dà forza; abbiamo dimostrato a chi continua a parlare che siamo forti. Il goal lo dedico alla mia compagna, ai suoi genitori e ai miei; passeremo il Natale qui».
Mister Bruno Trocini, tecnico del Potenza, commenta così la sconfitta della sua squadra: «Abbiamo fatto bene per gran parte della gara. Venire a Bari e pensare di non soffrire è utopia; dopo l'espulsione non abbiamo avuto il tempo di sfruttare la superiorità. Loro si sono ricompattati da squadra, loro hanno grandi qualità. Il Bari è la migliore squadra, come organizzazione e come voglia sta dimostrando di essere la più forte. La classifica parla da sé. Abbiamo pensato di abbassarci qualche metro per non dare spazio alle individualità del Bari, una scelta dettata dall'avversario. Non era la partita da affrontare a viso aperto, in maniera offensiva; sarebbe stato un suicidio. Abbiamo perso lo stesso, però la prestazione c'è stata».