Grosso a fine gara: «Se non si riesce a vincere, non si deve perdere»
L'analisi del tecnico del Bari al termine del pareggio casalingo contro lo Spezia
mercoledì 14 marzo 2018
05.30
«È un peccato, ma quando non si riesce a vincere, non si deve perdere». Le parole sono quello dell'allenatore del Bari, Fabio Grosso, al termine del recupero di ieri sera al San Nicola contro lo Spezia, gara terminata sull'1-1.
Solo un ottimo Ciccio Brienza è riuscito ad evitare ai galletti una sconfitta immeritata, ma che se fosse arrivata non avrebbe fatto gridare allo scandalo. Grosso però ci vede il bicchiere mezzo pieno e sottolinea: «Abbiamo due punti in più in classifica dopo queste due gare. Ne avremmo voluti tutti quanti sei - ha ammesso -, ma guardiamo avanti dopo questi due passi fatti».
Il Bari ora è quinto con 46 punti, appaiato al Venezia di Pippo Inzaghi e con il recupero di Avellino da giocare. Al pubblico tuttavia non è piaciuta la prestazione complessiva dell'undici biancorosso, volitivo ma arruffone, spesso senza idee e bloccato da uno Spezia che ha giocato a lungo compatto nella sua metà campo. Sono quindi arrivati i fischi a fine partita e qualche mugugno: «Quanto ai fischi - ha detto il mister -, la gente ora non è orgogliosa di noi. Proveremo a farla tornare orgogliosa fin dalla prossima partita».
Nonostante i cinque risultati utili consecutivi, la lotta per la promozione diretta resta un miraggio, un sogno nella testa di quei pochi tifosi che inseguono luoghi comuni come «Siamo una grande piazza» oppure «Abbiamo una rosa ampia». La verità è che il Bari è lontano 7 punti dal Frosinone secondo e che, ancora una volta, si è dovuto aggrappare al "vecchietto" Ciccio Brienza, capace di sovvertire l'andamento del match in poco più di mezz'ora in campo: «Quando riesce ad entrare così cambia le partite - ha detto Grosso -. Ha una qualità diversa che condiziona gli avversari e così ci permette di aumentare il ritmo del gioco. Però, la bravura nostra deve essere trovare un pizzico di coraggio indipendentemente dagli interpreti. Ora dobbiamo recuperare le energie - ha chiosato il tecnico pescarese - perché sabato ci aspetta una partite difficile».
Solo un ottimo Ciccio Brienza è riuscito ad evitare ai galletti una sconfitta immeritata, ma che se fosse arrivata non avrebbe fatto gridare allo scandalo. Grosso però ci vede il bicchiere mezzo pieno e sottolinea: «Abbiamo due punti in più in classifica dopo queste due gare. Ne avremmo voluti tutti quanti sei - ha ammesso -, ma guardiamo avanti dopo questi due passi fatti».
Il Bari ora è quinto con 46 punti, appaiato al Venezia di Pippo Inzaghi e con il recupero di Avellino da giocare. Al pubblico tuttavia non è piaciuta la prestazione complessiva dell'undici biancorosso, volitivo ma arruffone, spesso senza idee e bloccato da uno Spezia che ha giocato a lungo compatto nella sua metà campo. Sono quindi arrivati i fischi a fine partita e qualche mugugno: «Quanto ai fischi - ha detto il mister -, la gente ora non è orgogliosa di noi. Proveremo a farla tornare orgogliosa fin dalla prossima partita».
Nonostante i cinque risultati utili consecutivi, la lotta per la promozione diretta resta un miraggio, un sogno nella testa di quei pochi tifosi che inseguono luoghi comuni come «Siamo una grande piazza» oppure «Abbiamo una rosa ampia». La verità è che il Bari è lontano 7 punti dal Frosinone secondo e che, ancora una volta, si è dovuto aggrappare al "vecchietto" Ciccio Brienza, capace di sovvertire l'andamento del match in poco più di mezz'ora in campo: «Quando riesce ad entrare così cambia le partite - ha detto Grosso -. Ha una qualità diversa che condiziona gli avversari e così ci permette di aumentare il ritmo del gioco. Però, la bravura nostra deve essere trovare un pizzico di coraggio indipendentemente dagli interpreti. Ora dobbiamo recuperare le energie - ha chiosato il tecnico pescarese - perché sabato ci aspetta una partite difficile».