La Bari vince e passa al quarto turno della TIM Cup
Grosso: «Una vittoria importante che dà fiducia al gruppo»
domenica 13 agosto 2017
18.16
Il Bari ha battuto ieri sera per 2 a 1 la Cremonese e passa al quarto turno della TIM Cup. Inizio in salita per i biancorossi: in contropiede Mokulu supera Capradossi e crossa per Brighenti che realizza dal limite dell'area. La reazione della squadra di Grosso non si fa attendere. Il Bari sfiora più volte il gol con Nenè e Improta. Poi, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Fiamozzi mette la palla al centro dell'area di rigore e Salzano batte in rete per il pareggio. Sul finire del primo tempo, il Bari trova anche il vantaggio con una azione simile alla prima rete. Dopo una serie di rimpalli da un calcio d'angolo, Nenè non sbaglia a pochi metri dalla porta avversaria. Nella seconda frazione di gioco i biancorossi amministrano la partita con la Cremonese che soltanto nel finale si rende pericolosa. Protagonista è Micai, che per due volte salva il risultato con due interventi prodigiosi.
«Siamo contenti – ha dichiarato l'allenatore Fabio Grosso – di essere andati avanti nel torneo. Vincere da fiducia e ci permette di lavorare bene. È stata una partita giocata meglio nel primo tempo; nel secondo abbiamo lasciato l'iniziativa agli avversari. La Cremonese si è dimostrata un avversario non facile, fastidioso, forte nei duelli che ha tirato fuori tante risorse. Noi però siamo stati bravi a difenderci e ad attaccare gli spazi quando ne abbiamo avuto occasione. Ho ritardato i cambi perché qualcuno accusava stanchezza e non volevo rimanere con cambi forzati nel finale".
«Siamo contenti – ha dichiarato l'allenatore Fabio Grosso – di essere andati avanti nel torneo. Vincere da fiducia e ci permette di lavorare bene. È stata una partita giocata meglio nel primo tempo; nel secondo abbiamo lasciato l'iniziativa agli avversari. La Cremonese si è dimostrata un avversario non facile, fastidioso, forte nei duelli che ha tirato fuori tante risorse. Noi però siamo stati bravi a difenderci e ad attaccare gli spazi quando ne abbiamo avuto occasione. Ho ritardato i cambi perché qualcuno accusava stanchezza e non volevo rimanere con cambi forzati nel finale".