Casertana-Bari 0-2, Auteri: «Vittoria dopo buona prestazione. Abbiamo avuto continuità»
Il tecnico: «Convinto da atteggiamento e intensità». Bianco: «Dobbiamo diventare squadra in fretta». Guidi recrimina: «Espulsione ingiusta»
domenica 22 novembre 2020
17.27
Il Bari torna a vincere e lo fa ritrovando in panchina mister Gaetano Auteri dopo il Covid. I biancorossi battono 0-2 la Casertana (Antenucci e Montalto) e riprendono la loro marcia dopo la brutta sconfitta contro la Ternana: «Siamo stati continui, da subito e per tutta la gara, un po' disturbata dal vento. Una vittoria figlia di una buona prestazione. Abbiamo sbagliato qualcosina ma ci sta; l'importante è che abbiamo fatto la partita con aggressività e intensità. Abbiamo creato ma non concretizzato, potevamo rischiare qualcosa ma siamo stati solidi e convincenti», ha commentato Auteri nel post gara.
Il mister prosegue: «Gli attaccanti, tutti, hanno giocato un'ottima partita. È stata una partita da squadra; siamo stati continui, questa è la squadra da seguire. Mi hanno convinto atteggiamento e intensità nell'aggressione, la capacità di tenere il baricentro alto in condizioni di sicurezza. Oggi è stata una delle partite che abbiamo fatto con continuità; stiamo crescendo dal punto di vista fisico. Alcuni sono arrivati a mercato quasi chiuso, giocando ogni tre giorni abbiamo fatto fatica a inserirli. Oggi è stata una prestazione consistente, dobbiamo proseguire così. In questo gruppo c'è grande motivazione; se ci fosse qualcuno venuto a "svernare" non glielo avremmo consentito. Impegno e motivazione ci sono da parte di tutti, nessuno non è solidale o partecipativo. Non ho mai allenato 11 titolari; si parte in 11 ma poi ci sono i cambi».
Il tecnico biancorosso conclude: «Ho intravvisto delle cose giuste. A volte sembra che non ci divertiamo, Bari è un ambiente che crea pressione. Di tempo per recuperare ce n'è tantissimo; dobbiamo mantenere questo atteggiamento e questa continuità, concretizzare di più. Siamo stati comunque bravi ad addomesticare la Casertana».
Protagonista positivo della gara è Raffale Bianco, autore dell'assist per la rete di Antenucci e di una prova convincente in mediana: «Siamo il Bari e dobbiamo dare risposte tutte le settimane. Dopo una sconfitta la partita successiva è sempre importante. Siamo contenti, qui la Ternana ci ha pareggiato; abbiamo fatto una buona partita con il vento. Stiamo cercando di diventare una squadra, ora lo siamo solo a tratti; c'è bisogno di tutti, il campionato è lungo e chi ci è davanti è forte. Prima diventiamo squadra, prima possiamo toglierci soddisfazioni. Sono contento di come ho giocato; questa è una squadra forte, il mister può scegliere l'undici migliore di settimana in settimana».
Bianco analizza anche gli aspetti tattici: «Il mister ha un gioco offensivo, a noi centrocampisti chiede di coprire molto campo, quini a volte ci troviamo a ridosso dell'area di rigore. Il modulo è dispendioso, per questo dobbiamo diventare squadra in breve tempo, per aiutarci l'un l'altro. Abbiamo cambiato molto quest'anno, le affinità fra giocatori si creano con allenamenti e molte altre cose. Giocando quasi sempre ci siamo allenati poco. Dopo Foggia abbiamo risposto bene, lo abbiamo fatto anche oggi. Quando attacchiamo siamo bravi, dobbiamo ancora migliorare nella fase difensiva. Siamo a novembre, c'è ancora tempo per migliorare».
Dal punto di vista personale, Bianco afferma: «Io cerco sempre di fare il massimo, a volte ci riesco, a volte capitano giornate un po' storte. L'importante è il lavoro di gruppo, per vincere il campionato c'è bisogno di diventare squadra. Il mister esalta le qualità offensive, difendendosi bene si creano i presupposti per far male. Quando ci allunghiamo o ci allarghiamo, le squadre tecniche giocano negli spazi e sfruttano la nostra inferiorità numerica a centrocampo. Se entriamo nell'ottica del sacrificio possiamo ricavare qualcosa di buono, se invece ci fermiamo ai singoli vinceremo qualche partita, ma non il campionato».
Amarezza, invece, filtra dagli ambienti della Casertana. Il tecnico Guidi recrimina anche per qualche decisione arbitrale: «Abbiamo messo in palese difficoltà il Bari, che faceva fatica a prenderci la palla. Ha pesato l'espulsione di Konate, ma a me la squadra è piaciuta. A volte abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio, immediatamente con il tiro di Icardi abbiamo sfiorato il pareggio. Non ho visto grande intensità del Bari, solo calciatori ottimi ed esperti che hanno fatto pesare il divario nell'economia del risultato. Evito di commentare gli episodi arbitrali. Ci sono state decisioni prese diversamente; il secondo fallo di Konate non era da giallo, c'è stato un intervento a piedi uniti di un calciatore del Bari che è stato solo richiamato. Anche sul goal annullato a Carillo non so se c'era fuorigioco».
Icardi, uno dei migliori dei falchetti, commenta così: «Il Bari è la squadra più forte del girone, ma c'è rammarico perché potevamo ottenere di più anche in dieci. Prima dell'espulsione abbiamo avuto grande ritmo, poi ci siamo adeguati ma abbiamo lottato fino alla fine. Fino al 40' non siamo riusciti a essere lucidi in ripartenza per fare molti tiri in porta, ci è mancato l'ultimo passaggio ma abbiamo costruito bene».
Il mister prosegue: «Gli attaccanti, tutti, hanno giocato un'ottima partita. È stata una partita da squadra; siamo stati continui, questa è la squadra da seguire. Mi hanno convinto atteggiamento e intensità nell'aggressione, la capacità di tenere il baricentro alto in condizioni di sicurezza. Oggi è stata una delle partite che abbiamo fatto con continuità; stiamo crescendo dal punto di vista fisico. Alcuni sono arrivati a mercato quasi chiuso, giocando ogni tre giorni abbiamo fatto fatica a inserirli. Oggi è stata una prestazione consistente, dobbiamo proseguire così. In questo gruppo c'è grande motivazione; se ci fosse qualcuno venuto a "svernare" non glielo avremmo consentito. Impegno e motivazione ci sono da parte di tutti, nessuno non è solidale o partecipativo. Non ho mai allenato 11 titolari; si parte in 11 ma poi ci sono i cambi».
Il tecnico biancorosso conclude: «Ho intravvisto delle cose giuste. A volte sembra che non ci divertiamo, Bari è un ambiente che crea pressione. Di tempo per recuperare ce n'è tantissimo; dobbiamo mantenere questo atteggiamento e questa continuità, concretizzare di più. Siamo stati comunque bravi ad addomesticare la Casertana».
Protagonista positivo della gara è Raffale Bianco, autore dell'assist per la rete di Antenucci e di una prova convincente in mediana: «Siamo il Bari e dobbiamo dare risposte tutte le settimane. Dopo una sconfitta la partita successiva è sempre importante. Siamo contenti, qui la Ternana ci ha pareggiato; abbiamo fatto una buona partita con il vento. Stiamo cercando di diventare una squadra, ora lo siamo solo a tratti; c'è bisogno di tutti, il campionato è lungo e chi ci è davanti è forte. Prima diventiamo squadra, prima possiamo toglierci soddisfazioni. Sono contento di come ho giocato; questa è una squadra forte, il mister può scegliere l'undici migliore di settimana in settimana».
Bianco analizza anche gli aspetti tattici: «Il mister ha un gioco offensivo, a noi centrocampisti chiede di coprire molto campo, quini a volte ci troviamo a ridosso dell'area di rigore. Il modulo è dispendioso, per questo dobbiamo diventare squadra in breve tempo, per aiutarci l'un l'altro. Abbiamo cambiato molto quest'anno, le affinità fra giocatori si creano con allenamenti e molte altre cose. Giocando quasi sempre ci siamo allenati poco. Dopo Foggia abbiamo risposto bene, lo abbiamo fatto anche oggi. Quando attacchiamo siamo bravi, dobbiamo ancora migliorare nella fase difensiva. Siamo a novembre, c'è ancora tempo per migliorare».
Dal punto di vista personale, Bianco afferma: «Io cerco sempre di fare il massimo, a volte ci riesco, a volte capitano giornate un po' storte. L'importante è il lavoro di gruppo, per vincere il campionato c'è bisogno di diventare squadra. Il mister esalta le qualità offensive, difendendosi bene si creano i presupposti per far male. Quando ci allunghiamo o ci allarghiamo, le squadre tecniche giocano negli spazi e sfruttano la nostra inferiorità numerica a centrocampo. Se entriamo nell'ottica del sacrificio possiamo ricavare qualcosa di buono, se invece ci fermiamo ai singoli vinceremo qualche partita, ma non il campionato».
Amarezza, invece, filtra dagli ambienti della Casertana. Il tecnico Guidi recrimina anche per qualche decisione arbitrale: «Abbiamo messo in palese difficoltà il Bari, che faceva fatica a prenderci la palla. Ha pesato l'espulsione di Konate, ma a me la squadra è piaciuta. A volte abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio, immediatamente con il tiro di Icardi abbiamo sfiorato il pareggio. Non ho visto grande intensità del Bari, solo calciatori ottimi ed esperti che hanno fatto pesare il divario nell'economia del risultato. Evito di commentare gli episodi arbitrali. Ci sono state decisioni prese diversamente; il secondo fallo di Konate non era da giallo, c'è stato un intervento a piedi uniti di un calciatore del Bari che è stato solo richiamato. Anche sul goal annullato a Carillo non so se c'era fuorigioco».
Icardi, uno dei migliori dei falchetti, commenta così: «Il Bari è la squadra più forte del girone, ma c'è rammarico perché potevamo ottenere di più anche in dieci. Prima dell'espulsione abbiamo avuto grande ritmo, poi ci siamo adeguati ma abbiamo lottato fino alla fine. Fino al 40' non siamo riusciti a essere lucidi in ripartenza per fare molti tiri in porta, ci è mancato l'ultimo passaggio ma abbiamo costruito bene».