Bari-Troina 1-0, Cornacchini: «Sapevamo che sarebbe stata dura». Feola: «Vincere così bel segnale»
Il mister: «Non era facile giocare di mercoledì. Formazione? Mi servivano centimetri». Il mediano: «La squadra prima dei singoli»
mercoledì 12 dicembre 2018
17.36
Non il miglior Bari della stagione, ma quanto basta per piegare 1-0 il Troina con una rete a metà fra Di Cesare e il difensore Moudoumbou e laurearsi campioni d'inverno con due turni di anticipo. I biancorossi sono stati bravi a evitare le insidie dell'impegno settimanale, anche grazie all'abilità di Cornacchini nel gestire le forze: «: Sapevo delle difficoltà di questa partita - dice il tecnico nel post gara. Il Troina è squadra che ha motivazioni enormi ed è attrezzata dal punto di vista fisico. Giocando di domenica e mercoledì ero molto preoccupato; per chi ha fatto calcio è facile capire le difficoltà di questo passaggio. Dovevamo superarci a livello di motivazioni. Mi servivano centimetri e marcatori perché fisicamente il Troina è molto forte. Non avevo Hamlili a centrocampo; ho messo Liguori perché mi serviva un esterno con determinate caratteristiche. All'inizio era un 442, poi sono passato a 3 dietro e ho messo poi Bollino a fare l'interno di centrocampo. Nell'intervallo ho deciso di mettere Feola».
Una formazione, quindi, cambiata in corso d'opera per adattarsi alle esigenze della partita: «Loro - continua Cornacchini - avevano due quinti che spingevano molto, a centrocampo si sarebbe sofferto per via dell'inferiorità. Con Bollino a centrocampo gli esterni hanno avuto l'impressione di lavorare di meno, ma con due attaccanti che stanno su si fa più fatica. Bolzoni si è allenato un giorno ma ha fatto molto bene; per fisicità era indispensabile in questa partita. Floriano? Spero che stia bene. Feola? Un ragazzo molto disponibile, che entra in partita subito e fa bene anche dall'inizio. Marfella? Se vogliamo vincere deve restare con noi».
Qualche errore di troppo nella ripresa davanti alla porta, ma alla fine conta solo il risultato: «Sono partite talmente complicate che si deve sbagliare poco perché qualche difficoltà la possono creare. Una partita stressante dal punto di vista fisico; spero di farli recuperare un po' perché abbiamo altre due partite difficili, contro squadre che hanno cambiato qualcosa e che devono salvalrsi. Se le si vince come questa sono segnali forti. Non una partita bella, ma il calcio è anche questo. Per una squadra che deve sempre vincere giocare il mercoledì non è facile; abbiamo speso tante energie. Una squadra forte però è quella che vince anche le partite brutte», conclude il mister.
Soddisfatto anche Andrea Feola, calciatore che si sta ritagliando uno spazio importante nel contesto di squadra biancorosso e che sa farsi trovare sempre pronto quando viene chiamato in causa. «Venendo qui mi aspettavo di trovare una squadra fortissima; davanti a me ho Hamlili e Bolzoni che sono calciatori di altissimo livello. Cerco di farmi trovare pronto anche nei pochi minuti che mi vengono concessi. Con il vincolo degli under è normale che non si abbia tanto spazio ma il nostro obiettivo è portare via la squadra da questa categoria: la squadra viene prima dei sigoli. Siamo venuti qui sapendo che è un progetto pluriennale; si pensa al futuro non al presente. Tanti calciatori si sono calati con umiltà in questa categoria: c'è voglia di riportare il Bari fra i professionisti».
Sulla partita il centrocampista numero 21 dice: «Sapevamo di affrontare una squadra fisica e tosta. Con l'infrasettimanale il rischio è dietro l'angolo ma siamo stati bravi ad saperci adattare. Loro scavalcavano il centrocampo e non ci hanno concesso di giocar bene; abbiamo cercato di attaccare la profondità. Oggi non si è visto il miglior Bari ma quando si vince così è un bel segnale».
Una formazione, quindi, cambiata in corso d'opera per adattarsi alle esigenze della partita: «Loro - continua Cornacchini - avevano due quinti che spingevano molto, a centrocampo si sarebbe sofferto per via dell'inferiorità. Con Bollino a centrocampo gli esterni hanno avuto l'impressione di lavorare di meno, ma con due attaccanti che stanno su si fa più fatica. Bolzoni si è allenato un giorno ma ha fatto molto bene; per fisicità era indispensabile in questa partita. Floriano? Spero che stia bene. Feola? Un ragazzo molto disponibile, che entra in partita subito e fa bene anche dall'inizio. Marfella? Se vogliamo vincere deve restare con noi».
Qualche errore di troppo nella ripresa davanti alla porta, ma alla fine conta solo il risultato: «Sono partite talmente complicate che si deve sbagliare poco perché qualche difficoltà la possono creare. Una partita stressante dal punto di vista fisico; spero di farli recuperare un po' perché abbiamo altre due partite difficili, contro squadre che hanno cambiato qualcosa e che devono salvalrsi. Se le si vince come questa sono segnali forti. Non una partita bella, ma il calcio è anche questo. Per una squadra che deve sempre vincere giocare il mercoledì non è facile; abbiamo speso tante energie. Una squadra forte però è quella che vince anche le partite brutte», conclude il mister.
Soddisfatto anche Andrea Feola, calciatore che si sta ritagliando uno spazio importante nel contesto di squadra biancorosso e che sa farsi trovare sempre pronto quando viene chiamato in causa. «Venendo qui mi aspettavo di trovare una squadra fortissima; davanti a me ho Hamlili e Bolzoni che sono calciatori di altissimo livello. Cerco di farmi trovare pronto anche nei pochi minuti che mi vengono concessi. Con il vincolo degli under è normale che non si abbia tanto spazio ma il nostro obiettivo è portare via la squadra da questa categoria: la squadra viene prima dei sigoli. Siamo venuti qui sapendo che è un progetto pluriennale; si pensa al futuro non al presente. Tanti calciatori si sono calati con umiltà in questa categoria: c'è voglia di riportare il Bari fra i professionisti».
Sulla partita il centrocampista numero 21 dice: «Sapevamo di affrontare una squadra fisica e tosta. Con l'infrasettimanale il rischio è dietro l'angolo ma siamo stati bravi ad saperci adattare. Loro scavalcavano il centrocampo e non ci hanno concesso di giocar bene; abbiamo cercato di attaccare la profondità. Oggi non si è visto il miglior Bari ma quando si vince così è un bel segnale».