Bari-Vibonese 2-0, Mignani: «Avevamo la testa pesante. Oggi era importante vincere»

Il tecnico: «A volte serve accontentarsi. D'Errico? Nessun caso». Botta: «Qui non ci sono titolari». Mancino: «Goal? Era regolare»

domenica 14 novembre 2021 20.44
A cura di Riccardo Resta
«Abbiamo raggiunto l'obiettivo, con fatica. Se non le chiudi alla fine può succedere di tutto. La sconfitta di Castellammare ci aveva appesantito la testa, e si è visto nel secondo tempo. Nella ripresa abbiamo fatto bene fino a 10' dalla fine, poi ci è presa un po' di paura. Se avessimo concretizzato sarebbe stato più facile. La testa fa molto, quando sei pieno di pensieri viene tutto più difficili. Liberati dei pensieri si è visto un buon Bari nel secondo tempo; quando la Vibonese ha avuto un'occasione su cui è stato bravo Frattali ci è venuta un po' di paura». Così mister Michele Mignani nel commentare la vittoria 2-0 del suo Bari al San Nicola contro la Vibonese.

«Quando perdi la sconfitta è più pesante se ci sono delle giuste aspettative. Se si inciampa, bisogna rialzarsi velocemente. Su questo dobbiamo lavorare. Stiamo parlando di una squadra prima con 30 punti dopo 14 partite: ne potevamo fare di più, ma siamo lì. Ricordiamoci da dove siamo partiti. Ogni tanto è giusto accontentarsi, oggi era importante vincere».

Zero minuti per D'Errico oggi, ma Mignani non vuol sentire parlare di "caso": «Con D'Errico non è successo nulla, non c'è nessun caso. Vedo i ragazzi ogni giorno, quando ritengo che uno stia meglio faccio delle scelte. A volte le azzecco, a volte no. Antenucci non ha giocato quattro partite, Paponi non è mai stato titolare. Pariamo di Celiento, che è rientrato e ha fatto una grandissima partita. Ho 22 giocatori forti, a volte ne vedo uno più in condizione di altri. Con D'Errico parlo, mi aspetto che mi dia dei segnali positivi».

Parlando dell'assetto di squadra, il tecnico spiega: «Di Gennaro giocava per la prima volta dall'inizio, ancora non è quello che vogliamo però ha lavorato bene. Dobbiamo trovare i centrocampisti più velocemente, lui ogni tanto si apriva. Abbiamo sbagliato palle appena riconquistate. Nel primo tempo abbiamo preso un tiro in porta, che puoi concedere; se la palla ce l'hai tu concedi ancora meno. Da una parte, apprezzo la pazienza della squadra e la gestione del primo tempo: muovendo la palla con giocate di qualità siamo andati vicini al goal».

Mignani spiega ancora: «Più va avanti il campionato, più gli avversari iniziano a conoscerti. Nel calcio ci vuole un pizzico di fortuna, però domenica abbiamo preso un rigore assurdamente sfortunato. Secondo me era fuorigioco sul loro goal. Vorrei che fosse sempre il Bari di Mignani, sia che la palla ce l'abbiamo noi sia che ce l'abbiano gli altri. Non vedo così tanta sofferenza, non concediamo tantissimo agli avversari. A volte il timore di prendere goal ti può portare ad accompagnare meno in area, ma nel secondo tempo abbiamo fatto mezz'ora di qualità. Le partite sono anche queste: vorrei che i ragazzi fossero sereni perché non possiamo avere ansie, poi ci siamo liberati. Negli ultimi 10' abbiamo concesso, ma può capitare. Poi noi in casa siamo dei signori: restituiamo la palla a tutti, non ci buttiamo mai a terra. I punti si fanno in tutti i modi, nel calcio conta anche essere furbi e astuti. Non sempre si può essere belli: riportiamo entusiasmo creato all'inizio dentro di noi. L'importante oggi era vincere, contro una squadra libera di testa».

rube n botta


Rubén Botta, autore del goal del vantaggio, dice: «Il portiere non è uscito, sono arrivato prima e ho fatto goal. Il campionato è lungo, c'è da soffrire. Tutte le squadre vogliono vincere contro di noi. Abbiamo perso un po' di gioco, ma abbiamo avuto occasioni importanti e abbiamo chiuso bene. Non dobbiamo cercare fantasmi: abbiamo un obiettivo e pensiamo solo a quello. Si può giocar male, vincere senza meritare ma dobbiamo continuare così. Dobbiamo migliorare in tutto, sappiamo che tutte le partite saranno così difficili e non dobbiamo mollare mai. Gioco sempre allo stesso modo, cerco la palla e vedo dove c'è spazio per fare la differenza e fare più danni agli avversari. Non tutte le partite sono uguali, non importa con chi gioco. Antenucci? Sappiamo che giocatore è, ma io mi trovo bene con tutti. Tutta la squadra è importante, qui non ci sono titolari: se molli una settimana c'è un altro che gioca al tuo posto».

Gaetano Mancino, vice allenatore della Vibonese, analizza così la sconfitta della squadra: «Un'altra buona prestazione, ma abbiamo raccolto niente. Giocare a Bari non è facile, contro una squadra che ha individualità importante. Abbiamo fatto la partita per buona parte di gara; l'arbitraggio ha lasciato a desiderare, il goal era regolare e il fuorigioco di Ngom non c'era. Il Bari ha dei principi di gioco, in parte hanno subito il nostro palleggio: volevamo attrarli centralmente per trovare sfogo sulle fasce. Abbiamo fatto fatica nelle marcature preventive, ci stiamo lavorando, in settimana correggeremo gli errori. Bisogna essere cinici, non possiamo permetterci di non far goal. Sono arrabbiamo perché gli arbitri quando vedono i colori della Vibonese…».