Bari-Teramo 1-1, Vivarini: «Non possiamo permetterci di gestire». Simeri: «Pareggio amaro»
Il tecnico nel post partita: «Ho messo centimetri proprio per evitare di prendere quel goal». Tedino: «Nel secondo tempo molto meglio noi»
domenica 24 novembre 2019
20.24
Un pareggio beffardo per il Bari, raggiunto dal Teramo in pieno recupero con la rete di Cancellotti, favorita dalle deviazioni decisive di Ferrari e Perrotta. Lascia l'amaro in bocca il finale di 1-1, che il tecnico del Bari Vivarini analizza così: «C'è molto rammarico perché purtroppo non ci possiamo permettere il lusso di pareggiare. Si deve fare ancora meglio, bisogna chiudere le partite. Dobbiamo essere ancora più pungenti e determinati nelle ripartenze. Alla fine dovevamo tenere la palla e non perderla».
Sul banco degli imputati finiscono i cambi: Folorunsho, Ferrari, Neglia, Scavone e Corsinelli non hanno aiutato la squadra nel finale a tenere la palla alta e provare a fare il goal della sicurezza. «Ho voluto mettere più centimetri per cercare di evitare quello che è successo, ma in generale si poteva fare meglio - la spiegazione di Vivarini. Nei primi 20' del secondo tempo non c'era più partita, poi il Teramo è andato oltre le sue forze e con un paio di cambi di gioco hanno avuto occasioni pericolose. Non avevamo neanche la paura che ci potessero far goal. La rabbia è essere stati troppo blandi in ripartenza, alle volte abbiamo rallentato invece di accelerare. La prestazione è stata buona, ci vuole ancora qualcosa in più per ottenere la vittoria. La squadra è cresciuta tanto in queste due settimane, al Teramo non abbiamo mai lasciato la palla libera e abbiamo concesso due tiri solo negli ultimi minuti. C'è poco da correggere tatticamente, bisogna imparare a chiudere le partite».
Dieci punti di distacco dalla Reggina: sono troppi? Vivarini non fa drammi: «Ogni campionato ha la sua storia. con Ascoli e Teramo ero a 10 punti a gennaio. Nulla è detto ma non ci possiamo permettere di pareggiare. La squadra deve fare al meglio nell'arco dell'intera partita. Anche a livello di finalizzazione ci vuole qualcosa in più», conclude il tecnico biancorosso.
Delusione anche per Simone Simeri, che nel post gara dice: «Un pareggio amaro, non meritavamo di perdere questi due punti. Loro hanno spinto nel finale, a noi è mancato qualcosa per chiudere la partita. Doveva finire 1-0, non me ne capacito. Non è giusto pareggiare una partita del genere, il goal ce lo siamo fatti da soli: Perrotta ha detto di averla presa col braccio dopo la deviazione di Ferrari. Nel secondo tempo non siamo stati all'altezza del primo, ma comunque non meritavamo di perdere questi due punti».
Nella ripresa una buona occasione capitata proprio a Simeri, che invece di tirare ha servito l'accorrente Hamlili: «Io sono un attaccante ma sono molto più propenso a servire chi è meglio piazzato di me, nella ripresa visto Hamlili tagliare con i tempi giusti e l'ho voluto premiare, ero comunque defilato per calciare. Con Antenucci l'intesa sta crescendo, cerchiamo di migliorarci, abbiamo cercato di fraseggiare bene. Sia io che lui potevamo fare di più, anche se lui ha fatto un grandissimo goal».
Sorride, invece, Bruno Tedino, allenatore del Teramo: «Abbiamo trovato un Bari arrembante nella prima mezzora, che ha interpretato meglio la partita su un campo difficile - l'analisi del tecnico degli abruzzesi. Mi preme sottolineare che il Teramo ha sempre tenuto viva la partita, non l'ha mai messa in bagarre, e il pari è il risultato più giusto. I ragazzi hanno avuto coraggio e autostima. Ho tutti giocatori nuovi, hanno avuto bisogno di tempo per conoscersi. Abbiamo avuto un paio di occasioni importanti, nel secondo tempo il Bari non ha mai visto la palla. Il campo ritardava molto le giocate, però ci abbiamo sempre creduto. Siamo stati bravi a contenere una squadra molto forte. Sono entrati giocatori molto giovani, hanno dato un grande contributo. Per questo puntiamo a essere squadra; stiamo facendo il nostro percorso in maniera intelligente. Bari e Ternana hanno la sfortuna di aver trovato la Reggina che è veramente un mostro. Dieci punti non sono ancora un vantaggio clamoroso; io ho visto un Bari vivo».
Sul banco degli imputati finiscono i cambi: Folorunsho, Ferrari, Neglia, Scavone e Corsinelli non hanno aiutato la squadra nel finale a tenere la palla alta e provare a fare il goal della sicurezza. «Ho voluto mettere più centimetri per cercare di evitare quello che è successo, ma in generale si poteva fare meglio - la spiegazione di Vivarini. Nei primi 20' del secondo tempo non c'era più partita, poi il Teramo è andato oltre le sue forze e con un paio di cambi di gioco hanno avuto occasioni pericolose. Non avevamo neanche la paura che ci potessero far goal. La rabbia è essere stati troppo blandi in ripartenza, alle volte abbiamo rallentato invece di accelerare. La prestazione è stata buona, ci vuole ancora qualcosa in più per ottenere la vittoria. La squadra è cresciuta tanto in queste due settimane, al Teramo non abbiamo mai lasciato la palla libera e abbiamo concesso due tiri solo negli ultimi minuti. C'è poco da correggere tatticamente, bisogna imparare a chiudere le partite».
Dieci punti di distacco dalla Reggina: sono troppi? Vivarini non fa drammi: «Ogni campionato ha la sua storia. con Ascoli e Teramo ero a 10 punti a gennaio. Nulla è detto ma non ci possiamo permettere di pareggiare. La squadra deve fare al meglio nell'arco dell'intera partita. Anche a livello di finalizzazione ci vuole qualcosa in più», conclude il tecnico biancorosso.
Delusione anche per Simone Simeri, che nel post gara dice: «Un pareggio amaro, non meritavamo di perdere questi due punti. Loro hanno spinto nel finale, a noi è mancato qualcosa per chiudere la partita. Doveva finire 1-0, non me ne capacito. Non è giusto pareggiare una partita del genere, il goal ce lo siamo fatti da soli: Perrotta ha detto di averla presa col braccio dopo la deviazione di Ferrari. Nel secondo tempo non siamo stati all'altezza del primo, ma comunque non meritavamo di perdere questi due punti».
Nella ripresa una buona occasione capitata proprio a Simeri, che invece di tirare ha servito l'accorrente Hamlili: «Io sono un attaccante ma sono molto più propenso a servire chi è meglio piazzato di me, nella ripresa visto Hamlili tagliare con i tempi giusti e l'ho voluto premiare, ero comunque defilato per calciare. Con Antenucci l'intesa sta crescendo, cerchiamo di migliorarci, abbiamo cercato di fraseggiare bene. Sia io che lui potevamo fare di più, anche se lui ha fatto un grandissimo goal».
Sorride, invece, Bruno Tedino, allenatore del Teramo: «Abbiamo trovato un Bari arrembante nella prima mezzora, che ha interpretato meglio la partita su un campo difficile - l'analisi del tecnico degli abruzzesi. Mi preme sottolineare che il Teramo ha sempre tenuto viva la partita, non l'ha mai messa in bagarre, e il pari è il risultato più giusto. I ragazzi hanno avuto coraggio e autostima. Ho tutti giocatori nuovi, hanno avuto bisogno di tempo per conoscersi. Abbiamo avuto un paio di occasioni importanti, nel secondo tempo il Bari non ha mai visto la palla. Il campo ritardava molto le giocate, però ci abbiamo sempre creduto. Siamo stati bravi a contenere una squadra molto forte. Sono entrati giocatori molto giovani, hanno dato un grande contributo. Per questo puntiamo a essere squadra; stiamo facendo il nostro percorso in maniera intelligente. Bari e Ternana hanno la sfortuna di aver trovato la Reggina che è veramente un mostro. Dieci punti non sono ancora un vantaggio clamoroso; io ho visto un Bari vivo».