Campobasso-Bari 1-3, Mignani: «Bravi a reagire». Antenucci: «L’entusiasmo fa la differenza»
Il tecnico: «Sarebbe bello avere 20mila persone per il derby». Il bomber: «Lavoro e mi faccio trovare pronto»
domenica 17 ottobre 2021
17.13
«Le vittorie sembrano facili ma non lo sono mai. Il Campobasso è una squadra combattiva, nella partita c'era la giusta attenzione. Mi fa piacere vedere che quando prendi un colpo riesci a reagire e ad andare avanti, utilizzando la tua forza». Così mister Michele Mignani al termine della gara vinta 1-3 dal suo Bari in casa del Campobasso.
«Oggi abbiamo trovato una squadra che ci metteva pressione e abbiamo mosso bene la palla - l'analisi del tecnico biancorosso. Dobbiamo imparare a capire quando andare verso la porta e quando gestire. Ora la condizione è buona, ma il campionato è lungo e ci saranno momenti di difficoltà. Lo spirito è la cosa più importante».
Un po' di turn-over per il Bari, che comunque vince e convince: «Qui non è difficile scegliere chi far giocare, è difficile scegliere chi sta fuori. È una fortuna per me. Antenucci ha avuto una grande reazione, Gigliotti dopo tempo ha rimesso piede in campo e ha fatto una grande partita; non era facile», dice ancora il tecnico.
Conferma a centrocampo per Maita nel ruolo di play: «Ha fatto un'altra buona partita, può fare sia il play che la mezzala - prosegue Mignani. Aspettiamo Di Gennaro, abbiamo Bianco che ci dà altre soluzioni. A centrocampo siamo un po' più contati, dobbiamo essere bravi a centellinare le forze».
La chiude Cheddira nel finale, dopo aver sbagliato due goal clamorosi: «Per me è importante riuscire a creare, di fronte avevamo una squadra che non concede molto - prosegue Mignani. Abbiamo mosso bene la palla da dietro, in alcune occasioni abbiamo provato soluzione nella nostra area invece di andare a trovare gli attaccanti. Dobbiamo migliorare, ma la squadra è cresciuta in consapevolezza. La condizione è buona, alla fine arriviamo sempre bene. I goal non sono mai facili, per gli attaccanti è importante trovare la via della rete anche dopo averne sbagliati due. Quando un nostro giocatore segna sono contento perché aiuta la squadra».
E ora già testa a mercoledì, quando a Bari arriverà il Foggia per il sentito derby: «Ricarichiamo le pile velocemente, non abbiamo molto tempo per gioire. Mi piacerebbe avere 20mila spettatori al San Nicola per il derby, sarebbe una nota di merito per i ragazzi. quando la gente di Bari si muove lo fa numerosa, noi abbiamo bisogno di loro. Ne abbiamo riconquistati alcuni, speriamo di riconquistarne ancora altri».
Gioia anche per Mirco Antenucci, che dopo tre panchine di fila ritrova goal e sorriso: «Abbiamo continuato sulla strada già intrapresa. Vincere ci aiuta a lavorare meglio, abbiamo dimostrato di stare bene e di essere in crescita. Sono contento per la vittoria, ma anche per il goal che dedico a mia figlia, alla mia famiglia e ai miei amici. Sono molisano, in tanti sono venuti a vedermi. Lavoro duramente da professionista, il mister fa le sue scelte ma io devo farmi trovare sempre pronto; la professionalità alla fine viene sempre premiata».
Il bomber biancorosso continua: «Sono stato fortunato in carriera, poche volte sono stato in panchina ma fa parte del gioco. Non fa piacere non giocare, tutti vorrebbero essere in campo per 90'; ma bisogna dare una mano anche se non si gioca, perché tutti meritano soddisfazioni personali e di squadra».
Il gruppo e l'entusiasmo: sono questi gli ingredienti per fare la differenza. Antenucci spiega: «C'è un bel clima, ci vogliamo bene e sono contento di far parte di un gruppo di ragazzi professionali e umanamente validi. Il gioco è dispendioso, c'è molto sacrificio da parte di tutti, però riusciamo a trovare la trama giusta per fare goal. La differenza la fa l'entusiasmo, nel calcio è fondamentale. Con la gente il calcio è un'altra cosa, i tifosi ci trasmettono emozioni. Per il derby sono convinto che i tifosi saranno numerosi».
«Oggi abbiamo trovato una squadra che ci metteva pressione e abbiamo mosso bene la palla - l'analisi del tecnico biancorosso. Dobbiamo imparare a capire quando andare verso la porta e quando gestire. Ora la condizione è buona, ma il campionato è lungo e ci saranno momenti di difficoltà. Lo spirito è la cosa più importante».
Un po' di turn-over per il Bari, che comunque vince e convince: «Qui non è difficile scegliere chi far giocare, è difficile scegliere chi sta fuori. È una fortuna per me. Antenucci ha avuto una grande reazione, Gigliotti dopo tempo ha rimesso piede in campo e ha fatto una grande partita; non era facile», dice ancora il tecnico.
Conferma a centrocampo per Maita nel ruolo di play: «Ha fatto un'altra buona partita, può fare sia il play che la mezzala - prosegue Mignani. Aspettiamo Di Gennaro, abbiamo Bianco che ci dà altre soluzioni. A centrocampo siamo un po' più contati, dobbiamo essere bravi a centellinare le forze».
La chiude Cheddira nel finale, dopo aver sbagliato due goal clamorosi: «Per me è importante riuscire a creare, di fronte avevamo una squadra che non concede molto - prosegue Mignani. Abbiamo mosso bene la palla da dietro, in alcune occasioni abbiamo provato soluzione nella nostra area invece di andare a trovare gli attaccanti. Dobbiamo migliorare, ma la squadra è cresciuta in consapevolezza. La condizione è buona, alla fine arriviamo sempre bene. I goal non sono mai facili, per gli attaccanti è importante trovare la via della rete anche dopo averne sbagliati due. Quando un nostro giocatore segna sono contento perché aiuta la squadra».
E ora già testa a mercoledì, quando a Bari arriverà il Foggia per il sentito derby: «Ricarichiamo le pile velocemente, non abbiamo molto tempo per gioire. Mi piacerebbe avere 20mila spettatori al San Nicola per il derby, sarebbe una nota di merito per i ragazzi. quando la gente di Bari si muove lo fa numerosa, noi abbiamo bisogno di loro. Ne abbiamo riconquistati alcuni, speriamo di riconquistarne ancora altri».
Gioia anche per Mirco Antenucci, che dopo tre panchine di fila ritrova goal e sorriso: «Abbiamo continuato sulla strada già intrapresa. Vincere ci aiuta a lavorare meglio, abbiamo dimostrato di stare bene e di essere in crescita. Sono contento per la vittoria, ma anche per il goal che dedico a mia figlia, alla mia famiglia e ai miei amici. Sono molisano, in tanti sono venuti a vedermi. Lavoro duramente da professionista, il mister fa le sue scelte ma io devo farmi trovare sempre pronto; la professionalità alla fine viene sempre premiata».
Il bomber biancorosso continua: «Sono stato fortunato in carriera, poche volte sono stato in panchina ma fa parte del gioco. Non fa piacere non giocare, tutti vorrebbero essere in campo per 90'; ma bisogna dare una mano anche se non si gioca, perché tutti meritano soddisfazioni personali e di squadra».
Il gruppo e l'entusiasmo: sono questi gli ingredienti per fare la differenza. Antenucci spiega: «C'è un bel clima, ci vogliamo bene e sono contento di far parte di un gruppo di ragazzi professionali e umanamente validi. Il gioco è dispendioso, c'è molto sacrificio da parte di tutti, però riusciamo a trovare la trama giusta per fare goal. La differenza la fa l'entusiasmo, nel calcio è fondamentale. Con la gente il calcio è un'altra cosa, i tifosi ci trasmettono emozioni. Per il derby sono convinto che i tifosi saranno numerosi».