De Laurentiis e Mignani prima della finale: «Nostro intento è vincere sempre»

Massimo impegno di proprietà e squadra per superare l'ultimo ostacolo

sabato 10 giugno 2023 15.50
A cura di Gianluca Battista
Massimo impegno, di società, staff tecnico e squadra per superare l'ultimo ostacolo e regalare una grande gioia alla città.
Questa la sintesi massima della conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio, 10 giugno, nella sala stampa "Gianluca Guido" dello stadio San Nicola dal presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, e dal mister Michele Mignani.
Vigilia più importante degli ultimi 13 anni, prima della sfida di ritorno della finale playoff al Cagliari. Il pareggio dell'andata lascia aperti vari scenari e nessuno in casa Bari intende mollare di un centimetro.
Di seguito le risposte di presiedente e allenatore alla stampa.

LUIGI DE LAURENTIIS
«Il nostro è un gruppo solido e sono felice e molto orgoglioso del percorso fatto sin qui».

«Convivo con sentimenti contrastanti. Ci penso da tempo alla questione cessione in caso di promozione. Quando sono arrivato in Puglia ero certo di poter costruire la bontà del percorso, partendo dal brand, cosa che ho fatto da ambasciatore di Bari e dei baresi ovunque, anche all'estero, dove la Puglia gode di ottimo appeal negli ultimo anni. L'ho fatto con convinzione e sono comunque felice qualsiasi sia l'epilogo. Abbiamo dato tutto, come gruppo e come uomini».

«Mignani è un po' il regista di questo bel film, Polito per me è lo sceneggiatore ed io il produttore. Debbo dire che il film è nato bene e che forse i Boldi e De Sica di questa stagione possono essere Di Cesare, il capitano, ed il bomber, Cheddira».

«Siamo un gruppo esperto di imprenditori che ha diversificato il suo impegno negli anni, mio padre per primo. Col territorio barese si è costruito un percorso di grande fiducia e devo dire che è stato bello lavorare qui, ma noi possiamo poco e siamo in mano a ciò che accadrà dopo la serata di domani. Vorrei che le norme fossero diverse su multiproprietà, ma questo è quello che passa il convento».

«Il bilancio di questi cinque anni è positivo. Mi pare sia davanti agli occhi di tutti che anche in C avremmo potuto centrare prima l'obiettivo. Dopo cinque anni possiamo giocarci la serie A e già questa ultima frase può rappresentare un bilancio di questo lustro».

«Quanto al rapporto con l'allenatore, so che il mister trasmette poco all'esterno, ma lui è un vincente. Io la penso quasi sempre come lui. Il nostro approccio è sempre simile, siamo persone da petto in fuori. Per me il pensiero è solo quello: non si arriva terzi in B, se all'interno di ciascuno del gruppo non esiste questo agonismo positivo. Il nostro intento è sempre vincere».

MICHELE MIGNANI
«Colgo l'occasione per ringraziare il presidente. Sono partito dalla C quasi come sconosciuto. Il direttore (Polito) e lui mi hanno voluto qua con il mio staff e sarò loro sempre grato. Con loro e con i ragazzi abbiamo lavorato duramente, sebbene non sempre si raccolgano frutti, ma a noi è andata bene. Ora dobbiamo affrontare l'ultima partita che è la più difficile sempre, figurarsi questa».

«Domani dobbiamo stare molto attenti e dobbiamo avere lucidità per esprimerci come sappiamo. Ci sarà impegno massimo di tutta la famiglia Bari per domani, questo lo posso assicurare».

«A volte i miei collaboratori sono più sanguigni ed io sono più misurato, se devo parlarvi di qualche episodio particolare in stagione. Mi incazzo con loro perché dico sempre di festeggiare al 90' e non prima. Sono fatto così, penso sempre a ciò che sarà domani. Tuttacia posso sin da ora dire che quest'anno ho fatto un percorso speciale insieme a loro. Noi siamo una famiglia e qualsiasi cosa succeda domani, io sono orgoglioso di questo periodo qui a Bari».

«Ci prendiamo stasera e domani per decidere sulle condizioni dei singoli. Pucino sta crescendo, ma si è rimesso in gruppo da poco, Dorval sta facendo bene. Mazzotta e Ricci sono una garanzia. Folo ci fa pensare un po' di più, con questa infiammazione a volte sta meglio, a volte sta peggio».

«Nostra forza in questa stagione credo siano state la continuità di prestazioni e l'atteggiamento. I ragazzi sono stati bravi nel prendere questa convinzione ed affrontare ogni avversario così. Sin dalle prime partite si era capito che eravamo una squadra che andava a fare prestazioni ovunque. Ecco, dopo il Genoa ed il Parma, prima e dopo Natale, ho avuto maggiore consapevolezza delle nostre qualità».

«Finale è finale, una partita che non ha più margini per rimediare. Tutti i particolari sono importanti e gli episodi possono decidere. Dobbiamo dare tutto fino al 95° e non trascurare nulla».