Henderson illude, Casasola pareggia. Bari-Salernitana 1-1
Il Bari gioca solo un tempo e spreca una grossa occasione in classifica. Spettacolo sugli spalti per il gemellaggio
sabato 7 aprile 2018
18.01
Un'occasione colossale per riaprire il discorso promozione diretta gettata dalla rupe Tarpea. Nel sempre suggestivo scenario del gemellaggio sugli spalti, tra Bari e Salernitana finisce pari e patta: l'1-1 finale lo firmano Henderson nel primo tempo e Casasola nella ripresa.
Per il Bari di Grosso tanti, troppi rimpianti: i biancorossi giocano alla grande nella prima frazione per poi scomparire piano piano nella seconda, facendosi sorpassare dal Parma (2-0 sul Frosinone secondo) e mancando la possibilità di portarsi a -2 dal Palermo, rimescolando completamente le carte nella parte altissima della classifica. Biancorossi fermi a 54 punti.
Le Scelte
Grosso conferma quasi tutte le sensazioni della vigilia, tranne quella sul rientro di Anderson, a cui il tecnico preferisce ancora una volta Sabelli nel ruolo di terzino destro. A completare il reparto, nel 4-3-3 di base, davanti a Micai ci sono Marrone, Gyomber e Balcovec. In mediana giostra Basha nel ruolo di regista, coadiuvato da Henderson a destra e Iocolano a sinistra. In avanti spazio ancora a Nenè punta centrale, assistito sulle fasce da Improta e Cissè. Ancora panchina per Galano.
L'ex Colantuono risponde con uno schieramento a specchio: Radunovic in porta, Vitale, Signorelli, Kiyine e Casasola in difesa. Nel mezzo agiscono Tuia, Minala e Palombi a sostegno del terzetto d'attacco Odjer, Di Roberto e Monaco.
La Partita
Nel primo tempo è subito il Bari a partire con l'acceleratore schiacciato, trascinato dalla personalità di Henderson sette polmoni a centrocampo e dall'impeto di Cissè sulla sinistra. Al 21' i biancorossi confezionano la rete del vantaggio proprio con il centrocampista scozzese, che al 21' corona un avvio da grande leader scaricando alle spalle di Radunovic un destro reso imprendibile dalla deviazione di Minala. Passano pochi giri d'orologio e Cissè crea il panico nella difesa campana andando a chiudere un dialogo con Iocolano, ma il suo tiro si perde di poco a lato. La risposta dei granata arriva solo nel finale, quando Micai esce avventurosamente costringendo Basha alla chiusura disperata sul tiro di Di Roberto.
Nella ripresa la musica cambia: il Bari entra molle e poco lucido in campo e gli ospiti, relativamente tranquilli in classifica e con poco da perdere, ne approfittano, grazia anche all'inserimento dell'ex Rosina a vivacizzare la manovra. Già al 10' la difesa biancorossa vacilla: Micai chiude di piede lo specchio della porta alla conclusione di Palombi. Sono, però, solo i prodromi del goal del pareggio, che puntuale arriva al 13': angolo dalla sinistra, sbuca Casasola alle spalle dell'immobile retroguardia barese e fa 1-1.
Grosso prova il tutto per tutto, ma le scelte non sempre sono lucide: al 24' la cervellotica sostituzione di Nenè con un incontrista puro come Busellato fa da antipasto a un finale in tono minore. A nulla servono nemmeno gli ingressi di Brienza (28' per Iocolano) e Floro Flores (39' per Henderson): il secondo del Bari non cambia marcia, e anzi è addirittura la Salernitana ad andar vicina al colpaccio con un paio di contropiedi pericolosi. Al triplice fischio del signor Di Martino non ci sono né vincitori né vinti, ma solo una barca di rimpianti per quel che a un certo punto poteva essere e invece non è stato. Resta, però, il bel ricordo di un gemellaggio saldo e rinnovato dopo 35 anni di lunga amicizia tra le due tifoserie.
Per il Bari di Grosso tanti, troppi rimpianti: i biancorossi giocano alla grande nella prima frazione per poi scomparire piano piano nella seconda, facendosi sorpassare dal Parma (2-0 sul Frosinone secondo) e mancando la possibilità di portarsi a -2 dal Palermo, rimescolando completamente le carte nella parte altissima della classifica. Biancorossi fermi a 54 punti.
Le Scelte
Grosso conferma quasi tutte le sensazioni della vigilia, tranne quella sul rientro di Anderson, a cui il tecnico preferisce ancora una volta Sabelli nel ruolo di terzino destro. A completare il reparto, nel 4-3-3 di base, davanti a Micai ci sono Marrone, Gyomber e Balcovec. In mediana giostra Basha nel ruolo di regista, coadiuvato da Henderson a destra e Iocolano a sinistra. In avanti spazio ancora a Nenè punta centrale, assistito sulle fasce da Improta e Cissè. Ancora panchina per Galano.
L'ex Colantuono risponde con uno schieramento a specchio: Radunovic in porta, Vitale, Signorelli, Kiyine e Casasola in difesa. Nel mezzo agiscono Tuia, Minala e Palombi a sostegno del terzetto d'attacco Odjer, Di Roberto e Monaco.
La Partita
Nel primo tempo è subito il Bari a partire con l'acceleratore schiacciato, trascinato dalla personalità di Henderson sette polmoni a centrocampo e dall'impeto di Cissè sulla sinistra. Al 21' i biancorossi confezionano la rete del vantaggio proprio con il centrocampista scozzese, che al 21' corona un avvio da grande leader scaricando alle spalle di Radunovic un destro reso imprendibile dalla deviazione di Minala. Passano pochi giri d'orologio e Cissè crea il panico nella difesa campana andando a chiudere un dialogo con Iocolano, ma il suo tiro si perde di poco a lato. La risposta dei granata arriva solo nel finale, quando Micai esce avventurosamente costringendo Basha alla chiusura disperata sul tiro di Di Roberto.
Nella ripresa la musica cambia: il Bari entra molle e poco lucido in campo e gli ospiti, relativamente tranquilli in classifica e con poco da perdere, ne approfittano, grazia anche all'inserimento dell'ex Rosina a vivacizzare la manovra. Già al 10' la difesa biancorossa vacilla: Micai chiude di piede lo specchio della porta alla conclusione di Palombi. Sono, però, solo i prodromi del goal del pareggio, che puntuale arriva al 13': angolo dalla sinistra, sbuca Casasola alle spalle dell'immobile retroguardia barese e fa 1-1.
Grosso prova il tutto per tutto, ma le scelte non sempre sono lucide: al 24' la cervellotica sostituzione di Nenè con un incontrista puro come Busellato fa da antipasto a un finale in tono minore. A nulla servono nemmeno gli ingressi di Brienza (28' per Iocolano) e Floro Flores (39' per Henderson): il secondo del Bari non cambia marcia, e anzi è addirittura la Salernitana ad andar vicina al colpaccio con un paio di contropiedi pericolosi. Al triplice fischio del signor Di Martino non ci sono né vincitori né vinti, ma solo una barca di rimpianti per quel che a un certo punto poteva essere e invece non è stato. Resta, però, il bel ricordo di un gemellaggio saldo e rinnovato dopo 35 anni di lunga amicizia tra le due tifoserie.