Fra caos biglietti e rimborsi: il Bari si ferma nel derby pugliese

Con il Monopoli continua il destino del segno X, mentre la società si trova nel "ciclone" della riapertura dello stadio

giovedì 22 ottobre 2020 23.45
A cura di Riccardo Resta
Monopoli e Bari continuano la loro storia nel nome del segno X: terzo confronto ufficiale fra le due "cugine" e terzo pareggio sul tabellino. Al Veneziani finisce con uno 0-0 che, alla fine, può tenere abbastanza contenti tutti: entrambe le squadre non si fanno troppo male e continuano nella loro scia positiva, quella del Bari arrivata a quota cinque partite senza sconfitta in altrettante gare di campionato disputate.

Prima di analizzare la sfida del Veneziani, però, va fatto un doveroso passo indietro. Sì, perché nella giornata di ieri in casa biancorossa non c'è stato solo il derby. Pomeriggio di fuoco per la SSC Bari, che ha comunicato l'apertura della vendita dei 500 biglietti disponibili per la sfida di lunedì al San Nicola contro il Catania, al netto degli altri 500 che saranno da dividere fra sponsor e omaggi a disabili e tesserati Figc/Coni.

SSC Bari travolta innanzitutto dalla polemica sul prezzo: 33 euro (più prevendita), in un momento in cui tante famiglie fanno fatica per via del Covid e della situazione socioeconomica precaria, sono una cifra quantomeno rivedibile al ribasso. Biglietti che, inoltre, saranno disponibili a chi fra gli abbonati della scorsa stagione (quasi 8mila) sarà più svelto nell'acquisto. Fin qui, tutto ok. Resta, però, il problema del mancato rimborso da parte della società delle partite non godute dagli abbonati nella scorsa stagione per via della sospensione del campionato.

Ed ecco, quindi, che arriva l'intempestivo comunicato della SSC Bari che spiega le modalità di rimborso per quelle medesime partite mai disputate: non "soldi indietro" ma dei voucher per l'acquisto di futuri biglietti o di materiale di merchandising ufficiale biancorosso. Chi non vorrà esercitare questo diritto, mostrando vicinanza al club nel duro momento del Covid e dei botteghini limitati al minimo, riceverà a casa un pacco biancorosso dal contenuto non meglio specificato. Insomma, verrebbe da dire peggio la toppa del buco. Ma tant'è...

In questo contesto di fermento il Bari si è andato a giocare la partita di Monopoli, non facile per il valore della squadra avversaria (molto buono) e per il peso di una sfida fra le due città più grandi della provincia di Bari. Ne è venuto fuori un risultato tutto sommato giusto per quello che si è visto in campo. Prima frazione di marca monopolitana, con il gabbiano che mette alle corde un Bari scosso dalla perdita dopo neanche 20' di Bianco, che costringe Auteri a rivedere il centrocampo con l'ingresso di Lollo, ancora lontano dalla forma migliore. Biancoverdi pericolosissimi con il palo su punizione diretta colpito da Lombardo e con il tiro incrociato di Paolucci che fa venire i sudori freddi a Frattali.

Nella ripresa la musica cambia: Auteri lascia fuori Citro (difeso d'ufficio dal tecnico nel post gara, ma la prestazione resta povera) per inserire Candellone, che magari non sarà un realizzatore implacabile ma quando si tratta di dare forza e "vis pugnandi" all'attacco non si tira mai indietro. Bari che non riesce a sfondare in area, ma che si fa vivo con i tiri da fuori: il portiere Menegatti si supera su D'Orazio e Antenucci prima, e su Montalto nel finale con una parata ai limiti della fantascienza. Bari che, a quel punto, era già in 10 per l'espulsione di Sabbione, molto positivo fino a quel momento. Auteri per tutto il secondo tempo prova a vincerla, cambiando modulo e interpreti, ma niente da fare. La mentalità, comunque, è quella giusta.

Alla fine ai punti il Bari avrebbe meritato qualcosa in più, ma il calcio non è scienza né tantomeno freddo calcolo. Auteri porta a casa una prestazione volitiva e abbastanza convincente nella ripresa, a fronte però di un primo tempo da rivedere. In dote la partita di Monopoli lascia la squalifica di Sabbione e l'infortunio di Bianco, tutto da valutare. Difficile che ci sia lunedì contro il Catania, quando Auteri dovrà - forse per la prima volta - provare a uscire per cause di forza maggiore dallo schema della squadra-tipo. La forza del gruppo sta nella profondità della rosa e nella capacità di tutti di rendersi protagonisti positivi al momento giusto, sostiene il tecnico siciliano: ora capita un primo test probante per verificare il mantra di Auteri.

Ora come ora guardare la classifica serve a poco: l'importante è dare continuità ai risultati e proseguire nel percorso di crescita che la squadra biancorossa ha intrapreso con il nuovo tecnico. Gioco e risultati, camminando su questa strada, alla fine arriveranno.