Il Bari riparte. Il vero campionato inizia adesso?
Dopo la sosta, contro il Mantova, arriva il primo successo. Premiato il lavoro di Longo
domenica 15 settembre 2024
Con quattro giornate di ritardo, ma il campionato del Bari è finalmente iniziato. Al quinto tentativo, i galletti centrano il primo successo del loro campionato, battendo 2-0 il Mantova al San Nicola.
Le due settimane di sosta per gli impegni delle nazionali portano consiglio e progressi ai biancorossi di mister Longo, che ha evidentemente approfittato del lavoro continuativo per inserire gli ultimi arrivi di un mercato in ritardo, il principale responsabile della partenza in salita dei biancorossi. La fantasia e la qualità di Falletti, il dinamismo e gli inserimenti di Lella, la crescita di Mantovani sono solo gli aspetti più vistosi dei progressi messi in mostra dal Bari contro i virgiliani di Possanzini, tra le formazioni più in forma prima della pausa.
L'aspetto che salta maggiormente all'occhio è certamente il modo in cui sono arrivati i due goal, non a caso di Falletti e Mantovani, tra i migliori in campo. L'aver convertito le palle inattive da tallone d'Achille a fattore a favore è la migliore notizia di giornata, insieme ai tre punti che fanno classific e danno morale a una squadra che, già in avvio, si è trovata con le spalle al muro.
La trappola ordita da Longo, di fatto, soprattutto nel primo tempo è stata in grado di tagliare le linee di passaggio del Mantova e interdire il reticolare possesso palla della squadra di Possanzini, che ha fatto guadagnare al Mantova le attenzioni addirittura di Maurizio Sarri.
Maita e Lella macinano chilometri, fanno densità e si propongo, sulle fasce Oliveri e Dorval (in crescita dopo l'inizio stentato) sono di motori della manovra, Benali detta i tempi con saggezza, Mantovani si fa vedere da braccetto anche bella costruzione del gioco e in fase di appoggio dell'azione. Insomma, ce n'è abbastanza per promuovere a pieni voti il miglior Bari della stagione, che non solo produce ma anche raccoglie.
L'intelligente girandola di cambi, con gli ingressi di Novakovich, Sgarbi, Obaretin, Saco e Favasuli permette a Longo di mantenere equilibrio e pericolosità in controparte davanti al ritorno del Mantova nella ripresa; oltre a un'occasione di Mensah, i lombardi praticamente non creano nulla. E da sottolineare c'è anche la capacità, per la terza volta consecutiva, dei galletti di rimanere in superiorità numerica, costringendo l'avversario al fallo per fermare le azioni pericolose. Stavolta è toccato a Trimboli, costretto all'intervento disperato su Benali che lo aveva saltato involandosi sulla trequarti.
La strana coppia Falletti-Lasagna funziona bene, sulle ali della qualità tecnica e della velocità di esecuzione. Ma quando l'ex Udinese preferisce una conclusione improbabile all'assist facile per l'uruguaiano ottimamente piazzato, i dubbi sulla concretezza offensiva tornano ad aleggiare preoccupantemente. Stavolta, però, per fortuna del Bari le cose vanno bene, così come lieta è la notizia del secondo clean sheet consecutivo.
Insomma, ce n'è abbastanza per guardare con un minimo di fiducia al prossimo futuro. Il lavoro di Longo sta iniziando a vedersi, e quello sulle idee del mister e sulla compattezza del gruppo è sicuramente il miglior investimento che la società abbia fatto in questa stagione. C'è motivo di essere fiduciosi nel raggiungimento dell'obiettivo salvezza, quello primariamente stabilito da mister Longo, che ai voli pindarici preferisce tenere i piedi per terra, per cominciare innanzitutto dalla riconquista della fiducia della tifoseria, ormai totalmente scollata dalla società e dalla gestione del club.
Le due settimane di sosta per gli impegni delle nazionali portano consiglio e progressi ai biancorossi di mister Longo, che ha evidentemente approfittato del lavoro continuativo per inserire gli ultimi arrivi di un mercato in ritardo, il principale responsabile della partenza in salita dei biancorossi. La fantasia e la qualità di Falletti, il dinamismo e gli inserimenti di Lella, la crescita di Mantovani sono solo gli aspetti più vistosi dei progressi messi in mostra dal Bari contro i virgiliani di Possanzini, tra le formazioni più in forma prima della pausa.
L'aspetto che salta maggiormente all'occhio è certamente il modo in cui sono arrivati i due goal, non a caso di Falletti e Mantovani, tra i migliori in campo. L'aver convertito le palle inattive da tallone d'Achille a fattore a favore è la migliore notizia di giornata, insieme ai tre punti che fanno classific e danno morale a una squadra che, già in avvio, si è trovata con le spalle al muro.
La trappola ordita da Longo, di fatto, soprattutto nel primo tempo è stata in grado di tagliare le linee di passaggio del Mantova e interdire il reticolare possesso palla della squadra di Possanzini, che ha fatto guadagnare al Mantova le attenzioni addirittura di Maurizio Sarri.
Maita e Lella macinano chilometri, fanno densità e si propongo, sulle fasce Oliveri e Dorval (in crescita dopo l'inizio stentato) sono di motori della manovra, Benali detta i tempi con saggezza, Mantovani si fa vedere da braccetto anche bella costruzione del gioco e in fase di appoggio dell'azione. Insomma, ce n'è abbastanza per promuovere a pieni voti il miglior Bari della stagione, che non solo produce ma anche raccoglie.
L'intelligente girandola di cambi, con gli ingressi di Novakovich, Sgarbi, Obaretin, Saco e Favasuli permette a Longo di mantenere equilibrio e pericolosità in controparte davanti al ritorno del Mantova nella ripresa; oltre a un'occasione di Mensah, i lombardi praticamente non creano nulla. E da sottolineare c'è anche la capacità, per la terza volta consecutiva, dei galletti di rimanere in superiorità numerica, costringendo l'avversario al fallo per fermare le azioni pericolose. Stavolta è toccato a Trimboli, costretto all'intervento disperato su Benali che lo aveva saltato involandosi sulla trequarti.
La strana coppia Falletti-Lasagna funziona bene, sulle ali della qualità tecnica e della velocità di esecuzione. Ma quando l'ex Udinese preferisce una conclusione improbabile all'assist facile per l'uruguaiano ottimamente piazzato, i dubbi sulla concretezza offensiva tornano ad aleggiare preoccupantemente. Stavolta, però, per fortuna del Bari le cose vanno bene, così come lieta è la notizia del secondo clean sheet consecutivo.
Insomma, ce n'è abbastanza per guardare con un minimo di fiducia al prossimo futuro. Il lavoro di Longo sta iniziando a vedersi, e quello sulle idee del mister e sulla compattezza del gruppo è sicuramente il miglior investimento che la società abbia fatto in questa stagione. C'è motivo di essere fiduciosi nel raggiungimento dell'obiettivo salvezza, quello primariamente stabilito da mister Longo, che ai voli pindarici preferisce tenere i piedi per terra, per cominciare innanzitutto dalla riconquista della fiducia della tifoseria, ormai totalmente scollata dalla società e dalla gestione del club.