Empoli-Bari 3-2: la rimonta resta a metà. Caputo punisce i biancorossi

L’ex biancorosso (doppietta) e Donnarumma vanificano le reti di Tello e D’Elia

domenica 3 settembre 2017 19.34
A cura di Riccardo Resta
Il tabù trasferta resta una chimera in casa Bari: la prima gara della stagione lontano dal San Nicola si chiude con un amaro 3-2 in casa del comunque fortissimo Empoli. Ma è una sconfitta diversa da quelle delle ultime stagioni: il Bari visto al Castellani deve migliorare ancora tantissimo, soprattutto per puntellare una difesa in balia di una coppia fenomenale come quella composta da Caputo (doppietta dell'ex) e Donnarumma (in rete ispirato dall'ex capitano biancorosso), ma ci sono tanti aspetti positivi da prendere nonostante una sconfitta per molti versi didascalica.

Lo spirito, il cuore e l'atteggiamento sempre propositivo con cui la squadra di Grosso ha provato a venir via dalle sabbie mobili fanno sperare bene per le prossime partite lontano da casa; al di là del risultato – che pure conta e fa male vederlo sfuggire dopo una rimonta rimasta a metà – ai biancorossi si chiedeva soprattutto di dare un segnale, che nel secondo tempo è apparso vivido come non si vedeva da anni ormai. Forse, dopo tutto, la strada è davvero quella giusta

Le Scelte

Grosso conferma per il suo Bari le sensazioni della vigilia: Brienza è il sostituito dal 1' dell'infortunato Galano, con Nené e Improta a completare la prima linea nel 4-3-3 base. A centrocampo le chiavi della manovra se le prende Marrone, al centro fra Tello e Salzano. In difesa confermato il quartetto titolare: Fiamozzi e D'Elia ai lati della coppia Tonucci-Capradossi.

Vivarini risponde con il suo solito 3-5-2 che vive delle fiammate offensive del duo Donnarumma-Caputo (ex di turno), supportati sulle fasce da Pasqual e Untersee. In difesa comanda Romagnoli, che si divide la fase d'impostazione con il metronomo di centrocampo Castagnetti.

Ciccio boom-boom

A farsi preferire nelle primissime battute è il Bari, che pressa alto e fraseggia nello stretto. Serve un minimo di ambientamento all'Empoli per prendere le misure al Bari e far male con le stesse armi di Grosso: al 9' Donnarumma lancia nello spazio la freccia Caputo, che brucia Capradossi, vince il rimpallo con Micai e deposita nella porta vuota. Passano appena 120" che lo scatenato centravanti altamurano si ripete: ancora Donnarumma elude la copertura piuttosto morbida di Tonucci e serve Caputo, che lascia fermi Capradossi e Micai e segna con freddezza il 2-0 per i padroni di casa.

Tello accorcia

La reazione del Bari c'è, ma è confusa: se Marrone e Salzano sono troppo lenti e imprecisi in fase di impostazione, l'asse destra Tello-Brienza funziona decisamente meglio. Il numero 10 spesso finisce per predicare nel deserto, ben controllato da Luperto, l'uruguaiano con le sue fiammate riesce a infilarsi tra le linee empolesi. Al 42' è bravissimo Nené in posizione di pivot a servire l'ex Juve alle spalle di Pasqual e Luperto per una fredda conclusione nell'angolo opposto che vale il momentaneo 2-1.

Cuore Bari

Dura poco l'illusione della rimonta biancorossa, che s'infrange su una difesa letteralmente ridicolizzata dai due funamboli empolesi. Il Bari spinge con vigore in avvio di ripresa ma finisce per girare a vuoto sulla trequarti e l'Empoli punisce con le sue folate: al 54' si invertono i ruoli, con Caputo a lanciare Donnarumma tra Capradossi e Micai per il facile appoggio in rete dell'ex Salernitana. La qualità morale del Bari di Grosso, però, è più forte anche delle difficoltà oggettive su un campo difficilissimo, e lì dove i biancorossi non riescono ad arrivare con la manovra provano ad arrivare con la pancia. Al 66' Improta cerca di sfondare sulla sinistra ma viene bloccato da Romagnoli; la palla finisce a D'Elia che dal limite dell'area scarica un sinistro di rara potenza e precisione che batte Provedel e riporta in linea di galleggiamento la squadra ospite.

Rivoluzione senza esito

A questo punto Grosso ci crede e schiera il suo Bari all'attacco: fuori Tonucci, lo spaesato Salzano e il volenteroso Nené per favorire gli esordi in campionato di Floro Flores, Iocolano e Cissé. Marrone scala in posizione di difensore centrale in quello che è a tutti gli effetti un 4-2-4 ultra offensivo, con addirittura Brienza ad agire davanti alla difesa e Iocolano largo a sinistra e Improta a destra. Vivarini risponde riportando un po' d'ordine centrocampo: fuori Krunic, Bennacer e Untersee per far spazio a Lollo, Zajc e l'ex Matera Di Lorenzo. La pressione biancorossa è tanta, con la qualità di Brienza a centrocampo che riesce a innescare le offensive degli esterni, ma il filtro della mediana empolese (bene Castagnetti) aiuta la difesa di casa e favorisce le ripartenze offensive. Il Bari nel suo assedio non ricava nulla più di un colpo di testa centrale da azione d'angolo e una mischia ispirata da un cross di Improta senza esito. È addirittura l'Empoli ad andare vicino al match point, ma stavolta la mira di Caputo è difettosa sotto misura. Vivarini nelle ultimissime battute di gioco si protegge ulteriormente abbassando Di Lorenzo e Pasqual sulla linea della difesa a cinque. Gli assalti finali di Iocolano e Floro Flores, infatti, sbattono sul muro empolese, che porta a casa un risultato che vale oro contro un avversario mai domo e con ampi margini di crescita.