Catanzaro-Bari 1-2, Mignani: «Partita vinta da squadra». D’Errico: «Mio goal più bello e importante»
Il mister: «Al lavoro, mercoledì un’altra sfida importante». Polverino: «Su Vandeputte la parata più difficile». Vivarini: «Puniti dagli episodi»
domenica 13 marzo 2022
20.38
Una vittoria di cuore, di tecnica e da grande squadra. Il Bari in rimonta batte 1-2 il Catanzaro e vola a +10 in vetta alla classifica, quando mancano sette partite alla fine della stagione regolare di serie C.
«Una partita tosta, però i ragazzi sono stati meravigliosi. Siamo andati oltre tutte le problematiche di una partita, abbiamo finito in maniera inusuale ma abbiamo sofferto quando c'era da soffrire a abbiamo giocato quando c'era da giocare. Abbiamo fatto la partita giusta, in una ambiente difficile contro una squadra che si giocava quasi tutto. Abbiamo controbattuto da grande squadra, dando tutto», ha detto mister Michele Mignani nel post gara.
Il tecnico si sofferma anche sugli aspetti più personali, esternati nell'abbraccio alla squadra sotto il settore ospiti a fine partita: «Non riesco a godermela come vorrei, un po' per carattere, un po' perché le ferite sono tante, un po' perché mercoledì si rigioca. Abbiamo preso ulteriore vantaggio, ma non si è fatto nulla; se pensassimo diversamente sarebbe grave. Caratterialmente sono tranquillo, mi ritengo anche abbastanza freddo soprattutto all'esterno; ho le mie paure, i miei momenti di euforia e ho bisogno di esternare i miei sentimenti ogni tanto. Ho voluto dare un abbraccio alla squadra, vincere in questo modo è più bello che con la giocata di un singolo».
Un altro scontro diretto in cui il Bari ha dimostrato il suo valore. Mignani analizza: «Da allenatore le partite più difficili ti rendono più felice. Di facile non c'è mai nulla, ma la nostra forza è stata fare bene negli scontri diretti; abbiamo incontrato tante squadre lanciate da seconde, i ragazzi sono stati bravi. Oggi abbiamo fatto una partita di sacrificio, abbiamo perso dei pezzi: ora rimettiamoci al lavoro perché mercoledì c'è una partita altrettanto importante, anche se non è uno scontro diretto».
Una partita che lascia in eredità lo spirito di squadra, delle grandi giocate individuali, ma anche qualche cerotto di troppo: «D'Errico ha fatto un grande goal, se lo meritava perché le altre volte la palla era dentro anche se gli arbitri non l'hanno vista dentro. Lui ci mette un po' a entrare in partita, deve essere più dentro anche dall'inizio. Polverino? Stare in un gruppo come il nostro è facile, ma non è facile giocare una partita ogni tanto, soprattutto in partite come queste che sono molto importanti. Mi ha sempre dato l'impressione di essere tranquillo, è un portiere pronto che può fare questa categoria. Per me non è una sorpresa. Botta? Un indurimento al flessore come per Galano. Ricci ha avuto un problema diverso. Mi auguro che siano tutti problemi di lieve entità. La gioia è un po' strozzata, per me è molto più semplice gestire la settimana se ho tante scelte».
Mignani conclude con una riflessione sui tanti contropiede non concretizzati: «Da un po' non riusciamo a concretizzare le ripartenze che creiamo. Abbiamo giocatori di gambe, che con facilità fanno anche 50 metri, poi all'ultimo sbagliamo la scelta. Abbiamo pagato tante ripartenze avversarie, mentre ultimamente non abbiamo concretizzato le nostre; comunque è un segno positivo la voglia di creare in ripartenza».
Grande protagonista della gara è stato Andrea D'Errico, autore dello spettacolare goal vittoria a inizio ripresa e di un finale di grande sacrificio sulla fascia destra, con un Bari in piena emergenza: «Il goal? Lo devo rivedere però ho la sensazione che sia stato il più bello e importante della mia carriera - commenta nel post gara il centrocampista biancorosso. Un goal da sei punti. Ho visto Ricci in sovrapposizione, appena ho sterzato non ci ho pensato e ho tirato sul secondo palo; un po' di incoscienza, è andata bene. Siamo passati sotto su un calcio d'angolo, ma abbiamo rimontato e abbiamo avuto altre occasioni. Polverino è stato straordinario su Vandeputte, gli faccio i miei più grandi complimenti. Ho bisogno di campo, quando ci sono spazi riesco a strappare. Ringrazio Maita e Terranova che mi hanno aiutato in un ruolo non mio, per me non era facile contro un avversario come Vandeputte. Il campionato non è finito, mancano 21 punti ma questa è una grande vittoria. Volevamo tornare a +10, abbiamo vinto da squadra due scontri diretti; siamo forti nei singoli e nel gruppo, lo abbiamo dimostrato. Festeggiamo fino a mezzanotte, poi da domani si torna al lavoro per preparare la partita con la Juve Stabia. Sono contento di dare una mano alla squadra, in questo grande gruppo ognuno fa il suo e in partite come queste anche di più. Questo goal vale tanto, lo dedico alla mia compagna; aspettiamo un bimbo o una bimba, questo goal è per lei. Speriamo di avere tanti tifosi mercoledì, avremo bisogno di loro in una partita difficile».
Ma la vittoria porta anche la firma di Emanuele Polverino, chiamato a sostituire in porta l'infortunato Frattali e autore di un paio di parate super: «Sono contento della prestazione, mia e della squadra - dice nel post gara il portiere biancorosso. Il mio compito è dare una mano, oggi è andata benissimo e sono contento. La parata più difficile? Quella su Vandeputte, non l'ho vista partire però l'ho tirata fuori con la mano. Quella parata mi ha dato ancora più concentrazione. A me piace uscire, giocare con i piedi; mi aiuta a concentrarmi. Dediche? A mio padre che mi segue da piccolo e al direttore, sono qui grazie a lui. In me ci ho sempre creduto, oggi è andata bene. Ora speriamo di recuperare i compagni che si sono fatti male, mercoledì sarà una battaglia e dobbiamo lottare per il nostro traguardo. L'obiettivo è vicino, ma ci sono ancora sette partite e bisogna lottare. Mercoledì affronterò da ex la Juve Stabia, spero di farlo nel miglior modo possibile».
Mister Vincenzo Vivarini, tecnico del Catanzaro, commenta così la sconfitta dei suoi: «C'è dispiacere per il risultato, ma penso che sia stata una bella partita, giocata da entrambe a viso aperto. Abbiamo fatto una buona prestazione, concedendo però qualche ripartenza di troppo al Bari. Peccato per gli episodi, non possiamo dire di essere stati fortunati. Avevamo studiato il Bari, nel primo tempo abbiamo fatto un'ottima partita, venendo fuori e prendendo spazi per creare profondità. Abbiamo creato quattro o cinque occasioni in cui Polverino è stato molto bravo; loro anche con gli infortuni hanno messo in campo una squadra forte. C'è un grosso dispiacere per questa sconfitta, veniamo da due partite che ci hanno tagliato le gambe. Prima del pareggio del Bari abbiamo dominato, poi una volta preso goal abbiamo subito».
«Una partita tosta, però i ragazzi sono stati meravigliosi. Siamo andati oltre tutte le problematiche di una partita, abbiamo finito in maniera inusuale ma abbiamo sofferto quando c'era da soffrire a abbiamo giocato quando c'era da giocare. Abbiamo fatto la partita giusta, in una ambiente difficile contro una squadra che si giocava quasi tutto. Abbiamo controbattuto da grande squadra, dando tutto», ha detto mister Michele Mignani nel post gara.
Il tecnico si sofferma anche sugli aspetti più personali, esternati nell'abbraccio alla squadra sotto il settore ospiti a fine partita: «Non riesco a godermela come vorrei, un po' per carattere, un po' perché le ferite sono tante, un po' perché mercoledì si rigioca. Abbiamo preso ulteriore vantaggio, ma non si è fatto nulla; se pensassimo diversamente sarebbe grave. Caratterialmente sono tranquillo, mi ritengo anche abbastanza freddo soprattutto all'esterno; ho le mie paure, i miei momenti di euforia e ho bisogno di esternare i miei sentimenti ogni tanto. Ho voluto dare un abbraccio alla squadra, vincere in questo modo è più bello che con la giocata di un singolo».
Un altro scontro diretto in cui il Bari ha dimostrato il suo valore. Mignani analizza: «Da allenatore le partite più difficili ti rendono più felice. Di facile non c'è mai nulla, ma la nostra forza è stata fare bene negli scontri diretti; abbiamo incontrato tante squadre lanciate da seconde, i ragazzi sono stati bravi. Oggi abbiamo fatto una partita di sacrificio, abbiamo perso dei pezzi: ora rimettiamoci al lavoro perché mercoledì c'è una partita altrettanto importante, anche se non è uno scontro diretto».
Una partita che lascia in eredità lo spirito di squadra, delle grandi giocate individuali, ma anche qualche cerotto di troppo: «D'Errico ha fatto un grande goal, se lo meritava perché le altre volte la palla era dentro anche se gli arbitri non l'hanno vista dentro. Lui ci mette un po' a entrare in partita, deve essere più dentro anche dall'inizio. Polverino? Stare in un gruppo come il nostro è facile, ma non è facile giocare una partita ogni tanto, soprattutto in partite come queste che sono molto importanti. Mi ha sempre dato l'impressione di essere tranquillo, è un portiere pronto che può fare questa categoria. Per me non è una sorpresa. Botta? Un indurimento al flessore come per Galano. Ricci ha avuto un problema diverso. Mi auguro che siano tutti problemi di lieve entità. La gioia è un po' strozzata, per me è molto più semplice gestire la settimana se ho tante scelte».
Mignani conclude con una riflessione sui tanti contropiede non concretizzati: «Da un po' non riusciamo a concretizzare le ripartenze che creiamo. Abbiamo giocatori di gambe, che con facilità fanno anche 50 metri, poi all'ultimo sbagliamo la scelta. Abbiamo pagato tante ripartenze avversarie, mentre ultimamente non abbiamo concretizzato le nostre; comunque è un segno positivo la voglia di creare in ripartenza».
Grande protagonista della gara è stato Andrea D'Errico, autore dello spettacolare goal vittoria a inizio ripresa e di un finale di grande sacrificio sulla fascia destra, con un Bari in piena emergenza: «Il goal? Lo devo rivedere però ho la sensazione che sia stato il più bello e importante della mia carriera - commenta nel post gara il centrocampista biancorosso. Un goal da sei punti. Ho visto Ricci in sovrapposizione, appena ho sterzato non ci ho pensato e ho tirato sul secondo palo; un po' di incoscienza, è andata bene. Siamo passati sotto su un calcio d'angolo, ma abbiamo rimontato e abbiamo avuto altre occasioni. Polverino è stato straordinario su Vandeputte, gli faccio i miei più grandi complimenti. Ho bisogno di campo, quando ci sono spazi riesco a strappare. Ringrazio Maita e Terranova che mi hanno aiutato in un ruolo non mio, per me non era facile contro un avversario come Vandeputte. Il campionato non è finito, mancano 21 punti ma questa è una grande vittoria. Volevamo tornare a +10, abbiamo vinto da squadra due scontri diretti; siamo forti nei singoli e nel gruppo, lo abbiamo dimostrato. Festeggiamo fino a mezzanotte, poi da domani si torna al lavoro per preparare la partita con la Juve Stabia. Sono contento di dare una mano alla squadra, in questo grande gruppo ognuno fa il suo e in partite come queste anche di più. Questo goal vale tanto, lo dedico alla mia compagna; aspettiamo un bimbo o una bimba, questo goal è per lei. Speriamo di avere tanti tifosi mercoledì, avremo bisogno di loro in una partita difficile».
Ma la vittoria porta anche la firma di Emanuele Polverino, chiamato a sostituire in porta l'infortunato Frattali e autore di un paio di parate super: «Sono contento della prestazione, mia e della squadra - dice nel post gara il portiere biancorosso. Il mio compito è dare una mano, oggi è andata benissimo e sono contento. La parata più difficile? Quella su Vandeputte, non l'ho vista partire però l'ho tirata fuori con la mano. Quella parata mi ha dato ancora più concentrazione. A me piace uscire, giocare con i piedi; mi aiuta a concentrarmi. Dediche? A mio padre che mi segue da piccolo e al direttore, sono qui grazie a lui. In me ci ho sempre creduto, oggi è andata bene. Ora speriamo di recuperare i compagni che si sono fatti male, mercoledì sarà una battaglia e dobbiamo lottare per il nostro traguardo. L'obiettivo è vicino, ma ci sono ancora sette partite e bisogna lottare. Mercoledì affronterò da ex la Juve Stabia, spero di farlo nel miglior modo possibile».
Mister Vincenzo Vivarini, tecnico del Catanzaro, commenta così la sconfitta dei suoi: «C'è dispiacere per il risultato, ma penso che sia stata una bella partita, giocata da entrambe a viso aperto. Abbiamo fatto una buona prestazione, concedendo però qualche ripartenza di troppo al Bari. Peccato per gli episodi, non possiamo dire di essere stati fortunati. Avevamo studiato il Bari, nel primo tempo abbiamo fatto un'ottima partita, venendo fuori e prendendo spazi per creare profondità. Abbiamo creato quattro o cinque occasioni in cui Polverino è stato molto bravo; loro anche con gli infortuni hanno messo in campo una squadra forte. C'è un grosso dispiacere per questa sconfitta, veniamo da due partite che ci hanno tagliato le gambe. Prima del pareggio del Bari abbiamo dominato, poi una volta preso goal abbiamo subito».