I Seguaci compiono 4 anni. Tovalieri: «Bari merita società che ne assecondi le ambizioni»
Anche il "cobra" presente ieri a Pane e Pomodoro: «A un'eventuale chiamata risponderei presente»
domenica 22 luglio 2018
10.26
Il quarto compleanno dei Seguaci della Nord, uno dei più nutriti gruppi ultras al seguito del Bari, coincide con il momento più triste e difficile della storia calcistica in biancorosso. Ecco, quindi, che i festeggiamenti per questo importante traguardo per il tifo organizzato barese si trasformano in un'occasione per mettere la prima pietra dopo il fallimento e la scomparsa della società di Giancaspro, per ricostruire il nuovo Bari a partire dai tifosi, la vera benzina di una piazza da sempre molto calda e appassionata. In centinaia hanno raccolto l'invito alla festa di compleanno degli SdN, colorando ieri pomeriggio la spiaggia cittadina di Pane e Pomodoro con il biancorosso sinonimo di appartenenza e orgoglio barese.
Un momento di divertimento ma soprattutto l'opportunità di ribadire che il calcio a Bari non può finire così, nell'oblio di una calda serata di luglio a causa della gestione dissennata di un singolo. La storia pallonara barese, al contrario, è pronta a ricominciare dalle fondamenta per scrivere nuovi capitoli di gloria e passione, facendo leva sul rinnovato entusiasmo del popolo biancorosso, che sempre si sa esaltare nelle difficoltà.
Al fianco dei tantissimi baresi anche le tifoserie gemellate di Sampdoria, Salernitana e Reggina e tanti amici della curva nord biancorossa venuti da Ascoli, La Spezia e dalla vicina Andria, città legata a Bari dal triste destino del fallimento. Tra i presenti illustri anche il sindaco Decaro, attualmente il detentore del titolo sportivo del Bari in attesa di affidarlo a una nuova società, che ha accettato l'invito degli ultras dopo aver tenuto venerdì un accorato discorso all'intera tifoseria presso lo stadio Della Vittoria.
Non ha voluto mancare neanche una vecchia gloria del Bari anni '90, Sandro Tovalieri, idolo della folla barese e da sempre attento osservatore delle vicende biancorosse. «È una giornata diversa dalle altre - dice il "cobra". Sarà comunque una festa anche se è un momento molto triste, perché nessuno di noi poteva credere che tutto questo finisse, che 110 anni di storia venissero gettati nell'immondizia. Chi ha causato il fallimento non merita neanche di essere nominato».
Dopo il triste epilogo della vicenda Giancaspro e il fallimento del club di strada Torre Bella, il nuovo Bari avrà bisogno di una società forte per ripartire con stabilità, muovendo i primi passi in Serie D o, chissà, iniziando dalla C se la richiesta del sindaco verrà accolta dalla FIGC. La ricetta di Tovalieri: «Si deve ripartire da un gruppo di persone serie, che siano in grado di spiegare alla città qualsiasi problema dovesse presentarsi, augurandosi ovviamente che questo non accada più. La gente di Bari è sempre stata disponibile, soprattutto nel momento di difficoltà. Questa piazza vuole un progetto che possa riportare Bari nelle categorie che le competono; non parlo della Serie B, ma direttamente della Serie A».
Attualmente nell'organigramma dirigenziale della società dilettantistica barese Sly United, con il ruolo di responsabile del settore giovanile, Tovalieri non direbbe no al nuovo Bari: «Dovesse arrivare una chiamata risponderei presente», conclude l'ex attaccante romano.
Un momento di divertimento ma soprattutto l'opportunità di ribadire che il calcio a Bari non può finire così, nell'oblio di una calda serata di luglio a causa della gestione dissennata di un singolo. La storia pallonara barese, al contrario, è pronta a ricominciare dalle fondamenta per scrivere nuovi capitoli di gloria e passione, facendo leva sul rinnovato entusiasmo del popolo biancorosso, che sempre si sa esaltare nelle difficoltà.
Al fianco dei tantissimi baresi anche le tifoserie gemellate di Sampdoria, Salernitana e Reggina e tanti amici della curva nord biancorossa venuti da Ascoli, La Spezia e dalla vicina Andria, città legata a Bari dal triste destino del fallimento. Tra i presenti illustri anche il sindaco Decaro, attualmente il detentore del titolo sportivo del Bari in attesa di affidarlo a una nuova società, che ha accettato l'invito degli ultras dopo aver tenuto venerdì un accorato discorso all'intera tifoseria presso lo stadio Della Vittoria.
Non ha voluto mancare neanche una vecchia gloria del Bari anni '90, Sandro Tovalieri, idolo della folla barese e da sempre attento osservatore delle vicende biancorosse. «È una giornata diversa dalle altre - dice il "cobra". Sarà comunque una festa anche se è un momento molto triste, perché nessuno di noi poteva credere che tutto questo finisse, che 110 anni di storia venissero gettati nell'immondizia. Chi ha causato il fallimento non merita neanche di essere nominato».
Dopo il triste epilogo della vicenda Giancaspro e il fallimento del club di strada Torre Bella, il nuovo Bari avrà bisogno di una società forte per ripartire con stabilità, muovendo i primi passi in Serie D o, chissà, iniziando dalla C se la richiesta del sindaco verrà accolta dalla FIGC. La ricetta di Tovalieri: «Si deve ripartire da un gruppo di persone serie, che siano in grado di spiegare alla città qualsiasi problema dovesse presentarsi, augurandosi ovviamente che questo non accada più. La gente di Bari è sempre stata disponibile, soprattutto nel momento di difficoltà. Questa piazza vuole un progetto che possa riportare Bari nelle categorie che le competono; non parlo della Serie B, ma direttamente della Serie A».
Attualmente nell'organigramma dirigenziale della società dilettantistica barese Sly United, con il ruolo di responsabile del settore giovanile, Tovalieri non direbbe no al nuovo Bari: «Dovesse arrivare una chiamata risponderei presente», conclude l'ex attaccante romano.