Canonico: "Trasferisco il titolo di Serie C da Bisceglie a Bari"
La squadra biscegliese ha già cambiato nome in Bari 2018
lunedì 16 luglio 2018
21.28
La possibile salvezza per il Bari calcio potrebbe coincidere con una crudele beffa per il Bisceglie.
L'A.S. Bisceglie ha cambiato denominazione sociale in A. S. Bari 2018. Lo ha comunicato l'imprenditore edile Nicola Canonico lunedì 16 luglio durante un intervento telefonico in diretta nella trasmissione "Passione Bari" di Radio Selene. Mutati anche i colori sociali, dal nerazzurro stellato al biancorosso. La procedura, resa possibile da uno spostamento della sede da Bisceglie al capoluogo pugliese, dovrà essere approvata dalla Federcalcio.
Un fulmine a ciel sereno per la tifoseria biscegliese, ormai a un passo dal perdere il calcio professionistico ritrovato dopo un lunghissimo inseguimento e vissuto appena una stagione. «Nei giorni scorsi ho spiegato che nel caso in cui non fossero partiti i lavori allo stadio "Gustavo Ventura" avrei preso in seria considerazione l'idea di cedere il titolo del Bisceglie o trasferirlo» ha commentato.
«Ho partecipato a un'asta il 23 maggio del 2014 mantenendo vigile l'attenzione nei confronti della mia squadra del cuore» ha affermato, fra l'altro, Nicola Canonico nel corso del programma. «Con un'esposizione debitoria così enorme non mi sono potuto interessare a rilevare l'attuale sodalizio. Dover rimpinguare 17 milioni di debiti a fronte di un titolo di Serie B mi è sembrato eccessivo, considerando che in quell'asta il club fu acquistato per meno di cinque milioni di euro» ha aggiunto.
Il dirigente sportivo non ha risparmiato un riferimento diretto al sindaco di Bari Antonio Decaro: «Gli chiederei: vuoi ripartire dalla Serie C o dalla Serie D?» . Un chiaro riferimento alla possibilità che, senza la collaborazione del primo cittadino, si vengano a creare due Bari, uno in C e l'altro in D.
Qua alle insidie del massimo campionato dilettantistico nazionale: «Le difficoltà incontrate da società come Foggia e Taranto sono lì a dimostrarci che vincere la D è tutt'altro che semplice. Io ci sono riuscito col Bisceglie e posso assicurare che è un'impresa» ha sottolineato l'imprenditore.
«Qualche promozione l'ho conquistata, a differenza di altri e so che per gestire una società è necessario tenere i bilanci sotto controllo e non bisogna spendere più di quello che si ha» ha evidenziato Canonico. «Il Bari non può partecipare alla Serie D per il blasone, sto facendo un passo avanti per consentire alla città di restare nel professionismo. Da parte mia c'è tutta la disponibilità nell'incontrare gli imprenditori Napoli e Radrizzani che hanno manifestato l'interesse ad acquisire il Bari. Non ho difficoltà ad aprire le porte della società a coloro che hanno cuore il bene del calcio barese. In sette anni a Bisceglie non ho mai chiesto nulla a nessuno».
L'A.S. Bisceglie ha cambiato denominazione sociale in A. S. Bari 2018. Lo ha comunicato l'imprenditore edile Nicola Canonico lunedì 16 luglio durante un intervento telefonico in diretta nella trasmissione "Passione Bari" di Radio Selene. Mutati anche i colori sociali, dal nerazzurro stellato al biancorosso. La procedura, resa possibile da uno spostamento della sede da Bisceglie al capoluogo pugliese, dovrà essere approvata dalla Federcalcio.
Un fulmine a ciel sereno per la tifoseria biscegliese, ormai a un passo dal perdere il calcio professionistico ritrovato dopo un lunghissimo inseguimento e vissuto appena una stagione. «Nei giorni scorsi ho spiegato che nel caso in cui non fossero partiti i lavori allo stadio "Gustavo Ventura" avrei preso in seria considerazione l'idea di cedere il titolo del Bisceglie o trasferirlo» ha commentato.
«Ho partecipato a un'asta il 23 maggio del 2014 mantenendo vigile l'attenzione nei confronti della mia squadra del cuore» ha affermato, fra l'altro, Nicola Canonico nel corso del programma. «Con un'esposizione debitoria così enorme non mi sono potuto interessare a rilevare l'attuale sodalizio. Dover rimpinguare 17 milioni di debiti a fronte di un titolo di Serie B mi è sembrato eccessivo, considerando che in quell'asta il club fu acquistato per meno di cinque milioni di euro» ha aggiunto.
Il dirigente sportivo non ha risparmiato un riferimento diretto al sindaco di Bari Antonio Decaro: «Gli chiederei: vuoi ripartire dalla Serie C o dalla Serie D?» . Un chiaro riferimento alla possibilità che, senza la collaborazione del primo cittadino, si vengano a creare due Bari, uno in C e l'altro in D.
Qua alle insidie del massimo campionato dilettantistico nazionale: «Le difficoltà incontrate da società come Foggia e Taranto sono lì a dimostrarci che vincere la D è tutt'altro che semplice. Io ci sono riuscito col Bisceglie e posso assicurare che è un'impresa» ha sottolineato l'imprenditore.
«Qualche promozione l'ho conquistata, a differenza di altri e so che per gestire una società è necessario tenere i bilanci sotto controllo e non bisogna spendere più di quello che si ha» ha evidenziato Canonico. «Il Bari non può partecipare alla Serie D per il blasone, sto facendo un passo avanti per consentire alla città di restare nel professionismo. Da parte mia c'è tutta la disponibilità nell'incontrare gli imprenditori Napoli e Radrizzani che hanno manifestato l'interesse ad acquisire il Bari. Non ho difficoltà ad aprire le porte della società a coloro che hanno cuore il bene del calcio barese. In sette anni a Bisceglie non ho mai chiesto nulla a nessuno».