Bari umiliato, al San Nicola è 0-3 del Venezia. La curva contesta

Rete di Pierini nel primo tempo, di Tessmann e Dembele nel finale. Biancorossi in bambola

sabato 25 novembre 2023 16.03
A cura di Riccardo Resta
Prima sconfitta per il Bari della gestione Pasquale Marino, la seconda nel campionato dei biancorossi. Al San Nicola, nella sfida valevole per la 14ma di serie B, passa il Venezia per 0-3, grazie alle reti di Pierini nel primo tempo, di Tessmann al 90' e di Dembele al 95', a sancire la superiorità dei lagunari sui biancorossi, umiliati in un confronto impari.

Un Bari troppo brutto per essere vero, che si scioglie completamente davanti a un avversario più forte e meglio organizzato, come il Venezia di Paolo Vanoli. Pomeriggio amaro per i 16.458 spettatori (8.809 abbonati, 121 tifosi ospiti), vessati dal primo freddo invernale e dalla pioggia battente, e delusi dalla squadra in campo. Alla fine parte anche la contestazione della curva, che con espliciti cori esprime tutto il disappunto per la presidenza De Laurentiis, invitata a investire per un progetto mirato alla serie A. Per i calciatori i cori sono un invito senza mezzi termini a tirar fuori gli attributi.

Per il momento, il Bari rimane a 18 punti, che valgono il 10mo posto; in attesa che si completi il quadro della giornata. Vola, invece, il Venezia, che a 30 punti raggiunge il Parma in vetta alla classifica.

Le scelte


Guaio dell'ultimo minuto per mister Marino, che dopo il riscaldamento è costretto a mandare in panchina Diaw e schierare dal 1' Aramu (ex di turno) al fianco di Nasti in attacco. Il resto del 3–4-1-2 è composto da Sibilli dietro le punte, Koutsoupias e Benali (non l'acciaccato Acampora) in mezzo, Dorval e Ricci a tutta fascia, il trio Pucino, capitan Di Cesare e Vicari al centro della difesa, davanti a Brenno.

Mister Vanoli manda in campo il suo Venezia con il 4–3-3, orfano dell'infortunato Pohjanpalo in attacco. Tra i pali spazio a Bruno, difesa a quattro con Candela-Sverko-Altare-Zampano (c), a centrocampo Busio-Ellertsson-Tessmann e in attacco Johnsen e Pierini ai lati di Gytkaer.

Equilibrio


A partire subito forte è il Venezia, che già al 2' va al tiro con Johnsen, che raccoglie il cross di Busio da destra ma svirgola e non centra la porta. La risposta del Bari arriva al minuto 8', con la discesa di Dorval sulla destra e il cross in mezzo per Nasti, anticipato da Tessmann che in spaccata centra la traversa e rischia un clamoroso autogol. La partita è spezzettata, ed entrambe le squadre fanno fatica a costruire gioco; al 13' Busio ci prova da lontanissimo, ma non centra lo specchio. Il botta e risposta prosegue al 14' con l'azione personale di Sibilli, che da sinistra si accentra e scarica un dritto intercettato da Bruno. La trama "sconnessa" della gara si conferma anche alla metà del primo tempo, quando il Venezia costruisce una trama in ripartenza e manda al tiro Johnsen (23'), ma la conclusione viene deviata in corner. La controffensiva biancorossa si manifesta al 26': cross basso di Ricci per Koutsoupias, ma la sua conclusione è stoppata da Bruno.

Vantaggio Venezia


L'equilibrio si sblocca alla mezz'ora, con il Venezia che trova un vantaggio nel complesso meritato: discesa di Zampano a sinistra, i difensori biancorossi non riescono a fare opposizione e permettono al pallone di arrivare all'accorrente Pierini, che con il mancino realizza un rigore in movimento. La fotografia del Bari nel primo tempo è scattata al 38', quando Pucino carica il destro dal limite, ma cicca l'impatto con il pallone. Aramu ci prova al 41' sugli sviluppi di un corner, ma il suo tiro è deviato in corner. Non migliore sorte capita a Benali, che al 1' di recupero calcia dal limite ma manda il suo destro direttamente in fallo laterale. L'ultimo sussulto del primo tempo è un giallo nell'area del Venezia; i calciatori del Bari reclamano un tocco col braccio di Sverko, ma il signor Collu lascia proseguire.

La carta Achik


A inizio ripresa Marino decide di mandare in campo Achik, per lasciare negli spogliatoi un Aramu molto al di sotto delle aspettative. Ne consegue il passaggio a una sorta di 4-4-2: Pucino e Ricci terzini, Di Cesare e Vicari in mezzo, Dorval e Achik sulle fasce, Benali-Koutsoupias in mezzo, Nasti-Sibilli davanti. Al 50' il Bari, partito un po' meno timoroso, va al tiro con Ricci, che conclude di sinistro un'azione insistita ma non trova lo specchio della porta dal limite. La risposta dei lagunari arriva al 56', con una trama stretta che manda al tiro Candela, ma Brenno si salva in angolo non senza apprensione. Il Bari è ancora una volta pericoloso più per demeriti del Venezia che per meriti suoi: al 60' Ricci crossa basso e trova la deviazione in scivolata di Altare, che per poco non infila la propria porta. Al 63' Nasti prova una "bicicleta" al volo col sinistro, ma il pallone arriva docile tra le braccia di Bruno.

Le mosse della disperazione


Per provare a cambiare segno a una partita incolore, Marino manda in campo Maita, che rileva Koutsoupias. Nel Venezia dentro Olivieri per Johnsen, ma la sua gara dura meno di 10' perché viene rilevato da Jajalo per problemi fisici; dentro anche Dembele per Ellertsson, con il conseguente passaggio al 3-5-2 da parte di Vanoli. La sveglia pensata da Marino, dalla sua, non funziona, perché il Bari si limita a mandare qualche pretenzioso pallone in mezzo, puntualmente ribattuto dalla difesa dei veneti. Marino procede, allora, con le mosse della disperazione: fuori Benali e Dorval, dentro Acampora e Akpa Chukwu, nel tentativo di dare un senso diverso alla partita. Vanoli nel finale risponde con gli ingressi di Lella e Tcherychev, al posto di Busio e Pierini.

Colpi del Ko


Il Bari si sbilancia in avanti, ma non riesce a colmare l'inferiorità tecnica rispetto al Venezia, che al 90' trova anche il colpo del Ko con Tessmann, che raccoglie un pallone vagante dopo l'uscita di Brenno su Gytkyaer e da fuori infila la porta vuota con il destro. Nell'occasione del goal veneziano si fa anche male Pucino, che nel recupero viene rilevato da Bellomo. È ancora il Venezia, però, a fare la parte del leone: al 95' Dembele arrotonda il punteggio, siglando lo 0-3 finale e la debacle del Bari, fischiato dal suo pubblico.