La striscia positiva del Bari si ferma a 7. Biancorossi sconfitti 1-0 ad Ascoli
Una rete in avvio di Buzzegoli punisce la squadra di Grosso, neutralizzata dal catenaccio dei marchigiani di Cosmi
mercoledì 28 marzo 2018
22.34
Si blocca a quota sette risultati utili consecutivi il Bari, che nel turno infrasettimanale prima di Pasqua viene sconfitto 1-0 dall'Ascoli in trasferta.
La decide una rete in avvio di Buzzegoli, capitano del Picchio che imbavaglia il Galletto grazie alla sapiente lettura tattica del veterano Serse Cosmi, che con il più classico dei catenacci mette la camicia di forza al giovane Fabio Grosso.
Un Bari punito per una prestazione non indimenticabile e per l'assenza di idee capaci di scardinare la strenua resistenza dell'Ascoli. Stavolta la scelta di Grosso di lasciare in panchina Galano dal 1' non ha pagato: agli ospiti è mancato lo spunto in avanti per venire a capo di un avversario ordinato ma che è parso tutt'altro che irresistibile. Un'altra occasione persa per fare il salto di qualità nella corsa verso la Serie A. Ecco perché il recupero contro l'Avellino in programma nel giorno di Pasquetta assume contorni troppo importanti per il Bari e le sue speranze di promozione.
Le Scelte
Grosso conferma quasi in blocco il 4-3-3 e la formazione che sabato aveva strapazzato il Brescia. Le uniche novità sono in mediana, dove Petriccione sostituisce in regia l'indisponibile Basha e Tello si riprende una maglia da titolare al posto di Iocolano, dirottando Henderson sul centrosinistra. In difesa, davanti a Micai, Empereur vince il ballottaggio con Gyomber per far coppia col neo 28ne Marrone, con Anderson terzino destro e capitan Sabelli dall'altro lato. In attacco ancora spazio al trio Improta-Nenè-Cissè.
Cosmi risponde con il 3-5-1-1 collaudato: in porta Agazzi, alle spalle del terzetto Padella-Mengoni-Gigliotti. Nel ruolo di esterni a tutta fascia agiscono Mogos e Pinto, con capitan Buzzegoli nel mezzo, Addae sul centrodestra e l'ex Martinho sul centrosinistra. Anche l'attacco è composto da vecchie conoscenze biancorosse: Lores Varela si piazza alle spalle della prima punta Monachello.
La Partita
Non c'è fase di studio in avvio, con l'Ascoli che schiaccia sull'acceleratore fin dalle prime battute. I padroni di casa passano già al 3' con Buzzegoli, che raccoglie un corner corto di Pinto e lascia partire un destro preciso da fuori che fulmina Micai sul suo palo. La risposta del Bari arriva al 7' con un colpo di testa alto di Cissè su cross di Improta, ma è l'Ascoli che mena le danze: al 12' Varela lascia sul posto Marrone ma apre troppo il compasso e il suo diagonale esce a lato di pochissimo. Al 20' azione quasi in fotocopia: stavolta è Empereur a perdere il pallone lasciando spazio al contropiede di Monachello, anche lui impreciso nel chiudere sul secondo palo.
Il Bari prova a reagire ma non trova il grimaldello per aprire la difesa serrata dell'Ascoli, protetta dalla fisicità di Buzzegoli e Addae a centrocampo che, di fatto, tagliano fuori Petriccione dalla possibilità di muovere il gioco. Al 25' ci provano gli ospiti con una triangolazione Improta-Nenè, ma il tiro del brasiliano è intercettato da Agazzi. Nulla può, però, l'esperto portiere ascolano al 35' sul tiro da fuori di Henderson, che accarezza il palo dalla parte sbagliata. L'ultima azione del primo tempo è ancora di marca bianconera: al 38' Micai è bravo stavolta a chiudere lo specchio a Monachello. Nel finale piovono cartellini, prima per gli ascolani Mengoni e Addae e poi per Sabelli, vicino a un "arancione" per l'intervento in ritardo su Buzzegoli.
Nella ripresa la musica non cambia più di tanto: l'Ascoli si chiude bene, riparte e impedisce al Bari di sviluppare la manovra. Al 54' è ancora Monachello a mettere i brividi a Micai, bravo a tenere il tentativo di colpo di tacco dell'attaccante siciliano su cross di Lores. Grosso tenta la carta del tutto per tutto, gettando nella mischia in rapida successione Galano, Iocolano e Kozak per Henderson, Nenè e Improta. Cosmi risponde rilevando lo spendo Martinho per D'Urso e Varela per Clemenza.
Al 76' un'altra folata dei padroni di casa fa sudare freddo la difesa del Bari, che con Marrone che libera in calcio d'angolo prima che Addae possa intercettare il cross di Gigliotti dalla sinistra. Non riuscendo a farsi vedere con la manovra organizzata, il Bari prova a reagire con la pancia e con le azioni da fermo. All'80' Iocolano calcia in mezzo una punizione che attraversa tutta l'area senza essere raccolta da nessun uomo con la maglia rossa. È, di fatto, l'ultimo sussulto della partita: dopo 4' di recupero, al fischio finale del signor Ros è l'Ascoli a far festa per il terzo risultato utile consecutivo che rilancia il Picchio nella corsa salvezza. Per il Bari l'ennesima prova di maturità fallita.
La decide una rete in avvio di Buzzegoli, capitano del Picchio che imbavaglia il Galletto grazie alla sapiente lettura tattica del veterano Serse Cosmi, che con il più classico dei catenacci mette la camicia di forza al giovane Fabio Grosso.
Un Bari punito per una prestazione non indimenticabile e per l'assenza di idee capaci di scardinare la strenua resistenza dell'Ascoli. Stavolta la scelta di Grosso di lasciare in panchina Galano dal 1' non ha pagato: agli ospiti è mancato lo spunto in avanti per venire a capo di un avversario ordinato ma che è parso tutt'altro che irresistibile. Un'altra occasione persa per fare il salto di qualità nella corsa verso la Serie A. Ecco perché il recupero contro l'Avellino in programma nel giorno di Pasquetta assume contorni troppo importanti per il Bari e le sue speranze di promozione.
Le Scelte
Grosso conferma quasi in blocco il 4-3-3 e la formazione che sabato aveva strapazzato il Brescia. Le uniche novità sono in mediana, dove Petriccione sostituisce in regia l'indisponibile Basha e Tello si riprende una maglia da titolare al posto di Iocolano, dirottando Henderson sul centrosinistra. In difesa, davanti a Micai, Empereur vince il ballottaggio con Gyomber per far coppia col neo 28ne Marrone, con Anderson terzino destro e capitan Sabelli dall'altro lato. In attacco ancora spazio al trio Improta-Nenè-Cissè.
Cosmi risponde con il 3-5-1-1 collaudato: in porta Agazzi, alle spalle del terzetto Padella-Mengoni-Gigliotti. Nel ruolo di esterni a tutta fascia agiscono Mogos e Pinto, con capitan Buzzegoli nel mezzo, Addae sul centrodestra e l'ex Martinho sul centrosinistra. Anche l'attacco è composto da vecchie conoscenze biancorosse: Lores Varela si piazza alle spalle della prima punta Monachello.
La Partita
Non c'è fase di studio in avvio, con l'Ascoli che schiaccia sull'acceleratore fin dalle prime battute. I padroni di casa passano già al 3' con Buzzegoli, che raccoglie un corner corto di Pinto e lascia partire un destro preciso da fuori che fulmina Micai sul suo palo. La risposta del Bari arriva al 7' con un colpo di testa alto di Cissè su cross di Improta, ma è l'Ascoli che mena le danze: al 12' Varela lascia sul posto Marrone ma apre troppo il compasso e il suo diagonale esce a lato di pochissimo. Al 20' azione quasi in fotocopia: stavolta è Empereur a perdere il pallone lasciando spazio al contropiede di Monachello, anche lui impreciso nel chiudere sul secondo palo.
Il Bari prova a reagire ma non trova il grimaldello per aprire la difesa serrata dell'Ascoli, protetta dalla fisicità di Buzzegoli e Addae a centrocampo che, di fatto, tagliano fuori Petriccione dalla possibilità di muovere il gioco. Al 25' ci provano gli ospiti con una triangolazione Improta-Nenè, ma il tiro del brasiliano è intercettato da Agazzi. Nulla può, però, l'esperto portiere ascolano al 35' sul tiro da fuori di Henderson, che accarezza il palo dalla parte sbagliata. L'ultima azione del primo tempo è ancora di marca bianconera: al 38' Micai è bravo stavolta a chiudere lo specchio a Monachello. Nel finale piovono cartellini, prima per gli ascolani Mengoni e Addae e poi per Sabelli, vicino a un "arancione" per l'intervento in ritardo su Buzzegoli.
Nella ripresa la musica non cambia più di tanto: l'Ascoli si chiude bene, riparte e impedisce al Bari di sviluppare la manovra. Al 54' è ancora Monachello a mettere i brividi a Micai, bravo a tenere il tentativo di colpo di tacco dell'attaccante siciliano su cross di Lores. Grosso tenta la carta del tutto per tutto, gettando nella mischia in rapida successione Galano, Iocolano e Kozak per Henderson, Nenè e Improta. Cosmi risponde rilevando lo spendo Martinho per D'Urso e Varela per Clemenza.
Al 76' un'altra folata dei padroni di casa fa sudare freddo la difesa del Bari, che con Marrone che libera in calcio d'angolo prima che Addae possa intercettare il cross di Gigliotti dalla sinistra. Non riuscendo a farsi vedere con la manovra organizzata, il Bari prova a reagire con la pancia e con le azioni da fermo. All'80' Iocolano calcia in mezzo una punizione che attraversa tutta l'area senza essere raccolta da nessun uomo con la maglia rossa. È, di fatto, l'ultimo sussulto della partita: dopo 4' di recupero, al fischio finale del signor Ros è l'Ascoli a far festa per il terzo risultato utile consecutivo che rilancia il Picchio nella corsa salvezza. Per il Bari l'ennesima prova di maturità fallita.