Bari-Roccella 2-2, Cornacchini: «Mi sento responsabile, ma nulla di grave». Floriano: «Demeriti nostri»
Il tecnico: «La sosta ci farà bene. Dovevo essere più bravo a leggere le difficoltà». L'attaccante: «Siamo arrivati col fiato corto»
domenica 23 dicembre 2018
18.08
Un pareggio beffardo per il Bari nell'ultimo impegno del 2018, nonché ultima gara del girone d'andata. I biancorossi impattano 2-2 al San Nicola contro il Roccella, autore di un'incredibile rimonta fissata al 91' dal bolide del difensore Amelio. Scuro in volto mister Giovanni Cornacchini nel post gara: «Mi sento responsabile del risultato - spiega il tecnico in sala stampa. Non è un grosso problema; tutto sommato non si è perso. Siamo passati da2 2-0 al 2-2 e tutti pensano ai cambi nella ripresa; questo è normale. Abbiamo preso goal da 30 metri e su una punizione laterale dove la difesa non era in linea con la barriera, ma più bassa; si potevano evitare. Da parte mia dovevo leggere a monte la partita meglio; nel primo tempo sono partito con un 442 spregiudicato, loro ci mettevano un po' a giro. Quando Piovanello si è abbassato a centrocampo abbiamo fatto due goal. Nella ripresa abbiamo fatto fatica a ripartire, e alla fine non ripartiva più nessuno. Siamo andati in sofferenza e lì dovevo capire che bisognava inventare qualcosa. Ora dobbiamo fermarci e ricaricare le pile».
Sotto accusa sono finiti i cambi. Non convince la scelta i schierare Feola e Langella sugli esterni nella ripresa: «Facevamo fatica, volevo giocare con un 442 finto e dare più copertura sulle fasce. Fischi? Chi guida il Bari deve essere responsabile. La cosa di oggi cosa non è grave; qualcosina la rifarei in maniera diversa. Quando ti accorgi che la squadra fa fatica dovevo essere più sveglio e prendere le precauzioni giuste».
Un momento di calo del Bari evidenziato nelle ultime 3 partite. Per Cornacchini, però, si tratta di un passaggio normale: «Non bisogna colpevolizzare nessuno: la realtà è che nel campionato ci sono dei momenti di minore brillantezza e il nostro dura da 2/3 partite - continua il tecnico. A reggere quattro attaccanti fai fatica così, soprattutto contro una squadra in salute. Lo sbaglio può essere stato quello. I cambi sono attaccabili, ma dietro c'è sempre un pensiero». Ecco, quindi, che la la sosta per il Bari «È un bene. Siamo partiti molto tardi in ritiro, ma da lì siamo andati sempre molto forte - ricorda Cornacchini. Alla fine si tratta solo di un pareggio alla fine, nulla di grave. Lavoriamo sempre a 200 all'ora perché dobbiamo tenere la tensione alta; il riposo però arriva al momento giusto. Il girone di ritorno sarà ancora più tosto, bisognerà lavorare molto. Il distacco conta relativamente: siamo destinati a soffrire».
Oggi non era, ad esempio, la partita di Brienza: «Non ci poteva far ripartire, anche se alla fine siamo arrivati che non ripartiva più nessuno - spiega il mister. Sono sereno; non ho mai visto nessuno che non sbaglia. Da un po' di tempo c'è qualche difficoltà e la mia lettura è condizionata dal momento. I goal li abbiamo presi su due errori evitabili, ma il calcio è questo. Domenica abbiamo vinto noi con un eurogoal. Sono il primo a farsi l'esame di coscienza: accetto ogni critica, ci fa crescere. Sul primo goal i difensori dovevano stare sulla linea della barriera, invece eravamo troppo bassi. Un errore che ci è costato caro».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la lettura di Floriano, autore della prima rete: «Nel primo tempo abbiamo fatto bene, loro non hanno mai calciato in porta. Nella ripresa abbiamo subito due episodi strani - ricorda l'ala sinistra. Hanno sbagliato fra di loro in occasione della punizione da cui è nato il primo goal, poi il secondo l'hanno fatto con un tiro da 30 metri. Oggi il risultato è frutto più demeriti nostri. Siamo arrivati col fiato corto; ora abbiamo le vacanze per recuperare e iniziare col piede giusto il 2019. Nove punti sono tanti ma bisogna stare sul pezzo; la partita di oggi lo dimostra».
Lui il primo a essere sostituito nella ripresa: «Nessuno è contento di uscire, ma il mister fa le sue valutazioni. Ci sta». Sul mancato impiego di Brienza, invece, Floriano aggiunge: «Ciccio per noi è importantissimo ma avuto una settimana un po' particolare. C'era un po' di stanchezza; nel primo tempo abbiamo spinto parecchio. Dopo il primo goal del Roccella non abbiamo creato molto, ma ci sta finire la partita sul 2-1 senza rischiare molto. Non mi sono accorto dal campo che ci stessimo abbassando troppo».
Un bilancio di questo girone d'andata, però, si può fare. Soddisfazioni ma anche tante difficoltà: la Serie D è una categoria impervia. «Sui campi fuori casa troviamo grandi difficoltà - ricorda Floriano. Questa è la categoria: non è facile sempre vincere, soprattutto se gli altri fanno la partita della vita. Noi siamo in difficoltà nel studiare gli altri, mentre tutti invece ci possono studiare perché siamo trasmessi su Dazn. La partita prima di natale è sempre particolare; la sosta ci servirà per recuperare sia a livello mentale che fisico. Siamo partiti tardi con allenamenti molto duri», conclude l'attaccante biancorosso.
Massima soddisfazione, invece, per Passiatore, tecnico del Roccella: «Nel primo tempo la squadra si è fatta prendere dall'emozione di giocare al San Nicola. Il goal su calcio piazzato ci ha dato coraggio, di lì in poi abbiamo tenuto in mano la gara e potevamo fare ancora meglio dopo il 2-2 - è l'analisi del mister calabrese. Ai ragazzi ho detto che non potevamo sbagliare niente; nel primo tempo abbiamo preso 2 goal su nostre disattenzioni. Sapevamo che nella ripresa potevamo solo arrivare a qualcosa di positivo. La nostra è una squadra giovane che ha messo in campo intensità. Sostituzioni del Bari? Non mi hanno sorpreso. Io ho cercato di venir fuori sugli esterni. Amelio ha fatto un gran goal ma bisogna comunque provarci. Sono contento perché abbiamo messo in mostra il lavoro settimanale. Il Bari continuerà a fare campionato a sé; dalla seconda in giù sarà un campionato molto livellato e ogni gara verrà giocata sul dettaglio. Non c'è squadra che possa prevalere sull'altra. L'uscita dei due esterni del Bari ci ha dato più spinta sulle fasce con il 442. La differenza l'ha fatta l'intensità della squadra. Mi aspetto un Roccella che fa del sacrificio e della cattiveria la sua arma migliore; siamo una squadra giovane che si farà valere per il resto del campionato».
Sotto accusa sono finiti i cambi. Non convince la scelta i schierare Feola e Langella sugli esterni nella ripresa: «Facevamo fatica, volevo giocare con un 442 finto e dare più copertura sulle fasce. Fischi? Chi guida il Bari deve essere responsabile. La cosa di oggi cosa non è grave; qualcosina la rifarei in maniera diversa. Quando ti accorgi che la squadra fa fatica dovevo essere più sveglio e prendere le precauzioni giuste».
Un momento di calo del Bari evidenziato nelle ultime 3 partite. Per Cornacchini, però, si tratta di un passaggio normale: «Non bisogna colpevolizzare nessuno: la realtà è che nel campionato ci sono dei momenti di minore brillantezza e il nostro dura da 2/3 partite - continua il tecnico. A reggere quattro attaccanti fai fatica così, soprattutto contro una squadra in salute. Lo sbaglio può essere stato quello. I cambi sono attaccabili, ma dietro c'è sempre un pensiero». Ecco, quindi, che la la sosta per il Bari «È un bene. Siamo partiti molto tardi in ritiro, ma da lì siamo andati sempre molto forte - ricorda Cornacchini. Alla fine si tratta solo di un pareggio alla fine, nulla di grave. Lavoriamo sempre a 200 all'ora perché dobbiamo tenere la tensione alta; il riposo però arriva al momento giusto. Il girone di ritorno sarà ancora più tosto, bisognerà lavorare molto. Il distacco conta relativamente: siamo destinati a soffrire».
Oggi non era, ad esempio, la partita di Brienza: «Non ci poteva far ripartire, anche se alla fine siamo arrivati che non ripartiva più nessuno - spiega il mister. Sono sereno; non ho mai visto nessuno che non sbaglia. Da un po' di tempo c'è qualche difficoltà e la mia lettura è condizionata dal momento. I goal li abbiamo presi su due errori evitabili, ma il calcio è questo. Domenica abbiamo vinto noi con un eurogoal. Sono il primo a farsi l'esame di coscienza: accetto ogni critica, ci fa crescere. Sul primo goal i difensori dovevano stare sulla linea della barriera, invece eravamo troppo bassi. Un errore che ci è costato caro».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche la lettura di Floriano, autore della prima rete: «Nel primo tempo abbiamo fatto bene, loro non hanno mai calciato in porta. Nella ripresa abbiamo subito due episodi strani - ricorda l'ala sinistra. Hanno sbagliato fra di loro in occasione della punizione da cui è nato il primo goal, poi il secondo l'hanno fatto con un tiro da 30 metri. Oggi il risultato è frutto più demeriti nostri. Siamo arrivati col fiato corto; ora abbiamo le vacanze per recuperare e iniziare col piede giusto il 2019. Nove punti sono tanti ma bisogna stare sul pezzo; la partita di oggi lo dimostra».
Lui il primo a essere sostituito nella ripresa: «Nessuno è contento di uscire, ma il mister fa le sue valutazioni. Ci sta». Sul mancato impiego di Brienza, invece, Floriano aggiunge: «Ciccio per noi è importantissimo ma avuto una settimana un po' particolare. C'era un po' di stanchezza; nel primo tempo abbiamo spinto parecchio. Dopo il primo goal del Roccella non abbiamo creato molto, ma ci sta finire la partita sul 2-1 senza rischiare molto. Non mi sono accorto dal campo che ci stessimo abbassando troppo».
Un bilancio di questo girone d'andata, però, si può fare. Soddisfazioni ma anche tante difficoltà: la Serie D è una categoria impervia. «Sui campi fuori casa troviamo grandi difficoltà - ricorda Floriano. Questa è la categoria: non è facile sempre vincere, soprattutto se gli altri fanno la partita della vita. Noi siamo in difficoltà nel studiare gli altri, mentre tutti invece ci possono studiare perché siamo trasmessi su Dazn. La partita prima di natale è sempre particolare; la sosta ci servirà per recuperare sia a livello mentale che fisico. Siamo partiti tardi con allenamenti molto duri», conclude l'attaccante biancorosso.
Massima soddisfazione, invece, per Passiatore, tecnico del Roccella: «Nel primo tempo la squadra si è fatta prendere dall'emozione di giocare al San Nicola. Il goal su calcio piazzato ci ha dato coraggio, di lì in poi abbiamo tenuto in mano la gara e potevamo fare ancora meglio dopo il 2-2 - è l'analisi del mister calabrese. Ai ragazzi ho detto che non potevamo sbagliare niente; nel primo tempo abbiamo preso 2 goal su nostre disattenzioni. Sapevamo che nella ripresa potevamo solo arrivare a qualcosa di positivo. La nostra è una squadra giovane che ha messo in campo intensità. Sostituzioni del Bari? Non mi hanno sorpreso. Io ho cercato di venir fuori sugli esterni. Amelio ha fatto un gran goal ma bisogna comunque provarci. Sono contento perché abbiamo messo in mostra il lavoro settimanale. Il Bari continuerà a fare campionato a sé; dalla seconda in giù sarà un campionato molto livellato e ogni gara verrà giocata sul dettaglio. Non c'è squadra che possa prevalere sull'altra. L'uscita dei due esterni del Bari ci ha dato più spinta sulle fasce con il 442. La differenza l'ha fatta l'intensità della squadra. Mi aspetto un Roccella che fa del sacrificio e della cattiveria la sua arma migliore; siamo una squadra giovane che si farà valere per il resto del campionato».