Improta-Cissè-Nené si sbloccano e il Bari torna a vincere. Brescia piegato 3-0 al San Nicola
Una rete a testa degli attaccanti biancorossi permettono a Grosso di mettere alle spalle il momento negativo
sabato 24 marzo 2018
22.34
Due le indicazioni più importanti che provengono dalla scintillante vittoria del Bari contro il Brescia: le reti delle redivive punte biancorosse Improta, Cissè e Nenè che valgono il 3-0 finale al San Nicola e una ritrovata compattezza di squadra che rilancia il gruppo guidato da Fabio Grosso nella corsa ai posti playoff più prestigiosi.
Un 3-0 senza appello: è vero, l'avversario è stato poca roba, ma ai biancorossi resta la bella iniezione di fiducia dopo tre pallidi pareggi (settimo risultato utile consecutivo per il Bari) che avevano minato qualche certezza in un ambiente sempre piuttosto volubile.
L'ha vinta Grosso, che ha dimostrato come il Bari possa essere squadra concreta e cattiva anche senza Galano, al momento lontano dalla forma dei giorni migliori, grazie a un Nenè riscopertosi trascinatore e a una rosa ampia che il tecnico abruzzese sa valorizzare al meglio, al di là dei fisiologici alti e bassi che si alternano in una stagione sportiva. La strada da seguire per il finale di campionato è questa, e l'occasione per confermarsi arriverà già mercoledì prossimo nella trasferta di Ascoli che sa di esame di maturità.
Le Scelte
Grosso, in totale emergenza difensiva, ripropone il 4-3-3 di base con Marrone ed Empereur a comporre la coppia centrale davanti a Micai, coadiuvati sulle fasce da Anderson e Sabelli dirottato sulla sinistra. Terzetto di centrocampo atipico: Basha fa il frangiflutti davanti alla Maginot biancorossa, Henderson agisce sul centrodestra e Iocolano è libero di partire dalla sinistra per svariare su tutto il fronte. In avanti Nenè fa la boa, con Improta a destra e Cissè dall'altro lato. Il grande escluso è ancora una volta Galano.
Boscaglia risponde schierando il suo Brescia con un più laborioso 4-3-1-2. Minelli in porta; linea a quattro composta da Cancellotti, Gastaldello, Somma e Curcio, con Bisoli, Viviani e Martinelli a comporre il terzetto centrale. Sulla trequarti agisce Embalo, con e Torregrossa in appoggio a Cortesi.
La Partita
Il Bari, di nero vestito per l'occasione, parte fin da subito con le marce alte innestate, schiacciando i lombardi nella loro metà campo. Al 5' il primo episodio: Cortesi entra a piedi uniti su Empereur. Un fallo da "arancione" che l'arbitro Giua punisce solo con il giallo. Un intervento che chiarisce fin da subito la buona verve dei padroni di casa e l'incapacità degli ospiti di arginare le folate biancorosse, che all'8' portano allo sbocco decisivo: sponda aerea di Nenè per l'inserimento alle spalle di Curcio di Improta, svelto a bruciare Minelli con un destro incrociato che vale all'ex Salernitana il ritorno al goal dopo un lungo digiuno. Il Bari prende campo e fiducia, trascinato dalle iniziative sul centrosinistra di un incontrollabile Iocolano, mentre Boscaglia deve correre ai ripari, sostituendo il malconcio Cortesi con Rivas.
Un cambio che, però, non sortisce l'effetto sperato dall'allenatore delle Rondinelle: il Bari sfrutta alla grande la superiorità in mezzo al campo e ancora con Iocolano punge nello spazio. Alla mezz'ora il folletto col 23 sulle spalle va via a Somma e Bisoli, mette un cross basso al centro per Nené, che fa da sponda per il rimorchio di Cissè, abile a scaricare un destro preciso alle spalle di Minelli per il 2-0. È, di fatto, l'ultimo sussulto del primo tempo, ben amministrato dal Bari che rischia solo al 40' su cross di Rivas smanacciato in qualche modo da Micai. In precedenza un tiro-cross di Empereur mette in difficoltà Minelli, che si salva in angolo con affanno. La prima frazione si chiude con il giallo a Cancellotti, costretto a fermare lo scatenato Cissè con le cattive.
Nella ripresa Boscaglia si gioca la carta del tutto per tutto, lasciando negli spogliatoi Viviani per gettare nella mischia il bomber Caracciolo, che al 47' si fa vedere con un tiro sbilenco che non impensierisce Micai. Il cambio, però, non sembra dare nuova linfa al Brescia, schiacciato in mediana dal pressing altissimo di Henderson e dalla predisposizione al sacrificio di Nenè, che al 54' mette la firma sul match dopo due assist: Improta va via sulla destra, mette la palla arretrata per l'arrivo del centravanti brasiliano che con freddezza fa 3-0.
È la pietra tombale su una partita mai in bilico, che però costa a Grosso un altro pesante infortunio: al 64' Basha esce toccandosi la coscia destra, lasciando il posto al rientrante Petriccione (al 76' fuori Henderson per Busellato). Boscaglia risponde giocandosi l'ultimo cambio con l'ingresso dell'ex Furlan per lo spento Embalo. Nel finale il Brescia prova a salvare l'onore, andando anche in goal con Torregrossa, annullato però da Giua per un tocco di mano dell'ex Crotone (ammonito nella circostanza). La risposta del Bari arriva al 74' con una progressione dalla destra verso il centro di Anderson, sgambettato al limitare dell'area da Somma, che la passa liscia anche se l'intervento lascia più di un dubbio.
Per gli ultimi 10 giri d'orologio Grosso concede un po' di spazio a Kozak al posto di uno sfiancato Cissè, costringendo Nené ad agire sulla sinistra. Anche in questa posizione l'ex Cagliari si dimostra in ottima giornata, sfornando un assist per il taglio di Improta, il cui tiro si perde di poco a lato sulla destra.
Gli ultimi sussulti della partita portano la firma del bresciano Caracciolo, che prima (85') prova a beffare Micai in uscita ma si trova troppo defilato sulla destra per far male, poi (88') raccoglie un cross di Bisoli e chiama l'estremo biancorosso a un super intervento in angolo. Per il Bari chiude la partita ancora Nené, che da posizione favorevole mette a lato un buon suggerimento di Improta. Al fischio finale è festa per i biancorossi, che salgono a 50 punti in classifica, portandosi momentaneamente a pari punti con il Cittadella quarto e a -1 dal Palermo terzo.
Un 3-0 senza appello: è vero, l'avversario è stato poca roba, ma ai biancorossi resta la bella iniezione di fiducia dopo tre pallidi pareggi (settimo risultato utile consecutivo per il Bari) che avevano minato qualche certezza in un ambiente sempre piuttosto volubile.
L'ha vinta Grosso, che ha dimostrato come il Bari possa essere squadra concreta e cattiva anche senza Galano, al momento lontano dalla forma dei giorni migliori, grazie a un Nenè riscopertosi trascinatore e a una rosa ampia che il tecnico abruzzese sa valorizzare al meglio, al di là dei fisiologici alti e bassi che si alternano in una stagione sportiva. La strada da seguire per il finale di campionato è questa, e l'occasione per confermarsi arriverà già mercoledì prossimo nella trasferta di Ascoli che sa di esame di maturità.
Le Scelte
Grosso, in totale emergenza difensiva, ripropone il 4-3-3 di base con Marrone ed Empereur a comporre la coppia centrale davanti a Micai, coadiuvati sulle fasce da Anderson e Sabelli dirottato sulla sinistra. Terzetto di centrocampo atipico: Basha fa il frangiflutti davanti alla Maginot biancorossa, Henderson agisce sul centrodestra e Iocolano è libero di partire dalla sinistra per svariare su tutto il fronte. In avanti Nenè fa la boa, con Improta a destra e Cissè dall'altro lato. Il grande escluso è ancora una volta Galano.
Boscaglia risponde schierando il suo Brescia con un più laborioso 4-3-1-2. Minelli in porta; linea a quattro composta da Cancellotti, Gastaldello, Somma e Curcio, con Bisoli, Viviani e Martinelli a comporre il terzetto centrale. Sulla trequarti agisce Embalo, con e Torregrossa in appoggio a Cortesi.
La Partita
Il Bari, di nero vestito per l'occasione, parte fin da subito con le marce alte innestate, schiacciando i lombardi nella loro metà campo. Al 5' il primo episodio: Cortesi entra a piedi uniti su Empereur. Un fallo da "arancione" che l'arbitro Giua punisce solo con il giallo. Un intervento che chiarisce fin da subito la buona verve dei padroni di casa e l'incapacità degli ospiti di arginare le folate biancorosse, che all'8' portano allo sbocco decisivo: sponda aerea di Nenè per l'inserimento alle spalle di Curcio di Improta, svelto a bruciare Minelli con un destro incrociato che vale all'ex Salernitana il ritorno al goal dopo un lungo digiuno. Il Bari prende campo e fiducia, trascinato dalle iniziative sul centrosinistra di un incontrollabile Iocolano, mentre Boscaglia deve correre ai ripari, sostituendo il malconcio Cortesi con Rivas.
Un cambio che, però, non sortisce l'effetto sperato dall'allenatore delle Rondinelle: il Bari sfrutta alla grande la superiorità in mezzo al campo e ancora con Iocolano punge nello spazio. Alla mezz'ora il folletto col 23 sulle spalle va via a Somma e Bisoli, mette un cross basso al centro per Nené, che fa da sponda per il rimorchio di Cissè, abile a scaricare un destro preciso alle spalle di Minelli per il 2-0. È, di fatto, l'ultimo sussulto del primo tempo, ben amministrato dal Bari che rischia solo al 40' su cross di Rivas smanacciato in qualche modo da Micai. In precedenza un tiro-cross di Empereur mette in difficoltà Minelli, che si salva in angolo con affanno. La prima frazione si chiude con il giallo a Cancellotti, costretto a fermare lo scatenato Cissè con le cattive.
Nella ripresa Boscaglia si gioca la carta del tutto per tutto, lasciando negli spogliatoi Viviani per gettare nella mischia il bomber Caracciolo, che al 47' si fa vedere con un tiro sbilenco che non impensierisce Micai. Il cambio, però, non sembra dare nuova linfa al Brescia, schiacciato in mediana dal pressing altissimo di Henderson e dalla predisposizione al sacrificio di Nenè, che al 54' mette la firma sul match dopo due assist: Improta va via sulla destra, mette la palla arretrata per l'arrivo del centravanti brasiliano che con freddezza fa 3-0.
È la pietra tombale su una partita mai in bilico, che però costa a Grosso un altro pesante infortunio: al 64' Basha esce toccandosi la coscia destra, lasciando il posto al rientrante Petriccione (al 76' fuori Henderson per Busellato). Boscaglia risponde giocandosi l'ultimo cambio con l'ingresso dell'ex Furlan per lo spento Embalo. Nel finale il Brescia prova a salvare l'onore, andando anche in goal con Torregrossa, annullato però da Giua per un tocco di mano dell'ex Crotone (ammonito nella circostanza). La risposta del Bari arriva al 74' con una progressione dalla destra verso il centro di Anderson, sgambettato al limitare dell'area da Somma, che la passa liscia anche se l'intervento lascia più di un dubbio.
Per gli ultimi 10 giri d'orologio Grosso concede un po' di spazio a Kozak al posto di uno sfiancato Cissè, costringendo Nené ad agire sulla sinistra. Anche in questa posizione l'ex Cagliari si dimostra in ottima giornata, sfornando un assist per il taglio di Improta, il cui tiro si perde di poco a lato sulla destra.
Gli ultimi sussulti della partita portano la firma del bresciano Caracciolo, che prima (85') prova a beffare Micai in uscita ma si trova troppo defilato sulla destra per far male, poi (88') raccoglie un cross di Bisoli e chiama l'estremo biancorosso a un super intervento in angolo. Per il Bari chiude la partita ancora Nené, che da posizione favorevole mette a lato un buon suggerimento di Improta. Al fischio finale è festa per i biancorossi, che salgono a 50 punti in classifica, portandosi momentaneamente a pari punti con il Cittadella quarto e a -1 dal Palermo terzo.