Di Cesare suona la carica: «Penso ogni giorno a quel traguardo...»
Conferenza stampa del capitano del Bari prima della sfida alla Reggina
mercoledì 10 maggio 2023
13.50
«Dobbiamo preparare al meglio queste partite e poi i playoff, che è un torneo a parte, che non c'entra nulla col resto della stagione».
Parola di Valerio Di Cesare, capitano del Bari, che ha parlato in conferenza stampa nella settimana che porterà alla sfida contro la Reggina, in programma al San Nicola sabato 13 maggio, alle ore 14.00, e valida per la penultima giornata di serie B.
UN PENSIERO FISSO
«I record personali fanno piacere - ha spiegato Di Cesare -, ma penso ogni giorno al traguardo che vogliamo raggiungere, non ci dormo a volte. So che un'occasione del genere non mi si ripresenta più e quindi ci penso costantemente e non vedo l'ora di arrivare a quel momento».
IL DOMANI
«Non so cosa farò domani, adesso non ci sto minimamente pensando. Poi se dovessi decidere di smettere, mi arriverà una botta incredibile. Mi spiace per il gol di Modena, mi è partito centrale il tiro».
E sul futuro a medio termine, il capitano è stato ugualmente schietto: «Fare il direttore sportivo? Io voglio solo imparare, vorrei fare un lavoro che mi piace e sento mio. Con Antenucci ci siamo messi in macchina dopo la partita col Venezia per fare esame finale. Vediamo cosa succede quando smetto, a fine stagione ne parleremo col direttore».
LIMITI E PREGI DELLA CITTÀ DI BARI
«I limiti di questa piazza - ha detto schiettamente Di Cesare - sono la troppa negatività, quando non ci dovrebbe essere, come adesso. Ecco, mi piacerebbe vederci tutti uniti. Sento dire "abbiamo pareggiato con Cittadella e Modena"...Bene, ma abbiamo vinto a Pisa, a Bolzano. Ci siamo giocati la promozione diretta col Genoa che lo scorso anno giocava contro Milan e Inter, mentre noi contro Vibonese e Paganese, con tutto il grande rispetto per loro. Quanto ai pregi, Bari ha un potenziale incredibile ed i tifosi devono stare tranquilli, anche se non dovessimo farcela c'è una proprietà che ha mostrato ciò che vale. Ad oggi ho una solo certezza: questo gruppo di 28 ragazzi ce la metterà tutta per raggiungere un sogno. Lo vogliamo per voi, per noi e per le nostre famiglie. Il potenziale di questa città è invece enorme, non so cosa succederà se accade quel che tutti vogliamo. Così ce ne sono poche, anche in serie A».
L'AMORE PER BARI CON I FATTI
«L'more per la città - ha evidenziato il capitano biancorosso - non lo dimostro con lettere e atteggiamenti smielati. Io sono fatto così, ho sempre detto il mio pensiero per il bene del Bari ed ho cercato di dimostrarlo con i fatti sul campo quanto ci tenga».
UN FATTO DI MENTALITÀ
«La mentalità vincente o di altra categoria ce l'hanno anche tanti miei compagni, non solo io. I playoff però sono un campionato a parte, in cui conterà la condizione fisica ed il "bujo"... Mi avete capito, cosa intendo! Ci vuole certamente anche fortuna. Abbiamo qualità e anche mentalità. E faccio i complimenti al Genoa, così chiudiamo le polemiche, perché vincere, pur con una grande squadra, non è mai facile».
FARE 3 PUNTI CONTRO LA REGGINA
«Noi non facciamo calcoli - ha quindi rimarcato a più riprese il centrale difensivo - e contro la Reggina vogliamo ottenere solo i 3 punti. Arrivare terzi permette di avere vantaggi, ma conta poco. Negli ultimi 10 anni solo lo Spezia ha sfruttato questa posizione a pieno ed è salita. Su avversari, chiunque capiti sarà dura. Cagliari e Parma ottime squadre, attrezzate, bene anche il Sudtirol ed il Venezia per me è una squadra fortissima per fisicità e qualità».
«La Reggina - ha concluso Di Cesare - nella prima parte del campionato poteva giocarsela per la A, poi ha fatto fatica. Sicuramente è una squadra forte, ma noi vogliamo ottenere tre punti per il terzo posto e per la nostra gente».
Parola di Valerio Di Cesare, capitano del Bari, che ha parlato in conferenza stampa nella settimana che porterà alla sfida contro la Reggina, in programma al San Nicola sabato 13 maggio, alle ore 14.00, e valida per la penultima giornata di serie B.
UN PENSIERO FISSO
«I record personali fanno piacere - ha spiegato Di Cesare -, ma penso ogni giorno al traguardo che vogliamo raggiungere, non ci dormo a volte. So che un'occasione del genere non mi si ripresenta più e quindi ci penso costantemente e non vedo l'ora di arrivare a quel momento».
IL DOMANI
«Non so cosa farò domani, adesso non ci sto minimamente pensando. Poi se dovessi decidere di smettere, mi arriverà una botta incredibile. Mi spiace per il gol di Modena, mi è partito centrale il tiro».
E sul futuro a medio termine, il capitano è stato ugualmente schietto: «Fare il direttore sportivo? Io voglio solo imparare, vorrei fare un lavoro che mi piace e sento mio. Con Antenucci ci siamo messi in macchina dopo la partita col Venezia per fare esame finale. Vediamo cosa succede quando smetto, a fine stagione ne parleremo col direttore».
LIMITI E PREGI DELLA CITTÀ DI BARI
«I limiti di questa piazza - ha detto schiettamente Di Cesare - sono la troppa negatività, quando non ci dovrebbe essere, come adesso. Ecco, mi piacerebbe vederci tutti uniti. Sento dire "abbiamo pareggiato con Cittadella e Modena"...Bene, ma abbiamo vinto a Pisa, a Bolzano. Ci siamo giocati la promozione diretta col Genoa che lo scorso anno giocava contro Milan e Inter, mentre noi contro Vibonese e Paganese, con tutto il grande rispetto per loro. Quanto ai pregi, Bari ha un potenziale incredibile ed i tifosi devono stare tranquilli, anche se non dovessimo farcela c'è una proprietà che ha mostrato ciò che vale. Ad oggi ho una solo certezza: questo gruppo di 28 ragazzi ce la metterà tutta per raggiungere un sogno. Lo vogliamo per voi, per noi e per le nostre famiglie. Il potenziale di questa città è invece enorme, non so cosa succederà se accade quel che tutti vogliamo. Così ce ne sono poche, anche in serie A».
L'AMORE PER BARI CON I FATTI
«L'more per la città - ha evidenziato il capitano biancorosso - non lo dimostro con lettere e atteggiamenti smielati. Io sono fatto così, ho sempre detto il mio pensiero per il bene del Bari ed ho cercato di dimostrarlo con i fatti sul campo quanto ci tenga».
UN FATTO DI MENTALITÀ
«La mentalità vincente o di altra categoria ce l'hanno anche tanti miei compagni, non solo io. I playoff però sono un campionato a parte, in cui conterà la condizione fisica ed il "bujo"... Mi avete capito, cosa intendo! Ci vuole certamente anche fortuna. Abbiamo qualità e anche mentalità. E faccio i complimenti al Genoa, così chiudiamo le polemiche, perché vincere, pur con una grande squadra, non è mai facile».
FARE 3 PUNTI CONTRO LA REGGINA
«Noi non facciamo calcoli - ha quindi rimarcato a più riprese il centrale difensivo - e contro la Reggina vogliamo ottenere solo i 3 punti. Arrivare terzi permette di avere vantaggi, ma conta poco. Negli ultimi 10 anni solo lo Spezia ha sfruttato questa posizione a pieno ed è salita. Su avversari, chiunque capiti sarà dura. Cagliari e Parma ottime squadre, attrezzate, bene anche il Sudtirol ed il Venezia per me è una squadra fortissima per fisicità e qualità».
«La Reggina - ha concluso Di Cesare - nella prima parte del campionato poteva giocarsela per la A, poi ha fatto fatica. Sicuramente è una squadra forte, ma noi vogliamo ottenere tre punti per il terzo posto e per la nostra gente».