FC Bari, Giancaspro: «Dal mercato solo innesti di qualità»
Il presidente intervenuto in Comune: «Soddisfatto di Grosso, ha creato un grande gruppo»
venerdì 29 dicembre 2017
16.02
Chiuso il capitolo sportivo 2017, il Bari calcio si proietta già verso l'imminente futuro, che nello specifico fa rima con le grandi aspettative che, per il 2018, ruotano intorno alla squadra cittadina, che chiude il girone d'andata al terzo posto, con 34 punti in cascina, a -5 dal Palermo capolista.
Prova a fare il punto della situazione il presidente della società biancorossa, Cosmo Giancaspro, che prende la parola a margine dell'incontro tenutosi in Comune stamattina sulla questione stadio, alla presenza del sindaco di Bari Antonio Decaro e del presidente di Lega B Andrea Abodi.
Il bilancio della squadra al giro di boa è senz'altro positivo, al netto dello scetticismo che aleggiava a inizio stagione e che pian piano è stato messo a tacere da prestazioni e risultati. «Sotto il profilo sportivo - dice Giancaspro - non ci sono rimpianti: la nostra è una squadra giovane, guidata da un allenatore giovane alla prima esperienza da professionista in panchina. Nulla da dire sugli aspetti caratteriali, sull'impegno e sul lavoro che è stato fatto da Grosso e dai suoi; qualche punto in più non ci avrebbe fatto male, ma il destino avverso ce ne ha privati. Due o tre lunghezze in più in classifica, comunque, le avremmo meritate. A ogni modo, guardiamo avanti; c'è tutto un girone di ritorno che, come sappiamo, in Serie B è sempre decisivo».
Dopo il pareggio di ieri per 0-0 sul terreno del Cabassi di Carpi, per il Bari (e per tutte le altre 21 di B) è tempo di prendersi una ventina di giorni di pausa dal calcio giocato. Tutto tempo utile per concentrarsi sul mercato e ragionare sugli innesti di cui ha bisogno questa rosa. «Il primo regalo ce l'ha portato Babbo Natale - scherza il numero uno del Bari: ieri Diakitè ieri ha fatto una grande partita e ha confermato la bontà della nostra scelta di iniziarci a coprire in anticipo con qualche buon innesto in difesa. Sicuramente arriverà qualche altra novità, ma ci tengo a specificare che saranno solo innesti di comprovata qualità perché penso che la rosa sia già così ben equilibrata e disegnata in pieno accordo dall'allenatore e dal DS».
Non sarà, quindi, una rivoluzione come fu (per esempio) l'anno scorso, quando per troppa voglia di fare si fecero diversi errori, da cui, però, Giancaspro vuol dimostrare di aver tratto preziosi insegnamenti: «Per me questo è l'anno zero, perché si è lavorato con relativa tranquillità per allestire la rosa, con grande sinergia con tutto lo staff tecnico, e i risultati lo hanno finora dimostrato. Probabilmente in questa rosa ci sono degli esuberi, ma questo proprio perché l'allenatore aveva bisogno di studiare approfonditamente tutti gli elementi a sua disposizione; con il 2018 sarà fatta un'opera di razionalizzazione a tutti i vari livelli, sia con gli ingressi che con le uscite».
Già, le uscite. Di nomi appetitosi per squadre di categoria superiore nel Bari ce ne sono diversi, a cominciare da Sabelli, già in passato attenzionato dalla Serie A e di recente tornato a fare ottima mostra di sé in biancorosso dopo il brutto infortunio al ginocchio. «Noi vogliamo soltanto rinforzarci, quindi non siamo intenzionati a privarci dei nostri pezzi più pregiati - rassicura Giancaspro. Questo lo sosterrò fino alla fine, anche se ovviamente non siamo a livelli abbastanza alti per ricevere offerte irrinunciabili. A ogni modo, sono molto contento per Stefano Sabelli, che ha reagito all'infortunio veramente da campione. Insieme a lui anche gli altri "vecchi" della squadra hanno dimostrato di sapersi integrare benissimo con questo allenatore. Un dato che la dice lunga sulla funzione strategica di una programmazione mirata e a lungo termine, e soprattutto del valore della coesione tra i vari elementi fin dal primo giorno di ritiro».
E sembra proprio questa colla a presa rapida e solida l'ingrediente segreto della ricetta propinata da Grosso alla piazza in questi primi quattro mesi di campionato. Unità che, secondo Giancaspro, è «Il segreto del successo in qualsiasi campo del lavorativo. Siamo riusciti finalmente a creare quello spirito di gruppo che, purtroppo, è mancato l'anno scorso, nonostante il tanto lavoro svolto. La differenza in questa squadra la sta facendo proprio l'unità dei singoli: fa piacere vedere chi sta in panchina che sostiene il compagno che, a conti fatti, gli sta togliendo il posto. Questo è un merito indiscutibile del nostro allenatore».
La fine dell'anno è anche il momento per i buoni propositi in vista dell'imminente 2018. Il sogno, da confessare a denti stretti, di tutta la città resta la promozione, anche se il presidente Giancaspro sembra accontentarsi di molto meno: «L'auspicio più grande - conclude il numero uno del Galletto - è che tutti riconoscano il Bari come una squadra che gioca bene al calcio, con qualità. Sicuramente è un aspetto che abbiamo migliorato tanto quest'anno e anche ieri lo abbiamo visto, quando Grosso ha voluto rinforzare l'attacco nel finale per provare a vincerla. È evidente come la nostra sia una squadra votata al gioco offensivo e che punta alla vittoria, approcciando ogni partita, contro ogni avversario, sempre e solo con la voglia di vincere».
Prova a fare il punto della situazione il presidente della società biancorossa, Cosmo Giancaspro, che prende la parola a margine dell'incontro tenutosi in Comune stamattina sulla questione stadio, alla presenza del sindaco di Bari Antonio Decaro e del presidente di Lega B Andrea Abodi.
Il bilancio della squadra al giro di boa è senz'altro positivo, al netto dello scetticismo che aleggiava a inizio stagione e che pian piano è stato messo a tacere da prestazioni e risultati. «Sotto il profilo sportivo - dice Giancaspro - non ci sono rimpianti: la nostra è una squadra giovane, guidata da un allenatore giovane alla prima esperienza da professionista in panchina. Nulla da dire sugli aspetti caratteriali, sull'impegno e sul lavoro che è stato fatto da Grosso e dai suoi; qualche punto in più non ci avrebbe fatto male, ma il destino avverso ce ne ha privati. Due o tre lunghezze in più in classifica, comunque, le avremmo meritate. A ogni modo, guardiamo avanti; c'è tutto un girone di ritorno che, come sappiamo, in Serie B è sempre decisivo».
Dopo il pareggio di ieri per 0-0 sul terreno del Cabassi di Carpi, per il Bari (e per tutte le altre 21 di B) è tempo di prendersi una ventina di giorni di pausa dal calcio giocato. Tutto tempo utile per concentrarsi sul mercato e ragionare sugli innesti di cui ha bisogno questa rosa. «Il primo regalo ce l'ha portato Babbo Natale - scherza il numero uno del Bari: ieri Diakitè ieri ha fatto una grande partita e ha confermato la bontà della nostra scelta di iniziarci a coprire in anticipo con qualche buon innesto in difesa. Sicuramente arriverà qualche altra novità, ma ci tengo a specificare che saranno solo innesti di comprovata qualità perché penso che la rosa sia già così ben equilibrata e disegnata in pieno accordo dall'allenatore e dal DS».
Non sarà, quindi, una rivoluzione come fu (per esempio) l'anno scorso, quando per troppa voglia di fare si fecero diversi errori, da cui, però, Giancaspro vuol dimostrare di aver tratto preziosi insegnamenti: «Per me questo è l'anno zero, perché si è lavorato con relativa tranquillità per allestire la rosa, con grande sinergia con tutto lo staff tecnico, e i risultati lo hanno finora dimostrato. Probabilmente in questa rosa ci sono degli esuberi, ma questo proprio perché l'allenatore aveva bisogno di studiare approfonditamente tutti gli elementi a sua disposizione; con il 2018 sarà fatta un'opera di razionalizzazione a tutti i vari livelli, sia con gli ingressi che con le uscite».
Già, le uscite. Di nomi appetitosi per squadre di categoria superiore nel Bari ce ne sono diversi, a cominciare da Sabelli, già in passato attenzionato dalla Serie A e di recente tornato a fare ottima mostra di sé in biancorosso dopo il brutto infortunio al ginocchio. «Noi vogliamo soltanto rinforzarci, quindi non siamo intenzionati a privarci dei nostri pezzi più pregiati - rassicura Giancaspro. Questo lo sosterrò fino alla fine, anche se ovviamente non siamo a livelli abbastanza alti per ricevere offerte irrinunciabili. A ogni modo, sono molto contento per Stefano Sabelli, che ha reagito all'infortunio veramente da campione. Insieme a lui anche gli altri "vecchi" della squadra hanno dimostrato di sapersi integrare benissimo con questo allenatore. Un dato che la dice lunga sulla funzione strategica di una programmazione mirata e a lungo termine, e soprattutto del valore della coesione tra i vari elementi fin dal primo giorno di ritiro».
E sembra proprio questa colla a presa rapida e solida l'ingrediente segreto della ricetta propinata da Grosso alla piazza in questi primi quattro mesi di campionato. Unità che, secondo Giancaspro, è «Il segreto del successo in qualsiasi campo del lavorativo. Siamo riusciti finalmente a creare quello spirito di gruppo che, purtroppo, è mancato l'anno scorso, nonostante il tanto lavoro svolto. La differenza in questa squadra la sta facendo proprio l'unità dei singoli: fa piacere vedere chi sta in panchina che sostiene il compagno che, a conti fatti, gli sta togliendo il posto. Questo è un merito indiscutibile del nostro allenatore».
La fine dell'anno è anche il momento per i buoni propositi in vista dell'imminente 2018. Il sogno, da confessare a denti stretti, di tutta la città resta la promozione, anche se il presidente Giancaspro sembra accontentarsi di molto meno: «L'auspicio più grande - conclude il numero uno del Galletto - è che tutti riconoscano il Bari come una squadra che gioca bene al calcio, con qualità. Sicuramente è un aspetto che abbiamo migliorato tanto quest'anno e anche ieri lo abbiamo visto, quando Grosso ha voluto rinforzare l'attacco nel finale per provare a vincerla. È evidente come la nostra sia una squadra votata al gioco offensivo e che punta alla vittoria, approcciando ogni partita, contro ogni avversario, sempre e solo con la voglia di vincere».