Fallimento FC Bari, la Federcalcio svela gli inadempimenti di Giancaspro

L’ex presidente assumeva la figlia prima del crack della società biancorossa

sabato 21 luglio 2018 15.51
Una triste notizia che ormai si era fatta strada nei cuori biancorossi già da lunedì sera, ma che da oggi ha anche i crismi dell'ufficalità. Con un lungo comunicato, infatt, la FIGC ha certificato il fallimento del Bari Calcio, quale conseguenza della mancata iscrizione al campionato. "La Commissione - si legge nella nota della federazione - ha riscontrato il mancato rispetto dei "criteri legali ed economico-finanziari" per l'ottenimento della Licenza Nazionale ai fini dell'ammissione al Campionato Serie B 2018/2019".

Nel frattempo, però, emergono nuovi dettagli sulla cattiva gestione da parte dell'ormai ex presidente, Cosmo Giancaspro. Secondo quanto riportato dall'edizione odierna de La Repubblica, l'ex socio di maggioranza in data 7 giugno, stando alla dichiarazione INPS, depositava i contratti della figlia Marilisa, nonché della sua segretaria, Giuseppina Leonardi, e dell'avvocato Alessandro D'Angelo.

Questo nonostante la situazione economica del club fosse disastrosa, come certificato dalla FIGC, che ha reso noti tutti gli inadempienti della società biancorossa:

- superamento della situazione prevista dall'art. 2447 del codice civile, risultante dalla relazione semestrale al 31 dicembre 2017;
- deposito di una nuova relazione della società di revisione sulla relazione semestrale al 31 dicembre 2017, attestante l'avvenuto superamento dell'impossibilità di esprimere un giudizio contenuta nella relazione della società di revisione riferita al suddetto periodo amministrativo;
- ripianamento della carenza patrimoniale di € 2.125.582,00, risultante dal Parametro PA al 31 dicembre 2017;
- ripianamento della carenza finanziaria di € 1.762.402,00, risultante dall'Indicatore di Liquidità al 31 marzo 2018;
- pagamento delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti, per le mensilità di marzo e aprile 2018, ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo;
- pagamento dei contributi Inps riguardanti gli emolumenti dovuti, per le mensilità di marzo, aprile e maggio 2018, ai tesserati, ai dipendenti ed ai collaboratori addetti al settore sportivo;
- pagamento del debito Iva risultante dalla liquidazione periodica relativa al terzo trimestre del periodo d'imposta anno 2017.