Bari-Potenza 2-1, Vivarini: «Vittoria per trovare entusiasmo». I lucani protestano per l'arbitraggio
Il presidente Caiata annuncia le dimissioni dal consiglio di Lega. Raffaele: «Episodi nettissimi non fischiati». Frattali: «Sul goal la palla ha cambiato direzione»
domenica 8 dicembre 2019
20.43
Una vittoria importantissima per il Bari, che battendo il Potenza sale a 36 punti e aggancia al terzo posto proprio i lucani e la Ternana. Se c'è soddisfazione in casa biancorossa, negli ambienti del Potenza si protesta in maniera vibrante per l'arbitraggio. Il presidente Salvatore Caiata, lamentando un presunto rigore non concesso ai rossoblù per fallo di mano in area di Costa, annuncia: «Rassegno le dimissioni da consigliere di Lega, i vasi si riempiono e poi c'è la goccia che li fa traboccare».
Dalla sua mister Vincenzo Vivarini si gode questa preziosa vittoria del Bari: «Faccio i complimenti alla squadra, l'abbiamo preparata nei minimi dettagli perché sapevamo che il Potenza è una formazione definita, con giocate preordinate e calciatori di gamba - dice in conferenza stampa. Loro hanno fatto un goal su un tiro di grande qualità, per il resto nel primo tempo abbiamo concesso poco senza mai buttare la palla. Era difficile trovare spazi, il Potenza è una delle migliori squadre difensivamente. Nel secondo tempo non abbiamo fatto la partita che volevamo, loro si sono messi a uomo sui nostri centrali, abbiamo perso sicurezza e abbiamo subito la pressione. La squadra ha cercato punti di riferimento, siamo stati concentrati a non concedere ripartenze e occasioni, abbiamo fatto un primo tempo straordinario, portando via quella vittoria che col Teramo ci era sfuggita. Abbiamo ancora da sistemare molte cose, ma la cosa più importante è dare entusiasmo alla squadra. Sono molto contento del pubblico di oggi, bisogna stimolare i ragazzi. Noi vinciamo ma di fronte abbiamo avversari forti; la classifica la dobbiamo guardare in primavera. L'allenatore pone i temi tattici, ma i calciatori devono essere bravi a interpretarli».
Vivarini fa anche un'analisi dei singoli, fra titolari in campo e titolari partiti dalla panchina: «Scavone è uscito con la caviglia gonfia, speriamo nulla di grave - continua il tecnico. L'ingresso di Costa è stato un rimedio a degli errori che facevamo in avanti, speravo di non prendere i cambi di gioco come nel primo tempo. Noi siamo in credito con la fortuna, l'arbitro può fischiare o meno ma non voglio parlare degli episodi. È un campionato particolare anche per me con le 5 sostituzioni, devo far capire alla squadra che non si gioca in undici. Il Potenza ha 24 titolari, e questo step noi non lo abbiamo ancora fatto. Awua è entrato col piglio giusto, ma da lui, Floriano e Neglia mi aspetto ancora di più. Antenucci era cotto, per questo è importante chi subentra. D'Ursi poteva darci più profondità, poi ho messo Neglia per gestire la palla. Per Terrani era una partita particolare, ha fatto bene il lavoro fra le linee ma poteva essere servito di più. Ha lavorato bene sui centrali difensivi, si sta adoperando nel controllo di palla e nel servire gli attaccanti. Quel goal è la sua giocata».
C'è, invece, delusione in casa Potenza. Dopo l'annuncio delle dimissioni Caiata continua: «Per il Potenza non è mai rigore. Queste partite si vedono in tv e ognuno può giudicare come vuole. Faccio i complimenti a squadra e mister, che hanno giocato una partita straordinaria. Il Bari ha giocato meglio nel primo tempo, poi ci siamo messi col 3-5-2 e abbiamo fatto la partita. Il pareggio sarebbe stato più giusto. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con una squadra così, siamo usciti con i complimenti di pubblico e addetti ai lavori. Oggi ci è toccato raccogliere meno di quello che avremmo meritato. Siamo stati rinunciatari in avvio, poi abbiamo preso confidenza. Il goal di Emerson dovrebbe doppio, poi faccio i complimenti ad Antonello Giosa, calciatore di altra categoria. Una prestazione maiuscola nell'uno contro uno, anche quando eravamo protesi in avanti alla ricerca del goal del pareggio. Sabbione anche ha fatto un paio di chiusure decisive nell'area del Bari».
Giuseppe Raffaele, allenatore dei rossoblù lucani, analizza così la partita dei suoi: «Abbiamo avuto 20' difficili in avvio, forse anche per un po' di emozione. Poi l'ultimo quarto d'ora del primo tempo lo abbiamo chiuso bene. La ripresa l'abbiamo giocata in maniera ottima, mettendo in grande difficoltà il Bari e costringendolo al contropiede. Siamo venuti qui per fare il nostro gioco, abbiamo incontrato una squadra che a livello individuale è la più forte della categoria e in due o tre situazioni abbiamo pagato molto. Poi abbiamo avuto diverse occasioni e ci sono stati episodi non dubbi ma nettissimi. Abbiamo fatto un altro passo nel nostro percorso di crescita. Avremmo ampiamente meritato il pareggio. La partita di oggi però ci dà spessore e autostima. La rincorsa dipende dalla Reggina: Bari e Ternana sono squadre strutturate per vincere e hanno tutto per crederci, noi e il Monopoli stiamo facendo un campionato straordinario e ci crederemo. Bisognerebbe approfittare di un'eventuale frenata della Reggina; le giornate sono ancora tantissime».
Per il Bari ha parlato anche il portiere Gigi Frattali, decisivo nella ripresa con un paio di parate super: «Mi fa piacere che la mia parata sia servita a portare a casa tre punti, ma sono contento in generale per la prestazione - dice il numero 1 biancorosso. Dobbiamo cercare di non soffrire più negli ultimi minuti per non compromettere quanto fatto di buono. Sono felice per i 70' fatti veramente alla grande».
Sul gran goal di Emerson poche colpe per l'estremo biancorosso: «Conosco Emerson, sapevo che stava tirando - spiega Frattali. La palla ha cambiato traiettoria all'improvviso, si è spostata da sinistra a destra. C'è da fare i complimenti a lui, ho conosciuto pochi calciatori che calciano così, anche se bisogna cercare di non prendere goal così da lontano. Sento parlare tutti a proposito degli episodi a favore del Bari, ma oggi siamo stati sfavoriti noi: Costa aveva il braccio attaccato al corpo, c'erano due rigori su Terrani e Antenucci. Gli arbitri possono vedere bene o male, noi non ci appelliamo mai agli episodi. Non dobbiamo fare distinzioni fra grandi e piccole. Ogni partita ha le sue difficoltà e dobbiamo provare a fare più vittorie possibili; siamo forti ma dobbiamo giocare con umiltà un campionato insidioso. Non è facile contro la Reggina; noi siamo forti e ambiziosi e dobbiamo provare a vincerle tutte. Se lo farà anche la Reggina le faremo i complimenti. Per ora pensiamo a limare i difetti, chiudere le partite e non subire negli ultimi minuti. Dopo il pareggio col Teramo non era facile riprendere la marcia».
Dalla sua mister Vincenzo Vivarini si gode questa preziosa vittoria del Bari: «Faccio i complimenti alla squadra, l'abbiamo preparata nei minimi dettagli perché sapevamo che il Potenza è una formazione definita, con giocate preordinate e calciatori di gamba - dice in conferenza stampa. Loro hanno fatto un goal su un tiro di grande qualità, per il resto nel primo tempo abbiamo concesso poco senza mai buttare la palla. Era difficile trovare spazi, il Potenza è una delle migliori squadre difensivamente. Nel secondo tempo non abbiamo fatto la partita che volevamo, loro si sono messi a uomo sui nostri centrali, abbiamo perso sicurezza e abbiamo subito la pressione. La squadra ha cercato punti di riferimento, siamo stati concentrati a non concedere ripartenze e occasioni, abbiamo fatto un primo tempo straordinario, portando via quella vittoria che col Teramo ci era sfuggita. Abbiamo ancora da sistemare molte cose, ma la cosa più importante è dare entusiasmo alla squadra. Sono molto contento del pubblico di oggi, bisogna stimolare i ragazzi. Noi vinciamo ma di fronte abbiamo avversari forti; la classifica la dobbiamo guardare in primavera. L'allenatore pone i temi tattici, ma i calciatori devono essere bravi a interpretarli».
Vivarini fa anche un'analisi dei singoli, fra titolari in campo e titolari partiti dalla panchina: «Scavone è uscito con la caviglia gonfia, speriamo nulla di grave - continua il tecnico. L'ingresso di Costa è stato un rimedio a degli errori che facevamo in avanti, speravo di non prendere i cambi di gioco come nel primo tempo. Noi siamo in credito con la fortuna, l'arbitro può fischiare o meno ma non voglio parlare degli episodi. È un campionato particolare anche per me con le 5 sostituzioni, devo far capire alla squadra che non si gioca in undici. Il Potenza ha 24 titolari, e questo step noi non lo abbiamo ancora fatto. Awua è entrato col piglio giusto, ma da lui, Floriano e Neglia mi aspetto ancora di più. Antenucci era cotto, per questo è importante chi subentra. D'Ursi poteva darci più profondità, poi ho messo Neglia per gestire la palla. Per Terrani era una partita particolare, ha fatto bene il lavoro fra le linee ma poteva essere servito di più. Ha lavorato bene sui centrali difensivi, si sta adoperando nel controllo di palla e nel servire gli attaccanti. Quel goal è la sua giocata».
C'è, invece, delusione in casa Potenza. Dopo l'annuncio delle dimissioni Caiata continua: «Per il Potenza non è mai rigore. Queste partite si vedono in tv e ognuno può giudicare come vuole. Faccio i complimenti a squadra e mister, che hanno giocato una partita straordinaria. Il Bari ha giocato meglio nel primo tempo, poi ci siamo messi col 3-5-2 e abbiamo fatto la partita. Il pareggio sarebbe stato più giusto. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con una squadra così, siamo usciti con i complimenti di pubblico e addetti ai lavori. Oggi ci è toccato raccogliere meno di quello che avremmo meritato. Siamo stati rinunciatari in avvio, poi abbiamo preso confidenza. Il goal di Emerson dovrebbe doppio, poi faccio i complimenti ad Antonello Giosa, calciatore di altra categoria. Una prestazione maiuscola nell'uno contro uno, anche quando eravamo protesi in avanti alla ricerca del goal del pareggio. Sabbione anche ha fatto un paio di chiusure decisive nell'area del Bari».
Giuseppe Raffaele, allenatore dei rossoblù lucani, analizza così la partita dei suoi: «Abbiamo avuto 20' difficili in avvio, forse anche per un po' di emozione. Poi l'ultimo quarto d'ora del primo tempo lo abbiamo chiuso bene. La ripresa l'abbiamo giocata in maniera ottima, mettendo in grande difficoltà il Bari e costringendolo al contropiede. Siamo venuti qui per fare il nostro gioco, abbiamo incontrato una squadra che a livello individuale è la più forte della categoria e in due o tre situazioni abbiamo pagato molto. Poi abbiamo avuto diverse occasioni e ci sono stati episodi non dubbi ma nettissimi. Abbiamo fatto un altro passo nel nostro percorso di crescita. Avremmo ampiamente meritato il pareggio. La partita di oggi però ci dà spessore e autostima. La rincorsa dipende dalla Reggina: Bari e Ternana sono squadre strutturate per vincere e hanno tutto per crederci, noi e il Monopoli stiamo facendo un campionato straordinario e ci crederemo. Bisognerebbe approfittare di un'eventuale frenata della Reggina; le giornate sono ancora tantissime».
Per il Bari ha parlato anche il portiere Gigi Frattali, decisivo nella ripresa con un paio di parate super: «Mi fa piacere che la mia parata sia servita a portare a casa tre punti, ma sono contento in generale per la prestazione - dice il numero 1 biancorosso. Dobbiamo cercare di non soffrire più negli ultimi minuti per non compromettere quanto fatto di buono. Sono felice per i 70' fatti veramente alla grande».
Sul gran goal di Emerson poche colpe per l'estremo biancorosso: «Conosco Emerson, sapevo che stava tirando - spiega Frattali. La palla ha cambiato traiettoria all'improvviso, si è spostata da sinistra a destra. C'è da fare i complimenti a lui, ho conosciuto pochi calciatori che calciano così, anche se bisogna cercare di non prendere goal così da lontano. Sento parlare tutti a proposito degli episodi a favore del Bari, ma oggi siamo stati sfavoriti noi: Costa aveva il braccio attaccato al corpo, c'erano due rigori su Terrani e Antenucci. Gli arbitri possono vedere bene o male, noi non ci appelliamo mai agli episodi. Non dobbiamo fare distinzioni fra grandi e piccole. Ogni partita ha le sue difficoltà e dobbiamo provare a fare più vittorie possibili; siamo forti ma dobbiamo giocare con umiltà un campionato insidioso. Non è facile contro la Reggina; noi siamo forti e ambiziosi e dobbiamo provare a vincerle tutte. Se lo farà anche la Reggina le faremo i complimenti. Per ora pensiamo a limare i difetti, chiudere le partite e non subire negli ultimi minuti. Dopo il pareggio col Teramo non era facile riprendere la marcia».