"Imprenditori Salvate la Bari", l'appello su uno striscione davanti a Palazzo di Città
Sui social corre la proposta dei tifosi: «Se 30.000 persone mettessero 100 Euro iscriveremmo la squadra al campionato»
venerdì 13 luglio 2018
11.41
#ComprateLaBari. Un film già visto, che ci riporta alla mente la "Meravigliosa Stagione Fallimentare" del 2014, quando una squadra sull'orlo del baratro sfiorò il sogno della Serie A e fece innamorare di nuovo una città intera del calcio a tinte biancorosse. Lo scenario si ripete quattro anni dopo, con prospettive però meno entusiasmanti. A cambiare sono i titoli di testa, perché stavolta non basta solo comprare il Bari, ma c'è bisogno che qualcuno operi un vero e proprio salvataggio di una società che a oggi è con un piede in Serie D.
Ecco, quindi, che stamattina è spuntato ai piedi del Palazzo di Città (e anche nei pressi del sottopassaggio di via Quintino Sella) uno striscione depositato dai Seguaci della Nord: "Imprenditori Salvate la Bari". Un appello agli investitori interessati, baresi se possibile, lanciato con il cuore in mano sotto l'ufficio del sindaco, che proprio in queste ore è al lavoro per tessere ponti e contatti tra imprenditori al fine di creare una cordata che versi entro le 18 di lunedì prossimo i 3 milioni di Euro necessari per l'aumento di capitale, l'iscrizione al campionato di B e l'acquisizione del 70% delle quote della FC Bari 1908.
«Qualcuno crede di tenerci sulle spine, ma ha a che fare con un popolo che ha la schiena dritta e la pelle dura - scrivono gli SDN su Facebook. Non ci chiediamo cosa e chi spinga questo qualcuno a giocare coi sentimenti della tifoseria; sappiamo solo che nemmeno il peggiore dei masochisti arriverebbe ad assumere tali atteggiamenti. E noi, a prescindere dall'epilogo di questa commedia di bassa lega, non lo dimenticheremo mai. Perchèésiamo marmo contro palude, vita contro la morte, passione contro interessi. Noi siamo i baresi».
Intanto la frenesia del popolo biancorosso si sta riversando anche sui social, terreno fertile per proporre campagne di azionariato popolare "fai da te". «Se 30.000 persone, quelle presenti al San Nicola per Bari-Foggia, versassero 100 Euro a testa avremmo i soldi per salvare il Bari», è la proposta che lancia qualcuno su Facebook. Qualche altro, invece, si misura con un'aritmetica ben più probante: «Se tutta la popolazione barese mettesse 15 Euro a testa avremmo un totale di circa 4.875.000 Euro e potremmo salvare il Bari e Giancaspro», si legge altrove.
La "class-action" biancorossa si è, dunque, trasferita sul mondo virtuale, dove l'indice è puntato su Giancaspro e la sua cattiva gestione del club. In molti, però, lamentano l'inerzia che sta caratterizzando la tifoseria, che ancora tarda a «Scendere in piazza per far sentire la propria voce». Solo il poco tempo rimasto a disposizione per salvare il calcio professionistico a Bari ci dirà chi avrà avuto ragione.
Ecco, quindi, che stamattina è spuntato ai piedi del Palazzo di Città (e anche nei pressi del sottopassaggio di via Quintino Sella) uno striscione depositato dai Seguaci della Nord: "Imprenditori Salvate la Bari". Un appello agli investitori interessati, baresi se possibile, lanciato con il cuore in mano sotto l'ufficio del sindaco, che proprio in queste ore è al lavoro per tessere ponti e contatti tra imprenditori al fine di creare una cordata che versi entro le 18 di lunedì prossimo i 3 milioni di Euro necessari per l'aumento di capitale, l'iscrizione al campionato di B e l'acquisizione del 70% delle quote della FC Bari 1908.
«Qualcuno crede di tenerci sulle spine, ma ha a che fare con un popolo che ha la schiena dritta e la pelle dura - scrivono gli SDN su Facebook. Non ci chiediamo cosa e chi spinga questo qualcuno a giocare coi sentimenti della tifoseria; sappiamo solo che nemmeno il peggiore dei masochisti arriverebbe ad assumere tali atteggiamenti. E noi, a prescindere dall'epilogo di questa commedia di bassa lega, non lo dimenticheremo mai. Perchèésiamo marmo contro palude, vita contro la morte, passione contro interessi. Noi siamo i baresi».
Intanto la frenesia del popolo biancorosso si sta riversando anche sui social, terreno fertile per proporre campagne di azionariato popolare "fai da te". «Se 30.000 persone, quelle presenti al San Nicola per Bari-Foggia, versassero 100 Euro a testa avremmo i soldi per salvare il Bari», è la proposta che lancia qualcuno su Facebook. Qualche altro, invece, si misura con un'aritmetica ben più probante: «Se tutta la popolazione barese mettesse 15 Euro a testa avremmo un totale di circa 4.875.000 Euro e potremmo salvare il Bari e Giancaspro», si legge altrove.
La "class-action" biancorossa si è, dunque, trasferita sul mondo virtuale, dove l'indice è puntato su Giancaspro e la sua cattiva gestione del club. In molti, però, lamentano l'inerzia che sta caratterizzando la tifoseria, che ancora tarda a «Scendere in piazza per far sentire la propria voce». Solo il poco tempo rimasto a disposizione per salvare il calcio professionistico a Bari ci dirà chi avrà avuto ragione.