«Devo vendere il Bari nel giro di tre anni, che vada in A o meno»

Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare del club di strada Torrebella in una conferenza stampa a margine della Supercoppa italiana

martedì 23 gennaio 2024 15.44
A cura di Gianluca Battista
«Al Manchester City è permesso di fare 42 squadre, a noi no. Ho anche il Bari, che però devo vendere nel giro di tre anni, che vada in A o meno».

Così Aurelio De Laurentiis in conferenza stampa dopo la finale di Supercoppa italiana persa dal suo Napoli contro l'Inter a Riad, in Arabia Saudita. Il numero uno della Filmauro è tornato a parlare del Bari dopo mesi di silenzio assoluto, spiegando come per lui sia difficile accettare la legge che vieta in Italia di avere la multiproprietà.

L'esempio portato dal ADL però è sembrato a molti non calzante, poiché il gruppo che detiene il Manchester City non ha squadre europee che militano nella medesima categoria.

I commenti social dei tifosi non si sono fatti attendere, tra lo sdegnato e l'ironico. In tantissimi continuano a puntare il dito contro la gestione di questa stagione e si augurano che quanto prima il gruppo De Laurentiis lasci Bari.
In realtà la battuta del presidentissimo del Napoli racconta di una insofferenza ben più profonda di alcuni imprenditori che non riescono nel nostro Paese a fare calcio come vorrebbero.

E su questo punto il fronte a Bari è spaccato a metà: c'è chi sostiene che senza questa società il Bari starebbe ancora calcando campetti in serie D e che non ci sia alcun imprenditore locale degno di poter guidare una nuova compagine societaria e chi invece si augura di vederlo in mani che lo portino ai vertici nazionali.

Al momento resta una contestazione strisciante, che lancia messaggi a volte netti, ed un quadro imprenditoriale cittadino di basso profilo e che sembra non aver in alcun modo le potenzialità e la voglia di prendere il timone in mano.