Bari-Reggiana 0-2, Marino: «Delusi e amareggiati. Non mi aspettavo questa prestazione»
Il mister: «Non avevo percepito potesse esserci questo calo». Nesta: «Siamo andati oltre le aspettative»
sabato 27 gennaio 2024
19.26
Sconfitta amarissima per il Bari, che al San Nicola va ko 0-2 contro la Reggiana, al termine di una partita giocata malissimo dai biancorossi.
Mister Pasquale Marino, nel post gara, recita il mea culpa: «Abbiamo giocato male, merito agli avversari ma noi li abbiamo aiutati. Siamo delusi e amareggiati, ci sta perdere le partite ma bisogna giocarle. L'impegno non manca mai, però nel primo tempo abbiamo corso male. Per questo siamo arrivati in ritardo sui portatori, la Reggiana sa palleggiare. Non avevo percepito che ci potesse essere questo calo, abbiamo cercato di arrivare sugli appoggi ma non ci siamo riusciti. Soprattuto nel primo tempo abbiamo corso a vuoto, da qui è venuta fuori una prestazione deludente. Dopo diverse partite con segali di crescita, oggi abbiamo fatto tanti passi indietro inaspettati. La squadra si allena bene, ad alta intensità; oggi è tanta colpa nostra».
Ancora Marino: «Da fine 2023 a inizio anno nuovo abbiamo fatto prestazioni medio-alte. È la prima volta che possiamo dire di aver perso meritatamente, non l'abbiamo giocata come sappiamo. Dobbiamo recuperare qualche giocatore, altri devono trovare la migliore condizione, Nasti ha avuto un po' di febbre; ma a prescindere dai singoli, nel primo tempo siamo stati davvero deludenti. Il primo tempo ha spianato la strada ai nostri avversari, nella ripresa non abbiamo avuto difficoltà, i nostri avversari sono arrivati molto meno ad avere occasioni, ma noi in fase offensiva non abbiamo avuto tante occasioni rispetto alle ultime partite. Dobbiamo essere già incisivi, accompagnando l'azione per riempire l'area di rigore. Primo tempo regalato, secondo tempo meno; dobbiamo far sì che questi black out non avvengano. Oggi c'è poco da salvare. Mi aspetto la settimana che c'è da aspettarsi dopo una partita dura da digerire per tutti. Non possiamo pensare che la gente sia contenta, quando fai prestazioni del genere devi aspettarti questo. Dobbiamo essere brai a ovattarci e a reagire a una prestazione scadente. Ognuno di noi deve pensare a rialzarsi subito, la gente non può batterci le mani. Non ci hanno contestato quando ci hanno visti giocare».
Il mister biancorosso continua: «Siamo stati tutti lenti ad accorciare sui riferimenti, abbiamo dato la possibilità ai mediani di giocare sugli esterni. Loro avevano la possibilità di tigrare velocemente sugli esterni, questo ci ha messo in difficoltà. Il problema si è evidenziato nella prima parte di gara, ma poi dovevamo fare di più in produzione offensiva. Come ripartire? Durante l'anno capiranno prestazioni così. Nelle difficoltà bisogna tirare fuori il carattere, anche quello che non abbiamo. Serve la testa per ripartire con impegno e attenzione, preparare bene la partita da inizio settimana, senza ascoltare o leggere. È il nostro lavoro, non esaltiamoci per qualche vittoria e non deprimiamoci dopo prestazioni del genere. Sono tentato di rinunciare alla panchina d'oro di Coverciano per stare con la squadra e ripartire con la testa giusta; l'aiuto ce lo dobbiamo dare da soli. Ci sono difficoltà che in un anno capitano, dobbiamo essere bravi a farvi fronte. Anche verso Palermo, se arriva qualcuno sul mercato non possiamo integrarlo subito. Se arriva qualche altro giocatore, alla fine saremo in trenta. Dove dovevamo intervenire, siamo intervenuti. Mancherà qualcosa per fare le coppie, la società sta provvedendo. Ora dobbiamo pensare solo a Palermo, non è facile trovare gente pronta che si inserisca subito, soprattutto in difesa e a centrocampo. Di Benali dovremo fare a meno contro il Palermo, è in una condizione di forma ottima ma dobbiamo sopperire a questa assenza. In settimana vedremo chi sarà più adatto in questo momento per giocare in questa posizione».
Alessandro Nesta, tecnico dei granata, esulta: «Avevamo quattordici giocatori di movimento, i ragazzi sono andati oltre le mie aspettative. È stata una piacevole sorpresa. Una vittoria che conta tanto, per prendere entusiasmo devi vincere; ora sfruttiamo questa vittoria per pensare alla prossima. Bisogna crederci, possiamo vincere con tutti e l'abbiamo dimostrato. I giocatori sono il calcio, gli allenatori danno ordine e idea, ma senza calciatori non vinci. A prescindere da chi ci mancava, altre volte non siamo riusciti a tenere per tutta la partita. La tenuta mentale e la convinzione fa la differenza, così puoi vincere anche a Bari. Oggi abbiamo tenuto bene la palla, questo ti permette di controllare la partita; la palla non suda. Proteste? C'erano falli grossi per noi, il dialogo è sempre più difficile. Bisogna esserci un confronto, se vogliamo aiutarci allora aiutiamoci. Venire sotto il naso con il cartellino non so cosa dimostri. Io sono abituato a parlare con le persone. Il Bari? Ha cambiato molto. Gli innesti dovranno adattarsi. Questa è la serie B, ci siamo passati tutti».
Sorrisi anche per i due marcatori degli emiliani. Riccardo Fiamozzi, ex della partita, commenta: «Contento del goal, non sono abituato a segnare, di solito faccio assist. Una bella emozione, se porta alla vittoria poi è ancora meglio. Questo è il terzo goal della carriera, ed è il goal dell'ex; l'ultimo risaliva la 2018. Il goal è un'azione provata in settimana, con i tempi giusti e la cattiveria giusta; i risultati poi si vedono. Il mister punta su questi movimenti. Con questo modulo sono più portato ad arrivare in area, col Catanzaro ho sfiorato il goal, oggi è arrivato. Non è il mio obiettivo, ma se ne vengono altri va bene. Non tornavo a Bari da tanto, ho ritrovato un ambiente importante. I ricordi che avevo sono stati confermati, una piazza importante e ambiziosa; mi dispiace per il Bari avergli fatto goal, però prevale la gioia personale».
Sorrisi anche per Alessandro Bianco: «Eravamo decimati, cerchiamo di darci una mano tra tutti. Oggi si è vista l'amalgama, siamo tutti leader. Goal? Sono partito palla al piede, loro si sono aperti e io ho calciato; non fosse entrata, mi sarei preso qualche insulto dai compagni. Cartellino? Secondo me non c'era, se al primo fallo mi danno il giallo però non ci posso fare niente. Tifosi? Splendidi, sono sempre tantissimi. Speriamo di ricambiare tutto questo calore. Oggi c'è poco da correggere nella Reggiana, una partita quasi perfetta. Si è creato uno spirito di battaglia. Il Bari? Ha dei giocatori forti, il centrocampo non è esattamente uno degli ultimi. Ogni squadra ha le sue difficoltà, auguro al Bari di risalire perché è una grandissima piazza».
Mister Pasquale Marino, nel post gara, recita il mea culpa: «Abbiamo giocato male, merito agli avversari ma noi li abbiamo aiutati. Siamo delusi e amareggiati, ci sta perdere le partite ma bisogna giocarle. L'impegno non manca mai, però nel primo tempo abbiamo corso male. Per questo siamo arrivati in ritardo sui portatori, la Reggiana sa palleggiare. Non avevo percepito che ci potesse essere questo calo, abbiamo cercato di arrivare sugli appoggi ma non ci siamo riusciti. Soprattuto nel primo tempo abbiamo corso a vuoto, da qui è venuta fuori una prestazione deludente. Dopo diverse partite con segali di crescita, oggi abbiamo fatto tanti passi indietro inaspettati. La squadra si allena bene, ad alta intensità; oggi è tanta colpa nostra».
Ancora Marino: «Da fine 2023 a inizio anno nuovo abbiamo fatto prestazioni medio-alte. È la prima volta che possiamo dire di aver perso meritatamente, non l'abbiamo giocata come sappiamo. Dobbiamo recuperare qualche giocatore, altri devono trovare la migliore condizione, Nasti ha avuto un po' di febbre; ma a prescindere dai singoli, nel primo tempo siamo stati davvero deludenti. Il primo tempo ha spianato la strada ai nostri avversari, nella ripresa non abbiamo avuto difficoltà, i nostri avversari sono arrivati molto meno ad avere occasioni, ma noi in fase offensiva non abbiamo avuto tante occasioni rispetto alle ultime partite. Dobbiamo essere già incisivi, accompagnando l'azione per riempire l'area di rigore. Primo tempo regalato, secondo tempo meno; dobbiamo far sì che questi black out non avvengano. Oggi c'è poco da salvare. Mi aspetto la settimana che c'è da aspettarsi dopo una partita dura da digerire per tutti. Non possiamo pensare che la gente sia contenta, quando fai prestazioni del genere devi aspettarti questo. Dobbiamo essere brai a ovattarci e a reagire a una prestazione scadente. Ognuno di noi deve pensare a rialzarsi subito, la gente non può batterci le mani. Non ci hanno contestato quando ci hanno visti giocare».
Il mister biancorosso continua: «Siamo stati tutti lenti ad accorciare sui riferimenti, abbiamo dato la possibilità ai mediani di giocare sugli esterni. Loro avevano la possibilità di tigrare velocemente sugli esterni, questo ci ha messo in difficoltà. Il problema si è evidenziato nella prima parte di gara, ma poi dovevamo fare di più in produzione offensiva. Come ripartire? Durante l'anno capiranno prestazioni così. Nelle difficoltà bisogna tirare fuori il carattere, anche quello che non abbiamo. Serve la testa per ripartire con impegno e attenzione, preparare bene la partita da inizio settimana, senza ascoltare o leggere. È il nostro lavoro, non esaltiamoci per qualche vittoria e non deprimiamoci dopo prestazioni del genere. Sono tentato di rinunciare alla panchina d'oro di Coverciano per stare con la squadra e ripartire con la testa giusta; l'aiuto ce lo dobbiamo dare da soli. Ci sono difficoltà che in un anno capitano, dobbiamo essere bravi a farvi fronte. Anche verso Palermo, se arriva qualcuno sul mercato non possiamo integrarlo subito. Se arriva qualche altro giocatore, alla fine saremo in trenta. Dove dovevamo intervenire, siamo intervenuti. Mancherà qualcosa per fare le coppie, la società sta provvedendo. Ora dobbiamo pensare solo a Palermo, non è facile trovare gente pronta che si inserisca subito, soprattutto in difesa e a centrocampo. Di Benali dovremo fare a meno contro il Palermo, è in una condizione di forma ottima ma dobbiamo sopperire a questa assenza. In settimana vedremo chi sarà più adatto in questo momento per giocare in questa posizione».
Alessandro Nesta, tecnico dei granata, esulta: «Avevamo quattordici giocatori di movimento, i ragazzi sono andati oltre le mie aspettative. È stata una piacevole sorpresa. Una vittoria che conta tanto, per prendere entusiasmo devi vincere; ora sfruttiamo questa vittoria per pensare alla prossima. Bisogna crederci, possiamo vincere con tutti e l'abbiamo dimostrato. I giocatori sono il calcio, gli allenatori danno ordine e idea, ma senza calciatori non vinci. A prescindere da chi ci mancava, altre volte non siamo riusciti a tenere per tutta la partita. La tenuta mentale e la convinzione fa la differenza, così puoi vincere anche a Bari. Oggi abbiamo tenuto bene la palla, questo ti permette di controllare la partita; la palla non suda. Proteste? C'erano falli grossi per noi, il dialogo è sempre più difficile. Bisogna esserci un confronto, se vogliamo aiutarci allora aiutiamoci. Venire sotto il naso con il cartellino non so cosa dimostri. Io sono abituato a parlare con le persone. Il Bari? Ha cambiato molto. Gli innesti dovranno adattarsi. Questa è la serie B, ci siamo passati tutti».
Sorrisi anche per i due marcatori degli emiliani. Riccardo Fiamozzi, ex della partita, commenta: «Contento del goal, non sono abituato a segnare, di solito faccio assist. Una bella emozione, se porta alla vittoria poi è ancora meglio. Questo è il terzo goal della carriera, ed è il goal dell'ex; l'ultimo risaliva la 2018. Il goal è un'azione provata in settimana, con i tempi giusti e la cattiveria giusta; i risultati poi si vedono. Il mister punta su questi movimenti. Con questo modulo sono più portato ad arrivare in area, col Catanzaro ho sfiorato il goal, oggi è arrivato. Non è il mio obiettivo, ma se ne vengono altri va bene. Non tornavo a Bari da tanto, ho ritrovato un ambiente importante. I ricordi che avevo sono stati confermati, una piazza importante e ambiziosa; mi dispiace per il Bari avergli fatto goal, però prevale la gioia personale».
Sorrisi anche per Alessandro Bianco: «Eravamo decimati, cerchiamo di darci una mano tra tutti. Oggi si è vista l'amalgama, siamo tutti leader. Goal? Sono partito palla al piede, loro si sono aperti e io ho calciato; non fosse entrata, mi sarei preso qualche insulto dai compagni. Cartellino? Secondo me non c'era, se al primo fallo mi danno il giallo però non ci posso fare niente. Tifosi? Splendidi, sono sempre tantissimi. Speriamo di ricambiare tutto questo calore. Oggi c'è poco da correggere nella Reggiana, una partita quasi perfetta. Si è creato uno spirito di battaglia. Il Bari? Ha dei giocatori forti, il centrocampo non è esattamente uno degli ultimi. Ogni squadra ha le sue difficoltà, auguro al Bari di risalire perché è una grandissima piazza».